Il primo anno della giunta ferdinandi a Perugia è stato oggetto di un’analisi severa da parte dei gruppi di opposizione in consiglio comunale. In una conferenza tenuta nella sala della Partecipazione di palazzo Cesaroni, dieci rappresentanti delle forze politiche hanno espresso un giudizio complessivamente negativo sull’operato dell’amministrazione. I temi più discussi riguardano la sicurezza, il decoro urbano e le grandi opere, con particolare attenzione alle criticità che emergono nei quartieri cittadini.
La sicurezza a Fontivegge al centro delle critiche di consiglieri e opposizioni all’ amministrazione romizi
La questione della sicurezza ha monopolizzato gran parte del dibattito tra i consiglieri d’opposizione. Nilo Arcudi, esponente di Perugia Civica, ha definito la situazione “arretrata” rispetto agli standard attesi per una città come Perugia. Secondo lui l’amministrazione parla molto ma realizza poco sul fronte della tutela dei cittadini e del controllo del territorio. Clara Pastorelli ha sottolineato l’assenza di un assessorato dedicato alla sicurezza che avrebbe potuto coordinare interventi più efficaci nei quartieri problematici come Fontivegge. La zona rossa imposta dal governo nazionale in quell’area è stata citata come segnale evidente delle difficoltà locali nel gestire la situazione.
Opposizione in consiglio comunale denuncia degrado e scarsa partecipazione a Fontivegge e Cantieri Pnrr a Perugia
Oltre alla sicurezza, il decoro urbano è stato indicato come uno degli ambiti in cui l’amministrazione mostra limiti evidenti. Leonardo Varasano ha rimarcato le difficoltà nella gestione degli spazi pubblici e la scarsa attenzione verso le richieste dei cittadini. Le continue lamentele non trovano risposte adeguate da parte degli uffici comunali o degli assessori competenti; questo genera malcontento diffuso nelle varie zone della città. L’opposizione segnala anche carenze nella promozione di eventi culturali e sportivi che potrebbero contribuire a migliorare la vivibilità urbana.
Grandi opere, commercio ed eventi a Perugia: analisi critica su cantieri Pnrr, sicurezza e impatto economico
I rappresentanti dell’opposizione hanno esteso il loro giudizio negativo anche ad altri aspetti legati allo sviluppo cittadino. Il commercio locale appare trascurato rispetto alle esigenze reali delle attività economiche soprattutto dopo gli effetti ancora presenti dello shock pandemico negli anni precedenti; gli eventi natalizi sono stati giudicati insufficientemente organizzati per attrarre pubblico e valorizzare il tessuto commerciale cittadino; lo sport riceve meno attenzione rispetto al potenziale ricreativo sociale che potrebbe offrire ai residenti soprattutto giovani. Si sono inoltre affrontate tematiche relative all’edilizia scolastica, sanità pubblica, politiche sociali, tasse locali con valutazioni critiche diffuse su tutta la linea amministrativa.
La memoria politica dell’ opposizione a Perugia tra investimenti pnrr, sicurezza a Fontivegge e incertezze sul governo romizi
Margherita Scoccia , leader dell’opposizione consiliare, ha richiamato i risultati ottenuti durante i dieci anni precedenti sotto la guida del sindaco Romizi ricordando investimenti per circa 500 milioni destinati a infrastrutture, sviluppo economico, vivibilità dei quartieri. Ha evidenziato come molte opere finanziate dal Pnrr termineranno entro il 2026 grazie al lavoro svolto allora. Tuttavia si è posta interrogativi sul percorso successivo dopo questa scadenza importante perché ritiene necessario capire quali saranno le strategie future per mantenere o migliorare condizioni urbane già raggiunte. L’impegno dichiarato resta quello di portare avanti una opposizione seria senza rinunciare a proporre soluzioni concrete nel dialogo istituzionale.
Tensioni nel consiglio comunale di Perugia su sicurezza, Cantieri Pnrr e sviluppo di Fontivegge
L’incontro convocato dai gruppi d’opposizione dimostra quanto siano fortemente sentite alcune questioni chiave dalla comunità perugina: dalla percezione insoddisfacente sulla gestione della sicurezza alle difficoltà nell’ascoltare realmente le istanze popolari fino ai dubbi sulle capacità progettuali attuali rispetto ai bisogni concreti quotidiani. Lo scenario delineatosi mette in luce uno scontro politico acceso ma fondamentalmente centrato su temi concreti legati alla qualità della vita urbana. Palazzo Cesaroni resta così teatro privilegiato dove si misurano visioni differenti sulla direzione da dare alla città nei prossimi mesi mentre cresce l’attesa su azioni tangibili capaci davvero di incidere sui problemi segnalati dai cittadini stessi.
Fonte articolo: ansa.it.
Ultimo aggiornamento il 15 Luglio 2025 da Rosanna Ricci