Il piano socio sanitario territoriale dell’Umbria si propone di riorganizzare l’assistenza sanitaria regionale mettendo al centro le esigenze delle persone e la prossimità dei servizi. L’obiettivo è garantire cure più personalizzate, con un’attenzione particolare alla domiciliarità e all’equità tra i diversi territori. La presidente della Regione, Stefania Proietti, ha illustrato questa visione nel corso di un convegno dedicato al futuro del sistema sanitario locale.
Fonte articolo: ansa.it.
Le novità e gli obiettivi del nuovo piano socio sanitario della Regione Umbria presentati ad Anci Umbria
Il progetto prevede la realizzazione di 23 case della comunità, 16 ospedali di comunità e 9 centrali operative territoriali distribuite sul territorio umbro. Queste strutture serviranno a portare i servizi sanitari più vicino ai cittadini, favorendo una continuità assistenziale che risponda alle necessità individuali. Secondo Stefania Proietti questo modello rappresenta un cambio importante rispetto al passato perché coinvolge non solo gli operatori sanitari ma anche quelli sociali in una collaborazione stretta per costruire il welfare del futuro.
Un modello integrato di welfare con domiciliarità rafforzata in Umbria promossa da anci e regione
L’idea è quella di superare approcci frammentati attraverso una rete integrata che sappia rispondere ai bisogni reali delle persone nei loro contesti quotidiani. Il rafforzamento della domiciliarità permette inoltre di ridurre il ricorso agli ospedali tradizionali quando non strettamente necessario, migliorando la qualità della vita degli utenti.
Il Convegno Anci Umbria a Perugia per definire strategie condivise su welfare e sviluppo regionale
L’incontro si è svolto nella sede della Scuola umbra di amministrazione pubblica ed ha visto la partecipazione attiva di oltre 200 professionisti tra operatori sanitari, rappresentanti degli enti locali e associazioni del territorio. La giornata ha segnato sia il punto finale dei lavori preparatori condotti dalle quattro aziende sanitarie regionali sia l’avvio ufficiale dello sviluppo dei progetti territoriali che confluiranno nel Piano socio sanitario regionale 2023-30.
Partecipanti chiave da Anci Umbria e Regione Umbria in dibattito su welfare e scuola a Perugia
Tra i presenti c’erano l’assessore regionale al welfare Fabio Barcaioli, la direttrice regionale Salute e Welfare Daniela Donetti oltre a figure istituzionali come Joseph Flagiello dell’amministrazione pubblica umbra, Vittoria Ferdinandi sindaca di Perugia e Federico Gori presidente Anci Umbria. Questo confronto ha permesso uno scambio diretto sulle sfide da affrontare nelle diverse aree geografiche umbre per rendere effettivo il principio dell’equità territoriale previsto dal piano.
Iniziative di Anci Umbria e regione per un sistema sanitario integrato e centrato sulla persona a Perugia
Con questo nuovo assetto l’Umbria intende consolidare un sistema capace non solo d’intervenire in modo tempestivo sui problemi sanitari ma anche d’accompagnare le persone nel percorso assistenziale con attenzione alle specifiche condizioni sociali ed economiche. Il modello punta ad abbattere barriere organizzative tradizionali attraverso una rete diffusa fatta da strutture facilmente accessibili sul territorio.
Promuovere la centralità della persona attraverso il coordinamento territoriale in Umbria tra Anci, regione e scuole
La centralità attribuita alla persona implica quindi una maggiore flessibilità nell’offerta dei servizi così da adattarsi meglio alle situazioni individuali senza trascurare aspetti quali prevenzione e supporto sociale correlati alla salute complessiva degli utenti umbri. In effetti questa prospettiva richiede coordinamento continuo tra medici specialistici, medici generici, operatori sociali ed enti locali affinché ogni intervento possa risultare efficace nella pratica quotidiana su tutto il territorio regionale.
Ultimo aggiornamento il 14 Luglio 2025 da Rosanna Ricci