Una rapina nel cuore di Bastia Umbra la notte del 9 luglio ha portato all’arresto di quattro giovani, accusati di rapina aggravata e lesioni. L’operazione, condotta dai carabinieri della stazione locale con l’aiuto della compagnia di Assisi, si è conclusa con una serie di misure cautelari disposte dalla Procura di Perugia. I dettagli ricostruiti dagli investigatori fanno luce sulla dinamica e sulle responsabilità dei protagonisti.
Blitz dei carabinieri: ordinanze di custodia in carcere
I carabinieri di Bastia Umbra, con il supporto di quelli di Assisi, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del tribunale di Perugia. La richiesta è partita dalla Procura locale e riguarda quattro ragazzi tra i 18 e i 28 anni, tutti residenti a Bastia Umbra. Nel gruppo ci sono due italiani, un marocchino e un albanese, ritenuti responsabili della rapina violenta e delle lesioni inflitte a un uomo del posto. Un quinto giovane, minorenne, è stato invece affidato a una comunità protetta con una diversa misura cautelare. L’operazione si è svolta nelle prime ore del 29 luglio, con gli arresti per lo più eseguiti nelle abitazioni degli indagati. Uno di loro era già in carcere a Perugia Capanne per altri reati e ha ricevuto la notifica del nuovo provvedimento; gli altri sono stati portati nella stessa struttura.
La rapina nel centro storico nella notte tra il 9 e il 10 luglio
L’aggressione è avvenuta nella notte tra il 9 e il 10 luglio nel centro storico di Bastia Umbra. Vittima un uomo di 54 anni, del posto. Dopo aver prelevato contanti da uno sportello Atm, è stato affrontato da un gruppo di giovani. Stando a quanto ricostruito, l’uomo ha ricevuto un calcio che lo ha fatto cadere a terra. I malviventi lo hanno poi trascinato sull’asfalto per alcuni metri, prima di portargli via il borsello che aveva addosso. La violenza dell’attacco ha lasciato diverse ferite e contusioni sull’uomo, costretto a ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale di Assisi. I medici hanno stabilito una prognosi di cinque giorni. Le circostanze hanno messo in luce la gravità dell’episodio e il pericolo rappresentato dagli aggressori.
Indagini serrate e prove raccolte sul campo
Le indagini sono partite subito dopo la denuncia della rapina. I carabinieri di Bastia Umbra hanno effettuato un’attenta ispezione sul luogo dell’aggressione per raccogliere ogni possibile indizio. Il lavoro si è concentrato su due fronti principali: le immagini delle telecamere di sorveglianza comunali e le testimonianze di chi si trovava nei paraggi. Le registrazioni hanno permesso di seguire i movimenti del gruppo e di identificare i responsabili, mentre le dichiarazioni hanno aiutato a ricostruire con precisione la dinamica dell’aggressione. Grazie a questo lavoro coordinato, gli inquirenti hanno potuto avanzare un quadro chiaro e convincente, spingendo il tribunale a emettere le misure cautelari.
Il minorenne coinvolto e la misura adottata
Oltre ai quattro maggiorenni finiti in carcere, è stato coinvolto anche un ragazzo di 17 anni, sempre di Bastia Umbra. Per lui la Procura minorile ha chiesto e ottenuto una misura diversa: il collocamento in una comunità protetta. Anche questa decisione è stata eseguita di recente, con l’intervento dei carabinieri locali. Il caso mette in evidenza un gruppo variegato, con giovani di diverse nazionalità e fasce d’età. Le forze dell’ordine hanno agito in fretta per evitare fughe o altri ostacoli alle indagini.
L’intervento degli investigatori e la decisione del tribunale fanno chiarezza sulle responsabilità degli indagati e mostrano l’attenzione rivolta a episodi di violenza come quello avvenuto a Bastia Umbra. Questa operazione conferma che la collaborazione tra magistratura e forze dell’ordine può portare a risultati rapidi e concreti per la sicurezza della comunità.
Ultimo aggiornamento il 29 Luglio 2025 da Luca Moretti