Coldiretti e Philip Morris Italia rinnovano la loro collaborazione per dare nuova spinta alla filiera del tabacco in Italia, con un investimento importante che fa ben sperare per l’occupazione e l’economia locale. Il progetto si sviluppa su più anni e coinvolge le regioni storiche della produzione. A Perugia è stata la volta della seconda tappa di un roadshow che racconta l’impatto di questo accordo, toccando territori chiave come Umbria, Campania e Veneto.
Un patto lungo dieci anni per difendere il tabacco italiano
A Palazzo Donini di Perugia, Coldiretti e Philip Morris hanno presentato la seconda fase del loro roadshow, che spiega il valore di un accordo in vigore fino al 2034. Philip Morris si impegna a comprare circa metà del tabacco grezzo prodotto in Italia, con un’attenzione particolare all’Umbria, alla Campania e al Veneto. L’investimento complessivo sfiora il miliardo di euro, che fa di Philip Morris il principale finanziatore privato della filiera tabacchicola europea per quantità.
Per Coldiretti, questo accordo è una boccata d’ossigeno per gli agricoltori. Al centro c’è l’azienda agricola, con un occhio al valore economico e all’occupazione. Un punto chiave riguarda anche il sostegno all’innovazione, necessaria per restare competitivi e puntare sulla sostenibilità. Ma restano le incognite legate alle nuove regole europee, come le direttive fiscali e agricole, che potrebbero mettere a rischio i risultati fin qui ottenuti. Il tabacco “Made in Italy” rischia tagli pesanti se queste norme non verranno gestite con la giusta attenzione nei prossimi mesi.
L’Umbria, cuore pulsante della filiera e dell’innovazione
L’Umbria gioca un ruolo centrale in questa partita. Ogni anno Philip Morris acquista più del 40% del tabacco umbro, un valore che supera i 68 milioni di euro e coinvolge circa 9.500 persone tra occupati diretti, indiretti e indotto. A rafforzare questo legame c’è il Leaf Innovation Hub di Perugia, che fa da ponte tra ricerca e produzione.
Il centro lavora in sinergia con l’Università di Perugia e sostiene iniziative che promuovono innovazione tecnica e rispetto per l’ambiente. Qui si sperimentano nuove tecniche, si aggiornano i metodi e si formano agricoltori e imprese, offrendo strumenti concreti per affrontare le sfide del settore in modo sostenibile.
Cedare Trippella, responsabile del Leaf EU per Philip Morris Italia, ha ricordato il ruolo chiave dell’Umbria nel sostenere tutta la filiera. Insieme alla Campania e al Veneto, la regione spinge lo sviluppo delle eccellenze agricole, guardando al futuro con strumenti adatti a mantenere competitività, puntando anche al ricambio generazionale e a nuove competenze tecniche.
Startup Protagoniste a Perugia: premiate le idee più innovative
Durante la tappa di Perugia sono state premiate le startup vincitrici della quarta edizione di “BeLeaf: Be the Future”, la call for innovation promossa dal Leaf Innovation Hub con Almacube, incubatore riconosciuto dal Ministero delle Imprese. L’iniziativa ha raccolto ben 251 candidature da 37 paesi, un record di partecipazione.
Le quattro startup selezionate hanno avuto l’opportunità di lavorare con tecnici di Philip Morris e altri partner per sviluppare progetti concreti. I due vincitori, Symboolic e Italian Drying Group , si concentrano su due fronti fondamentali. Symboolic usa l’intelligenza artificiale generativa per creare un modello in grado di prevedere qualità e quantità del tabacco, aiutando così gli agricoltori a gestire meglio le coltivazioni.
Italian Drying Group punta invece a migliorare l’essiccazione del tabacco, con sistemi che riducono i consumi energetici e velocizzano il processo senza perdere qualità. Entrambi i progetti rispondono a esigenze pratiche, puntando a un uso più efficiente delle risorse e a una filiera più competitiva.
Qui tradizione e innovazione si incontrano, offrendo alla filiera tabacchicola italiana uno sguardo verso uno sviluppo più sostenibile e nuove opportunità di lavoro.
Ultimo aggiornamento il 30 Luglio 2025 da Rosanna Ricci