Nel centro storico di Todi, a pochi metri dall’antica Porta Orvietana crollata nell’Ottocento, è stata realizzata una nuova struttura alta 27 metri. Questa torre non è solo un impianto di risalita funzionale, ma vuole anche diventare un elemento visivo e simbolico nel paesaggio urbano. Con due ascensori panoramici che superano un dislivello di 22 metri in circa 14 secondi, l’opera mira a facilitare l’accesso al cuore storico della città, inserendosi nel più ampio progetto di mobilità sostenibile adottato dall’amministrazione comunale di Todi.
Progettazione e Caratteristiche Tecniche Della Torre Di Porta Orvietana
L’architetto Antonio Corradi ha firmato il progetto della torre, concepita come un volume che si inserisce nella terra e si erge verso il cielo: 27 metri sopra la superficie, 24 metri nelle fondamenta in cemento armato. L’involucro combina vetro e metallo, con una parte opaca che si accosta a una sezione trasparente. Questa scelta vuole offrire ai visitatori un’esperienza visiva durante la salita: la struttura è dotata di due cabine in vetro, ciascuna capace di ospitare 15 persone, con ampie superfici vetrate di cinque metri quadrati.
Il sistema offre viste panoramiche sulla valle sottostante e sul nucleo storico di Todi, rendendo il viaggio non solo pratico ma anche emozionale. La velocità degli ascensori permette di coprire il dislivello in 14 secondi, consentendo un flusso continuo di persone. I materiali scelti e la composizione della torre vogliono stabilire un dialogo con l’ambiente circostante senza provocare dissonanze visive ma rispettando l’estetica antica della città.
Funzione Urbana e Collegamenti con la Mobilità Dolce A Todi
La nuova torre si inserisce nel progetto di mobilità dolce promosso dal Comune di Todi, risultato di un impegno dell’assessore ai lavori pubblici Moreno Primieri. Serve a collegare il centro storico con il parcheggio da 260 posti già presente e un nuovo parcheggio da 90 posti in arrivo da settembre. In questo modo, si offre una soluzione per raggiungere il borgo evitando l’uso diretto dell’auto e riducendo la congestione nel nucleo urbano.
La torre dista 140 metri da un altro impianto di risalita esistente, ma si differenzia per la modernità e la posizione strategica accanto all’ex Porta Orvietana. L’opera sarà completata entro Ferragosto di quest’anno, con le ultime finiture in corso. Sarà attiva 24 ore su 24, garantendo un accesso sempre disponibile e continuo. Questo assetto potenzia la fruibilità di Todi, in particolare per turisti e residenti, rendendo il centro storico più accessibile e meno isolato.
Il Significato Storico E Culturale Della Torre per la Città Di Todi
Il sindaco Antonino Ruggiano ha ricordato l’importanza simbolica dell’opera durante un’intervista all’ANSA. La torre vuole rappresentare “un’opera destinata a durare per sempre”, capace di raccontare la storia di Todi attraverso una visione contemporanea. La Porta Orvietana infatti è un punto di riferimento storico fondamentale, era un antico varco d’ingresso alla città. La frana di fine Ottocento aveva fatto scomparire la sua struttura originaria.
La nuova torre vuole riprendere quel ruolo, offrendo un monumento urbano che non stravolge, ma interpreta la lunga memoria della città. L’opera diventa così un segno verticale che dialoga con le tracce antiche, come la Basilica della Consolazione o la piazza principale, da sempre elementi fondanti dello skyline tuderte. La Soprintendenza alle belle arti dell’Umbria ha riconosciuto il progetto come buona pratica, sottolineando il rispetto per il contesto storico e il valore di rigenerazione urbana.
La scelta di materiali, forme e posizione si inserisce quindi in un percorso di continuità tra passato e presente, offrendo allo stesso tempo una soluzione concreta per la mobilità. La torre di Porta Orvietana incarna la volontà di coniugare funzionalità e identità storica nella struttura cittadina, mantenendo vivo il significato di uno degli accessi più antichi della città umbra.
Ultimo aggiornamento il 22 Luglio 2025 da Giulia Rinaldi