La sicurezza nelle città resta un tema caldo nei rapporti tra enti locali e Governo. A Roma, durante l’incontro con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e una delegazione dell’Anci, la sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, ha messo in chiaro che i Comuni hanno già fatto la loro parte. Ora però serve un sostegno più concreto da parte dello Stato. Le città affrontano problemi che richiedono investimenti mirati, strumenti efficaci e un dialogo continuo con Roma per tutelare i cittadini e garantire i diritti fondamentali.
I Comuni chiedono più risorse e aiuto per gestire la sicurezza in città
Negli ultimi anni, le amministrazioni locali si sono trovate a dover affrontare sfide sempre più complesse legate alla sicurezza urbana. Non si tratta solo di ordine pubblico, ma anche di qualità della vita e coesione sociale. La sindaca Ferdinandi ha sottolineato come spesso siano proprio i sindaci a dover risolvere problemi complicati, dalla prevenzione alla gestione delle emergenze, con risorse che non bastano mai. Per lei, sicurezza significa anche combattere la criminalità giovanile, tenere sotto controllo la cosiddetta malamovida e intervenire su situazioni di disagio psicosociale: questioni delicate che toccano da vicino le comunità locali.
Senza un aiuto economico e strutturale dallo Stato, questi compiti rischiano di diventare insostenibili. Finora i sindaci hanno fatto affidamento su polizie locali, servizi sociali e reti di prossimità, fungendo da prima linea di difesa per i cittadini. Ma oggi il quadro è insufficiente. La mancanza di un sistema stabile di finanziamenti limita la capacità delle amministrazioni comunali di rispondere efficacemente.
Anci propone un Fondo Nazionale e più agenti per una sicurezza a prova di futuro
Per affrontare il problema con soluzioni più solide, l’Anci ha avanzato una serie di proposte al Governo. Al centro c’è la richiesta di un Fondo nazionale stabile per la sicurezza urbana integrata, che garantisca risorse certe e durature nel tempo. Un fondo così permetterebbe di pianificare invece di intervenire solo quando scoppiano le emergenze, spesso con fondi sparsi e temporanei.
Un altro punto chiave riguarda il personale delle polizie locali, in calo preoccupante in molte realtà. L’Anci chiede un piano straordinario di assunzioni, finanziato dallo Stato, per rafforzare gli organici e assicurare una presenza più capillare e costante sul territorio. Inoltre, si punta alla piena apertura dei dati del Centro Elaborazione Dati interforze alle polizie locali, così da migliorare il controllo e l’efficacia delle operazioni.
Dal punto di vista normativo, si richiedono linee guida chiare e aggiornate sulla videosorveglianza. Oggi l’installazione e la gestione degli impianti sono frenate da dubbi legislativi che rallentano gli interventi. Il potenziamento della videosorveglianza resta tra le misure più immediate per rafforzare la sicurezza, soprattutto in punti strategici delle città.
Sicurezza e integrazione: un binomio indispensabile contro la criminalità
Tra le richieste dell’Anci emerge anche una nuova visione della sicurezza legata all’accoglienza e all’integrazione. Le città riconoscono il loro ruolo nell’ospitalità di persone in condizioni di irregolarità e sottolineano che politiche efficaci di accoglienza e coesione sociale possono fare davvero la differenza nel ridurre la criminalità.
La dimensione sociale della sicurezza diventa così centrale. Migliorare le condizioni di inclusione significa abbassare i rischi legati alla marginalità e ai fenomeni criminali connessi. Per questo il dialogo tra enti locali e Governo si concentra sull’urgenza di riconoscere e sostenere il ruolo che le città svolgono nella gestione dei flussi migratori, nell’integrazione e nella coesione sociale.
L’incontro con il ministro Piantedosi è stato un momento importante per ribadire queste istanze. I sindaci sono in prima linea, ma senza il giusto supporto rischiano di trovarsi senza armi per garantire la sicurezza dei cittadini. Ora la palla passa al Governo, chiamato a trasformare queste richieste in fatti concreti.
Ultimo aggiornamento il 16 Luglio 2025 da Matteo Bernardi