L’associazione “Il Pellicano” di Perugia, attiva dal 1997 nella lotta contro i disturbi alimentari, ha accolto la visita del presidente della Provincia, Massimiliano Presciutti. Nel cuore del centro storico umbro, questa realtà si dedica ad aiutare chi soffre di anoressia, bulimia e altri disturbi legati al rapporto con il cibo, lavorando fianco a fianco con medici e università per aggiornare costantemente i metodi di cura. L’incontro ha messo in luce l’impegno di Presciutti nel rafforzare i servizi sul territorio e nel lanciare iniziative nelle scuole per prevenire queste patologie.
Il Pellicano, un presidio contro i disturbi alimentari
Nata nel 1997, l’associazione Il Pellicano da quasi trent’anni si occupa di chi lotta con problemi alimentari a Perugia. La presidente Maria Assunta Pierotti ha spiegato che l’obiettivo è prendersi cura di chi vive un disagio spesso invisibile, in una società che guarda troppo all’apparenza e poco alla sofferenza interiore. Il Pellicano offre un supporto gratuito, con psicologi, nutrizionisti e altri specialisti pronti ad ascoltare e aiutare.
Il legame con diverse università italiane permette all’associazione di restare aggiornata sulle ultime scoperte scientifiche e sui trattamenti più efficaci. Questo confronto continuo con il mondo accademico assicura interventi basati su dati concreti e pratiche collaudate.
Il lavoro di ogni giorno si concentra soprattutto sui giovani, i più a rischio di sviluppare disturbi come anoressia e bulimia. Ma Il Pellicano non si limita alla cura: promuove anche iniziative per cambiare la percezione sociale, cercando di rompere il silenzio e la disinformazione che circondano questi problemi.
Presciutti: più servizi sul territorio per rispondere meglio ai bisogni di salute
Durante la visita, Presciutti ha sottolineato la necessità di riorganizzare il sistema socio-sanitario provinciale per renderlo più efficace e vicino alle esigenze della gente. L’idea è potenziare i servizi territoriali, mettendo in rete ospedali e Dipartimenti di Emergenza e Accettazione di primo livello. Così si può garantire personale sufficiente e una migliore qualità dell’assistenza.
Il presidente ha insistito sull’importanza di spiegare chiaramente ai cittadini questa nuova strategia. Un sistema forte sul territorio aiuta a facilitare l’accesso alle cure e a prevenire complicazioni, anche per disturbi alimentari. Ospedali di base e ambulatori diffusi sono la chiave per evitare sovraccarichi e intervenire in tempo.
Presciutti ha chiesto un approccio pratico e coraggioso, senza perdere tempo in formalismi. Serve un’organizzazione che tenga conto delle vere necessità sociali e sanitarie, soprattutto quando si parla di problemi complessi come quelli legati all’alimentazione.
Nelle scuole per fermare i disturbi alimentari sul nascere
Tra le proposte emerse c’è quella di portare nelle scuole di Perugia incontri di prevenzione, insieme all’associazione Il Pellicano. Presciutti vuole avviare un confronto con l’Ufficio scolastico regionale per firmare un accordo che permetta di diffondere attività educative sui disturbi alimentari.
L’obiettivo è informare studenti, insegnanti e famiglie sui segnali d’allarme di anoressia, bulimia e altri disturbi, per ridurre i casi che si manifestano in giovane età. Prevenire a scuola significa evitare di dover affrontare patologie già radicate e più difficili da curare.
La scelta di puntare sugli adolescenti nasce dal fatto che molti disturbi alimentari si sviluppano proprio in questa fase delicata della vita. Far capire i rischi, sfatare falsi miti su corpo e immagine, promuovere stili di vita sani: queste saranno le linee guida delle attività.
Il coinvolgimento diretto delle istituzioni con associazioni specializzate rappresenta un modello vincente che unisce sociale e sanitario. Le scuole diventano così spazi di ascolto e prevenzione, dove si può coltivare una cultura del benessere prima che la sofferenza diventi troppo grande.
Ultimo aggiornamento il 22 Luglio 2025 da Davide Galli