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Rissa in aula per il rendiconto 2024 in Umbria tra maggioranza e opposizione

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Scontro acceso in aula sull’approvazione del bilancio 2024 in Umbria. - Unita.tv
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L’assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato il rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2024 con 13 voti favorevoli e 8 contrari. La discussione si è concentrata sulle difficoltà ereditate dall’attuale amministrazione, sulla gestione finanziaria della sanità e sul nodo dei crediti legati al payback dei dispositivi medici. La minoranza ha ribadito la propria contrarietà, puntando il dito contro scelte tecniche sull’accantonamento, mentre la giunta ha difeso la sua gestione e ha chiarito alcuni fraintendimenti emersi durante il dibattito.

Critiche e difese sull’operato dell’amministrazione regionale e i conti del 2024

L’assessore regionale al Bilancio, Tommaso Bori, ha sottolineato che il rendiconto approvato riguarda principalmente la precedente giunta, visto che la nuova gestione ha avuto competenze per soli 19 giorni nel 2024. Ha evidenziato come la situazione finanziaria sia ereditaria, soprattutto per quanto riguarda la sanità, dove persistono deficit strutturali non ancora affrontati. La relazione della Corte dei conti conferma che parte di questi disavanzi sono stati coperti con risorse straordinarie, cosa che non è sostenibile nel lungo termine.

Bori ha inoltre ricordato il saldo negativo crescente della mobilità sanitaria passiva, che ha raggiunto 36 milioni di euro, con un aumento del 17,5% rispetto all’anno precedente. Questo dato conferma una tendenza preoccupante, tipica dell’Umbria, che pesa sui conti regionali. La relazione della Corte richiama più volte l’importanza di non utilizzare fondi straordinari per coprire disavanzi strutturali. Per questo motivo la giunta è stata costretta a fare una manovra tributaria affinché i conti restassero in equilibrio.

Controversie sul payback e gli accantonamenti previsti per i dispositivi medici

Sul tema dei crediti legati al payback dei dispositivi medici, Bori ha ricordato come il decreto legge del governo fissi come riferimento gli anni 2015 e 2018, limitando però le risorse effettive devolute alla Regione umbra per le aziende fornitrici. La quota spettante secondo la Regione sarebbe di 23 milioni di euro, mentre il decreto ne riconosce solo 15,8 milioni. Questo crea un disallineamento che lascia una parte del debito a carico della Regione.

L’assessore ha sottolineato il rischio che alcune imprese non aderiscano al pagamento agevolato previsto, con alcune che nel frattempo hanno cessato l’attività. In questo caso si aprirebbe la strada al contenzioso legale. Per gestire questa incertezza, l’ente ha effettuato accantonamenti per crediti di dubbia esigibilità nel bilancio 2024, in linea con le norme contabili. La Corte dei conti ha riconosciuto che l’intervento statale riguarda l’anno 2025 e che quindi le scritture contabili relative a questi accantonamenti saranno aggiornate solo dopo gli esiti delle adesioni delle imprese.

Botta e risposta tra maggioranza e opposizione sul voto e l’emendamento in commissione

Eleonora Pace, consigliera di Fratelli d’Italia, ha motivato il voto contrario della minoranza ribadendo che il rendiconto approvato non rispecchia solo le attività del 2024 ma è stato modificato in commissione con un emendamento relativo al payback che, secondo l’opposizione, non andava inserito nell’accantonamento, richiamando il giudizio della Corte dei conti.

Bori ha risposto chiarendo che l’emendamento approvato ha una natura tecnica e non riguarda direttamente la predisposizione del payback. Ha aggiunto che un chiarimento fuori dall’Aula, con la stessa consigliera Pace, ha permesso di spiegare meglio la situazione e di invitare a un voto più consapevole. Ha ribadito come il rendiconto fotografi essenzialmente l’operato della precedente giunta, e che le scelte contabili sul payback seguono norme di legge.

L’approvazione finale dunque si basa su un documento che concentra l’attenzione sui soli ultimi giorni del 2024, mentre la maggior parte della gestione finanziaria resta attribuibile al mandato precedente. Le tensioni in aula riflettono una visione diversa dell’interpretazione dei dati contabili e della strategia per affrontare i debiti, in particolare quello correlato ai dispositivi medici.

Ultimo aggiornamento il 24 Luglio 2025 da Luca Moretti

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Luca Moretti

Luca Moretti è un blogger e analista indipendente con un forte focus su politica e cronaca. Con uno stile incisivo e documentato, approfondisce temi di attualità nazionale e internazionale, offrendo ai lettori chiavi di lettura chiare e puntuali. Il suo lavoro è guidato da una costante ricerca della verità e da un impegno verso l’informazione libera e consapevole.

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