Il dibattito sulla costruzione dei nuovi ospedali in Provincia di Terni si accende ancora, con richieste precise da parte del presidente della Provincia e sindaco Stefano Bandecchi. La questione riguarda le priorità sugli interventi sanitari e le risorse già impiegate per la struttura di Terni, che secondo Bandecchi dovrebbe essere completata prima di avviare i lavori a Narni-Amelia.
La protesta del presidente bandecchi sulle decisioni regionali
Stefano Bandecchi, alla guida della Provincia di Terni e sindaco della città, ha espresso il suo disappunto riguardo ad una riunione organizzata a Perugia dall’assessore regionale allo sviluppo economico, De Rebotti. L’incontro verteva proprio sul futuro degli ospedali ternani e prevedeva come prima opera la realizzazione del nuovo ospedale di Narni-Amelia. Tuttavia, Bandecchi ha sottolineato di non essere stato informato né invitato all’evento, né lui né i tecnici della Provincia. Questa esclusione ha portato il sindaco a scrivere una lettera diretta alla Regione con l’obiettivo di fermare l’avvio dei lavori a Narni-Amelia prima che venga realizzato il nuovo ospedale di Terni.
La mancata convocazione è stata percepita come una mancanza di rispetto verso le istituzioni locali, un fatto che Bandecchi definisce grave considerata l’importanza del tema e le implicazioni per la sanità provinciale. L’attenzione sulla consultazione istituzionale emerge forte dall’intervento del presidente, che rimarca la necessità di un coinvolgimento pieno per decisioni che vengono a toccare direttamente la comunità e le infrastrutture.
Motivazioni tecniche e territoriali dietro la preferenza per l’ospedale di Terni
Le ragioni addotte da Bandecchi per la priorità al nuovo ospedale di Terni si fondano su questioni legate alla viabilità, la dimensione strutturale e la copertura di posti letto. Il progetto di Narni-Amelia presenta infatti limiti significativi sul fronte dei collegamenti stradali, essendo la rete provinciale e comunale inadeguata per garantire accessibilità facile e veloce alla nuova struttura. Questa difficoltà potrebbe penalizzare l’utenza composta da circa 220mila abitanti della provincia.
Inoltre, l’ospedale di Narni-Amelia prevederà a regime poco più di 140 posti letto e un numero limitato di sale operatorie, un dato che non risponde pienamente alle esigenze della popolazione locale. Di questa popolazione, infatti, oltre 100mila persone vivono a Terni, un comune ben collegato e con infrastrutture più efficienti rispetto all’area di Narni-Amelia. Questi elementi spingono il presidente a sostenere che l’ospedale principale debba essere realizzato nella sede attuale di Terni, visto che è già presente un investimento di 60 milioni per lavori di ammodernamento e ampliamento dei reparti.
La contrarietà all’uso dei fondi Inail e il monito sulle relazioni istituzionali
Un altro punto che emerge chiaramente nelle dichiarazioni di Bandecchi è il rifiuto di finanziare il nuovo ospedale, o parte di esso, attraverso fondi Inail. Il sindaco sottolinea che l’Istituto non può diventare una sorta di banca per l’opera, sottoponendo il progetto a condizioni economiche gravose e poco sostenibili per la Provincia. Questo richiama alla necessità di un intervento pubblico strutturale, attraverso risorse statali o regionali a condizioni più favorevoli.
Infine, il presidente della Provincia rimarca la centralità del rispetto reciproco tra istituzioni. L’accusa di atteggiamenti autoritari da parte della Giunta regionale, definita “fascio-comunista”, nasce dalla percezione di un comportamento poco rispettoso verso gli enti locali di Terni e la loro partecipazione alle decisioni. Bandecchi pone il tema del rispetto istituzionale come elemento essenziale per mantenere l’equilibrio democratico nel confronto politico e amministrativo.
La posta in gioco riguarda la definizione delle priorità sanitarie per la Provincia di Terni e la gestione dei finanziamenti pubblici destinati agli ospedali. La posizione del sindaco Bandecchi mette in luce un confronto aperto e acceso con la Regione sulla direzione che si intende dare alla sanità locale nei prossimi anni.
Ultimo aggiornamento il 23 Luglio 2025 da Luca Moretti