Nella notte tra il 17 e 18 aprile 2025, a Perugia, cinque cittadini romeni sono stati arrestati dopo una violenta rissa scoppiata a Fontivegge, uno dei quartieri più frequentati della città. L’intervento tempestivo dei carabinieri ha evitato che la situazione degenerasse, attirando l’attenzione di residenti e clienti dei locali della zona.
Carabinieri in azione in piazza Vittorio Veneto
La lite è esplosa intorno alle 23 in piazza Vittorio Veneto, cuore pulsante di Fontivegge, noto per i suoi negozi e locali notturni. I carabinieri della stazione locale, insieme agli agenti del reparto speciale “Lazio” – Squadra di intervento operativo , stavano effettuando un controllo in un’area considerata “a vigilanza rafforzata“. L’obiettivo era evitare episodi di violenza o disordini.
Le segnalazioni di cittadini e passanti che avevano assistito alla colluttazione hanno fatto scattare l’intervento. Le forze dell’ordine sono arrivate sul posto in fretta, riuscendo a fermare i protagonisti prima che la rissa causasse danni maggiori. Tra gli arrestati ci sono tre uomini tra i 18 e i 45 anni e due donne di 35 e 38 anni, tutti di nazionalità romena.
Feriti medicati, nessuno grave
Dopo l’arresto, i cinque sono stati portati al pronto soccorso dell’ospedale di Perugia per essere visitati e curati. Le ferite riportate durante la rissa variavano da contusioni a tagli, con prognosi da uno a sette giorni. Gli operatori sanitari hanno valutato le condizioni, che non hanno mostrato conseguenze gravi o permanenti.
Grazie a questo, i fermati sono stati rimessi in libertà in attesa delle decisioni del Tribunale, dopo le cure mediche.
Processo Lampo e obbligo di firma
Gli arrestati sono comparsi subito davanti al giudice del tribunale di Perugia per il “rito direttissimo“, un procedimento che permette di esaminare rapidamente i fatti subito dopo il fermo. Il giudice ha convalidato l’arresto, riconoscendo la fondatezza delle accuse.
Tuttavia, è stata decisa la loro scarcerazione con l’obbligo di presentarsi regolarmente alla polizia giudiziaria. Così le indagini possono andare avanti senza che i sospetti restino in carcere, nel rispetto delle norme sulla custodia cautelare.
Le autorità locali mantengono alta l’attenzione su Fontivegge, dove episodi simili restano sotto stretto controllo. Il fatto conferma quanto sia importante tenere sotto osservazione queste aree urbane, spesso segnate da tensioni sociali.
Ultimo aggiornamento il 19 Luglio 2025 da Matteo Bernardi