Perugia piange la perdita di Laura Santi, giornalista e attivista che per anni ha portato avanti con passione la difesa della dignità umana, soprattutto sul delicato tema del fine vita. La sindaca Vittoria Ferdinandi ha voluto ricordarla come una donna che ha saputo affrontare una battaglia difficile, ma necessaria, lasciando un segno chiaro sul valore della vita e sulla libertà di scegliere.
Laura Santi, una vita dedicata alla dignità
Laura Santi ha raccontato storie che molti evitavano. Con una scrittura instancabile e una sensibilità rara, ha messo sotto i riflettori un tema spesso ignorato: il diritto a morire con dignità. Nel dibattito pubblico, ha aiutato a trasformare un tabù in un argomento da affrontare con rispetto e consapevolezza. Non si è limitata a denunciare ingiustizie o a far emergere sofferenze nascoste, ma ha sempre spinto per un confronto sincero e umano. Per lei, il fine vita non era abbandono, ma la libertà di scegliere. Nel tempo ha preso parte a molti eventi e iniziative, diventando protagonista di un dialogo serio tra cittadini, medici e istituzioni, chiedendo leggi più chiare e un confronto aperto.
Il Baiocco d’Oro e il coraggio di una testimonianza
Solo pochi giorni prima di andarsene, Laura ha ricevuto il Baiocco d’Oro, un riconoscimento importante dalla città di Perugia. Un premio che ha sottolineato il coraggio con cui ha sempre affrontato temi scomodi. La sindaca Ferdinandi ha ricordato quel momento come un tributo al carattere forte e all’umanità di Laura. Quel premio non era solo un attestato, ma un simbolo di un percorso fatto di impegno e di apertura verso un argomento delicato, senza pregiudizi o forzature. La sua testimonianza ha fatto nascere un dibattito pubblico più aperto e ha dato conforto a chi si trova a vivere situazioni difficili.
Fino alla fine, accanto al marito
Laura ha scelto di vivere gli ultimi giorni della sua vita accanto al marito Stefano. Un gesto che la sindaca ha voluto sottolineare, perché racconta tutta la coerenza di una donna che ha voluto trasmettere un messaggio chiaro: “il diritto a un fine vita sereno, senza paure inutili.” Il suo addio è stato la conferma di una vita vissuta fino all’ultimo con consapevolezza, serenità e amore. Questa scelta mostra come la sua battaglia non fosse contro la morte in sé, ma per la qualità della vita e la libertà di decidere il proprio destino. Un esempio che continua a parlare a chi ogni giorno si confronta con queste sfide.
Perugia porta avanti la sua eredità
Le parole della sindaca Ferdinandi sono un invito a non dimenticare Laura Santi. La città si impegna a continuare le sue battaglie, tenendo vivo il dialogo e l’attenzione verso chi lotta per vivere e morire con dignità. Laura è stata soprattutto una donna di speranza, una voce per chi spesso non ne aveva. Il suo lavoro di giornalista è stato uno strumento per tirare fuori dalla marginalità questioni fondamentali per la società. Il suo esempio sarà un faro per chi continuerà a occuparsi di diritti civili e temi etici legati al fine vita, perché quel rispetto per la persona resti sempre al centro delle scelte di tutti.
La storia di Laura Santi segna un momento importante per Perugia e per chiunque segue il suo cammino, raccontando storie di coraggio e verità. La sua vita e le sue battaglie restano un punto di riferimento per la comunità.
Ultimo aggiornamento il 22 Luglio 2025 da Andrea Ricci