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Incontro in regione umbria sul nuovo piano sanitario regionale tra dubbi e proposte di cimo

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L’Umbria ha ospitato un confronto atteso da tempo sul nuovo piano sanitario regionale, un tema cruciale per la gestione dei servizi pubblici nella regione. L’incontro ha visto la partecipazione di Cimo Umbria, rappresentata dal segretario regionale Marco Coccetta, che ha espresso valutazioni miste sulle novità presentate dalla direttrice regionale alla Sanità Daniela Donetti. Tra le questioni più urgenti emergono le liste d’attesa e la necessità di scelte concrete per migliorare l’organizzazione ospedaliera.

Presentazione del piano sanitario e prime reazioni

Dopo numerosi rinvii, il 2025 ha segnato lo svolgimento dell’incontro in Regione Umbria dedicato al nuovo piano sanitario. Daniela Donetti ha illustrato i punti chiave della proposta che riguarda l’assetto delle strutture sanitarie regionali. Il documento punta a razionalizzare le risorse disponibili e a definire una mission specifica per ogni presidio ospedaliero, con l’obiettivo di aumentare la qualità dei servizi offerti ai cittadini.

Valutazioni di marco coccetta su piano e attuazione

Marco Coccetta, segretario regionale di Cimo Umbria, si è detto parzialmente soddisfatto perché alcune richieste storiche del sindacato trovano spazio nel progetto presentato. La razionalizzazione delle risorse era infatti uno degli obiettivi principali del sindacato medico da anni. Tuttavia il giudizio complessivo resta prudente: dopo oltre quindici anni in cui diversi piani sanitari sono stati elaborati ma mai messi in pratica davvero, permangono dubbi sulla capacità politica della Regione di portare avanti questa volta il progetto fino alla sua realizzazione concreta.

Il timore principale riguarda proprio la mancanza di decisione nel compiere scelte difficili ma necessarie per riorganizzare il sistema sanitario umbro. Le esperienze passate hanno dimostrato come molte proposte siano rimaste sulla carta senza tradursi in interventi reali.

Criticità sulle liste d’attesa: una priorità non affrontata appieno

Tra i temi sollevati durante l’incontro quello delle liste d’attesa è risultato solo marginalmente trattato nonostante rappresenti una vera emergenza nella sanità umbra secondo Cimo Umbria. Nonostante gli sforzi straordinari degli operatori sanitari pubblici – con oltre 220 mila prestazioni aggiuntive effettuate negli ultimi tempi – le attese restano lunghe e problematiche.

Secondo Marco Coccetta questo problema deriva anche da modalità organizzative inefficaci come l’overbooking: si programmano più visite rispetto alla reale capacità sperando nelle assenze dei pazienti prenotati ma poi si creano disagi notevoli sia agli utenti sia ai medici quando più persone arrivano nello stesso orario previsto per pochi appuntamenti disponibili.

Sovraccarico e conseguenze dell’overbooking

Questa prassi genera confusione nei calendari ambulatoriali ed aumenta lo stress organizzativo degli operatori sanitari creando tensione tra pazienti costretti ad attendere o a spostarsi all’ultimo momento.

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Per affrontare seriamente questa situazione serve governare meglio la domanda sanitaria evitando prenotazioni inutilizzate o “fantasma”. Non è accettabile che molti appuntamenti vengano disertati senza alcuna comunicazione preventiva causando danno al sistema pubblico già sotto pressione continua.

Proposte concrete contro le prenotazioni fantasma e misure disciplinari

Cimo Umbria propone due linee operative precise per ridurre gli sprechi legati alle liste d’attesa: innanzitutto evitare esami ripetuti senza motivazioni cliniche aggiornate; poi introdurre strumenti efficaci contro chi prenota visite o esami senza poi presentarsi né cancellare l’appuntamento nei tempi previsti.

Tra le soluzioni già adottate altrove ci sono penali pari al costo del ticket se non si annulla entro 72 ore oppure una caparra simbolica versata al momento della prenotazione con rimborso solo se si effettua realmente la prestazione richiesta. Questi metodi puntano a responsabilizzare maggiormente gli utenti ed evitare vuoti inutilizzati nelle agende mediche.

Possibili controlli esterni e garanzie per i medici

Inoltre Marco Coccetta apre alla possibilità che organi esterni come Guardia di Finanza o Nas controllino eventuali irregolarità nella gestione delle liste d’attesa garantendo così trasparenza totale sull’organizzazione sanitaria locale senza pregiudicare però i medici dipendenti coinvolti quotidianamente nell’erogazione delle cure con professionalità.

La tutela dei dirigenti medici resta centrale soprattutto riguardo all’applicazione dell’overbooking: sarà necessario verificare modalità operative corrette affinché nessun professionista venga penalizzato ingiustamente mentre cerca di far fronte alle difficoltà strutturali esistenti nel sistema umbro ormai da troppo tempo stagnante su questi temi cruciali.

Written by
Serena Fontana

Serena Fontana è una blogger e redattrice digitale specializzata in cronaca, attualità, spettacolo, politica, cultura e salute. Con uno sguardo attento e una scrittura diretta, racconta ogni giorno ciò che accade in Italia e nel mondo, offrendo contenuti informativi pensati per chi vuole capire davvero ciò che succede.

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