Un appuntamento culturale di rilievo investe Gualdo Tadino, con una mostra che occupa uno degli spazi più antichi e suggestivi della città. Dal 9 agosto al 16 novembre 2025, la chiesa monumentale di San Francesco accoglie “Giganti: Dipinti e disegni di grande formato dalla Collezione della Fondazione The Bankets”, evento dedicato a dieci artisti contemporanei che lavorano sul grande formato per raccontare la società odierna. L’esposizione propone un dialogo intenso e visivo tra diverse generazioni e culture, con riflessioni che si intrecciano all’interno di una cornice storica di grande valore.
La Chiesa Monumentale Di San Francesco diventa scenario per l’arte contemporanea
Nel cuore di Gualdo Tadino, la chiesa di San Francesco si trasforma in uno spazio espositivo dove contemporaneità e storia si incontrano. L’edificio monumentale, noto per la sua architettura e importanza religiosa, apre le sue porte a una mostra che sfrutta il suo spazio ampio per accogliere opere di grande dimensione. Questa scelta conferisce alla manifestazione una nuova identità, dove la monumentalità delle opere si sposa alla grandezza del luogo. La formula segue una linea di pensiero che vuole far uscire l’arte contemporanea dalle gallerie tradizionali per inserirla in contesti con una forte identità storica e culturale.
Il progetto è promosso dal Polo Museale di Gualdo Tadino, insieme al Comune, che supporta l’iniziativa con un patrocinio attivo. Questo dimostra l’interesse locale per valorizzare il territorio con eventi che attirano appassionati d’arte e visitatori, stimolando così anche il turismo culturale. L’inaugurazione è prevista per il 9 agosto nella sala consiliare del Comune, momento in cui saranno presentati il progetto espositivo e la collezione da parte del curatore Cesare Biasini Selvaggi e del mecenate Antonio Menon, figure chiave dell’organizzazione.
Dieci maestri della pittura contemporanea raccontano le tensioni del nostro tempo
La mostra espone oltre venti opere, tra dipinti e disegni, realizzati da dieci artisti internazionali con stili e origini diverse. Il titolo “Giganti” fa riferimento alle dimensioni imponenti di questi lavori, che offrono allo spettatore un’esperienza visiva coinvolgente e intensificata dalla scala stessa dell’opera. Non si tratta di un mero effetto visivo, ma di un elemento fondamentale nel processo creativo degli autori, che sfruttano il grande formato per sviluppare temi complessi e stratificati.
Gli artisti come Ruth Beraha e Chiara Calore affrontano il rapporto tra individuo e società, specie nella rappresentazioni di masse aggressive o ambienti inquietanti. Andrea Mastrovito propone riflessioni critiche sul denaro e il potere, mentre Nicola Verlato utilizza la pittura per indagare le mitologie del presente, fondendo storie antiche e contemporanee. Federico Guida presenta opere che si muovono in territori metafisici, scandagliando dimensioni emotive profonde. Tra gli altri nomi spiccano Ariel Cabrera Montejo con narrazioni storiche complesse, Pete Wheeler con ironie visive sulle dissonanze sociali, e Santiago Ydáñez con tensioni emotive e corporee.
Questa collettiva mostra anche la varietà dei linguaggi contemporanei, attraverso approcci che vanno dalla figurazione classica a contaminazioni più concettuali, raccontando il senso di alienazione, potere, memoria e trasformazione del presente.
Il valore del grande formato nell’arte contemporanea secondo il curatore
Cesare Biasini Selvaggi spiega che l’utilizzo del grande formato non è semplice scelta estetica o di esibizione, ma parte integrante della ricerca artistica. Questa dimensione amplia la libertà compositiva, permette diverse tecniche e sostiene una matericità che cattura e trattiene l’attenzione dello spettatore. Le misure importanti impongono una fisicità diversa nello sguardo, mutano il rapporto tra opera e pubblico e amplificano l’intensità emotiva.
Il curatore sottolinea che la mostra offre più di un’esposizione tradizionale. “È pensata come un’esperienza che mette in discussione le percezioni e crea un dialogo sensibile tra chi guarda e le superfici dipinte”. I visitatori sono invitati a immergersi nelle atmosfere suggerite, a scoprire dettagli nascosti e tensioni nascoste nella trama delle immagini, attraverso un confronto diretto con opere potenti e materiche.
Questa prospettiva coinvolge anche una riflessione più ampia sul ruolo della pittura come mezzo espressivo ancora vivo ed efficace, capace di raccontare le sfide e le contraddizioni degli ultimi 25 anni.
La collezione The Bankets e l’apertura al pubblico
La rassegna nasce da una selezione tratta dalla collezione della Fondazione The Bankets, istituto internazionale dedicato allo studio e alla promozione della pittura contemporanea. La fondazione raccoglie opere di artisti provenienti da diverse latitudini e contribuisce a valorizzare il patrimonio artistico della pittura figurativa oggi.
La mostra sarà aperta al pubblico dal mercoledì alla domenica, inclusi i giorni festivi, con orario dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. L’ingresso resta gratuito, così da offrire a tutti la possibilità di accedere a questa proposta culturale. L’iniziativa rappresenta un’occasione per approfondire temi attuali attraverso la lente dell’arte e si inserisce nel calendario estivo-autunnale come una tappa importante per l’Umbria, regione con un ricco patrimonio artistico e culturale.
Ultimo aggiornamento il 7 Agosto 2025 da Matteo Bernardi