Il consiglio regionale dell’Umbria ha dato via libera al rendiconto dell’esercizio finanziario 2024 con 13 voti favorevoli e 8 contrari, dopo un confronto acceso tra maggioranza e minoranza. Il documento dettaglia la gestione delle finanze regionali, mostrando numeri sulle entrate, le spese, i residui e la situazione patrimoniale. Le opposizioni hanno espresso forti riserve, soprattutto sulla gestione degli accantonamenti e sulle scelte della nuova giunta.
Votazione e tensioni in aula sull’informativa della Corte Dei Conti
L’approvazione del rendiconto è stata preceduta da una richiesta di chiarimenti in aula. Eleonora Pace, consigliera di Fratelli d’Italia, ha chiesto alla presidente della giunta Stefania Proietti un’informativa urgente riguardo alla relazione della Corte dei conti, che aveva sollevato dubbi sulla gestione finanziaria. Proietti ha scelto di non intervenire subito, rimandando ogni approfondimento ai punti successivi dell’ordine del giorno, evitando così di sottrarre tempo alla discussione del rendiconto.
Il silenzio della presidente ha creato qualche tensione, ma poi si è passati all’intervento del relatore di maggioranza Francesco Filipponi , che ha illustrato i dati del bilancio. Filipponi ha presentato il rendiconto come uno strumento tecnico ma fondamentale per leggere l’andamento economico della regione e capire come sono stati spesi i soldi pubblici. Gli elementi chiave riguardano le entrate e le spese, i residui attivi e passivi, oltre al risultato economico e patrimoniale.
I numeri principali del rendiconto 2024: entrate, spese e residui
Il rendiconto conferma entrate accertate che superano i 3,2 miliardi di euro contro spese pari a oltre 3,2 miliardi. I residui di competenza per il 2024 indicano crediti attivi per circa 729 milioni e debiti per quasi 945 milioni. Questi residui rappresentano somme ancora da incassare o da pagare relative al 2024, ma senza riferirsi solo a questo esercizio: i residui attivi degli anni precedenti ammontano a oltre 1,2 miliardi, mentre quelli passivi sono pari a circa 1,3 miliardi.
Il risultato di amministrazione chiude con un avanzo di 403 milioni, ma il disavanzo finanziario evidenzia un deficit di 70 milioni. Il fondo di anticipazione liquidità si attesta a 26 milioni, mentre il debito autorizzato ma non contratto è di 44 milioni. La gestione della tesoreria regionale mostra un fondo cassa di partenza di 702 milioni e una chiusura quasi invariata a 698 milioni. Questi dati offrono un quadro della situazione economica della regione al termine dell’anno 2024.
Il risultato economico totale è vicino ai 27 milioni, mentre lo stato patrimoniale attivo e passivo supera i 3,1 miliardi di euro. Questi numeri vengono dati come elementi di trasparenza verso cittadini e organismi di controllo, per valutare lo stato di salute delle casse pubbliche umbre.
L’analisi della minoranza: bilancio solido ma polemiche su scelte politiche
La consigliera di Fratelli d’Italia Paola Agabiti ha riconosciuto il bilancio come espressione di un equilibrio finanziario mantenuto per almeno cinque anni, con rispetto delle regole nazionali e europee. Ha elogiato la precedente giunta per la gestione attenta delle risorse pubbliche, che ha permesso di sostenere servizi, imprese e programmi di sviluppo infrastrutturale e sociale.
Secondo Agabiti, la precedente amministrazione ha ridotto il debito di 20 milioni, rispettato i tempi di pagamento e prodotto un avanzo di bilancio di 34 milioni, anche grazie alla riscossione della tassa automobilistica. Ha inoltre ricordato il successo nel chiudere un contenzioso da 25 milioni con le province di Terni e Perugia, come segno di buona amministrazione.
Tuttavia la minoranza ha espresso critiche sulla nuova giunta, che nei pochi giorni di governo avrebbe deciso di utilizzare tutto l’avanzo per accantonare fondi legati a crediti difficili da esigere da aziende fornitrici in ambito sanitario. Questa manovra è vista come una mossa politica, che ignora tavoli di confronto e preoccupazioni espresse anche dalla Corte dei conti. L’opposizione ha manifestato dubbi su questa scelta, suggerendo che nasconda intenti propagandistici e prepari il terreno per aumenti fiscali.
Il contesto politico e le implicazioni per la gestione regionale
La discussione sul rendiconto 2024 si inserisce in un clima di confronto tra le forze politiche umbre, con maggioranza e opposizione che si scontrano soprattutto sui temi della trasparenza e della sostenibilità finanziaria. Il documento approvato contiene cifre fondamentali per capire il bilancio regionale e apre interrogativi sulle strategie future, seguite da una nuova leadership che pare voler imprimere una svolta rispetto al passato.
In aula restano evidenti le tensioni legate alle scelte recenti della giunta Proietti sul modo di gestire l’avanzo di bilancio e sulla percezione dell’indipendenza dei controlli. I numeri offrono spunti oggettivi, ma si intrecciano con valutazioni politiche sul modo di amministrare le risorse pubbliche umbre. I prossimi mesi saranno decisivi per capire la direzione scelta e per verificare se la nuova squadra sarà in grado, come chiesto dall’opposizione, di replicare o modificare le scelte finanziarie degli anni precedenti.
Ultimo aggiornamento il 24 Luglio 2025 da Luca Moretti