Francesca Valentini ha assunto la guida della soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio dell’Umbria all’inizio del 2025. Esperta nel campo della tutela artistica e storica, la sua nomina segna un cambio di passo nell’attenzione verso il patrimonio culturale della regione, con un focus su conservazione, prevenzione e partecipazione dei cittadini.
Formazione e carriera nel ministero della cultura
Francesca Valentini si è specializzata con un dottorato in Storia e conservazione dell’oggetto d’arte e d’architettura, un percorso formativo che le ha permesso di sviluppare solide competenze per la gestione e la tutela del patrimonio artistico. Dal 2000 lavora presso il Ministero della Cultura, in vari ruoli che le hanno garantito una conoscenza approfondita delle dinamiche interne e delle esigenze del settore.
Nel 2012 ha ottenuto l’incarico di funzionaria storica dell’arte, lavorando su restauri, cantieri e progetti legati alla conservazione dei beni culturali. Ha inoltre insegnato presso l’Istituto centrale per il restauro, contribuendo alla formazione delle nuove generazioni di operatori nel campo del recupero e della protezione del patrimonio artistico nazionale.
Nel 2024 ha superato il corso-concorso Sna-Mic per dirigenti di seconda fascia, un passaggio cruciale per accedere a ruoli di maggiore responsabilità nella pubblica amministrazione dedicata alla cultura.
Responsabilità svolte in Umbria prima della soprintendenza
Prima della nomina ufficiale a soprintendente, Valentini aveva già coordinato la soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Umbria a partire da maggio 2024. Questo ruolo le ha permesso di gestire archivi storici fondamentali per la ricostruzione culturale e sociale del territorio umbro, acquisendo esperienza nella collaborazione con enti locali e nazionali.
Da gennaio 2025 ha ricoperto il ruolo di dirigente delegato della Sabap-Umbria, con compiti che spaziavano dalla supervisione delle attività di tutela al coordinamento di iniziative di valorizzazione del patrimonio, oltre a mantenere rapporti attivi con le comunità locali.
Questi incarichi hanno preparato il terreno per assumere la guida della soprintendenza di archeologia, belle arti e paesaggio, struttura chiamata a tutelare un territorio ricco di testimonianze storiche, artistiche e paesaggistiche.
Gli obiettivi dichiarati della nuova soprintendente
Valentini ha subito espresso l’intenzione di porre al centro della sua azione il dialogo con istituzioni e cittadini come metodo principale per salvaguardare il patrimonio umbro. Ha sottolineato l’importanza del paesaggio naturale, definito “il cuore di questo territorio”, che va protetto insieme ai beni monumentali, storici, artistici e archeologici.
Ha rilevato come la tutela debba passare per la prevenzione e la conservazione programmata, sostenendo che qualità e rigore nelle ricostruzioni e nei progetti rappresentano un elemento fondamentale per mantenere intatti gli elementi culturali.
Valentini ha indicato la valorizzazione come strumento attraverso il quale sensibilizzare e coinvolgere le comunità locali, promuovendo una consapevolezza diffusa che permetta a cittadini e istituzioni di prendersi cura insieme del patrimonio. Particolare attenzione sarà riservata alle iniziative che favoriscono la conoscenza storica e artistica dell’Umbria, rafforzando così il senso di appartenenza e rispetto verso le risorse culturali del territorio.
Questa impostazione riflette una visione che collega la tutela a una responsabilità condivisa tra pubblico e privato, cercando di garantire continuità nelle azioni di conservazione già avviate dalla soprintendenza umbra.
Ultimo aggiornamento il 30 Luglio 2025 da Davide Galli