Attivato il piano contro West Nile Virus a Perugia con misure e ordinanze fino a novembre 2025

Piano anti West Nile attivo a Perugia fino al 2025. - Unita.tv

Matteo Bernardi

27 Agosto 2025

La presenza di un caso confermato di West Nile Virus nel territorio di Perugia ha spinto l’amministrazione comunale e l’Azienda Usl Umbria 1 ad attivare immediatamente i protocolli previsti dal Piano regionale arbovirosi. Queste misure puntano a contenere la diffusione del virus, che si trasmette tramite punture di zanzare, mediante azioni di controllo mirato sul territorio e regole precise rivolte a cittadini e imprese. Il contesto locale si inserisce in un quadro nazionale caratterizzato da una recrudescenza dei casi umani che ha causato anche decessi. Ecco come si sta muovendo Perugia per fronteggiare la situazione.

Attivazione dei protocolli del piano regionale arbovirosi a seguito del caso positivo a Perugia

Dopo la diagnosi di West Nile Virus confermata su una farmacista residente a Perugia, ricoverata in terapia intensiva con prognosi riservata, il Comune ha deciso di adottare gli interventi previsti dal Piano regionale. Questi comprendono innanzitutto il monitoraggio delle popolazioni di zanzare vettori, in particolare del genere Culex che trasmette il virus, e il trattamento larvicida periodico delle aree maggiormente frequentate dalla popolazione.

Proprio nei prossimi giorni prenderanno il via le operazioni di distribuzione di prodotti larvicidi all’interno dei tombini situati nelle scuole comunali, dando priorità agli asili nido e alle scuole dell’infanzia. Questo intervento mira a ridurre la presenza di zanzare nelle aree dove si trovano soggetti particolarmente vulnerabili, come i bambini piccoli. Parallelamente, i tecnici incaricati effettueranno trattamenti di disinfestazione su altre zone pubbliche ad alta frequentazione, in modo da abbattere i focolai larvali degli insetti.

Questi protocolli rappresentano la risposta immediata a un pericolo che, per quanto localizzato, richiede interventi tempestivi per limitare i rischi di nuove trasmissioni di virus. Il monitoraggio costante e la somministrazione di prodotti larvicidi sono state scelte strategiche per controllare la diffusione del vettore sul territorio comunale.

Ordinanza sindacale 461/2025: obblighi per cittadini, imprese e amministrazioni condominiali

Il Comune di Perugia ha emanato l’ordinanza numero 461/2025 che contiene norme vincolanti valide fino al 30 novembre 2025. Le disposizioni riguardano comportamenti obbligatori per tutte le persone fisiche e giuridiche presenti nel territorio, compresi i gestori di attività produttive e le amministrazioni condominiali.

Tra gli obblighi chiave figurano la rimozione o il trattamento con larvicidi di qualunque ristagno d’acqua in contenitori, bidoni, sottovasi, fontane e piscine inattive. Il mantenimento dei tombini e pozzetti puliti e trattati con prodotti larvicidi, reperibili anche in farmacia o nei negozi specializzati, è un’altra misura richiesta. Diversamente da molti regolamenti passati, qui è imposto l’impegno diretto a utilizzare prodotti specifici in modo periodico per eliminare potenziali focolai.

Inoltre, gli allevatori devono svuotare o trattare con larvicidi abbeveratoi e vasche, per evitare che queste strutture diventino habitat per zanzare vettori del virus. Nel caso dei depositi di pneumatici, qualora non sia possibile coprire adeguatamente gli accumuli, è obbligatorio attuare disinfestazioni ogni 15 giorni, con comunicazione preventiva all’Usl. La stessa ricorrenza vale per chi gestisce rottamazioni o stoccaggio di materiali potenzialmente soggetti ad accumulo d’acqua. Infine, tutti gli interventi di disinfestazione previsti devono essere comunicati al Servizio controllo organismi infestanti dell’Usl.

Queste prescrizioni formano un sistema di contenimento dal basso, che punta all’eliminazione dei luoghi di riproduzione della zanzara, condizione indispensabile per limitare il diffondersi del West Nile Virus. La mancata osservanza comporta sanzioni amministrative che vanno da 25 a 500 euro, con lo scopo di assicurare il massimo rispetto delle regole.

Ruolo della formazione sanitaria e della diagnosi precoce nella gestione dei casi di west nile virus

Il caso di Perugia ha evidenziato quanto la formazione specifica degli operatori sanitari sia fondamentale per identificare tempestivamente i sintomi di infezione da West Nile Virus. I segnali iniziali possono essere aspecifici e simili a una semplice influenza, cosa che spesso ritarda la diagnosi e complica la gestione clinica.

La farmacista risultata positiva al virus aveva partecipato a corsi organizzati dall’Ordine dei Farmacisti, che hanno fornito strumenti utili per valutare i sintomi e decidere di effettuare test sierologici specifici. Questo iter diagnostico ha permesso di eseguire una corretta identificazione del virus e di attivare subito il percorso terapeutico adeguato.

La formazione degli operatori, unita al supporto di esperti virologi e epidemiologi, consente di mettere in atto azioni mirate per limitare la diffusione del virus e migliorare la prognosi dei pazienti già colpiti. In un contesto dove i casi, specialmente nelle regioni dell’Italia centrale, sono in aumento, l’aggiornamento continuo del personale sanitario rappresenta un tassello indispensabile nella battaglia contro le arbovirosi come il West Nile Virus.

L’attivazione dei protocolli del Piano regionale, combinata con l’impegno dal basso e le competenze cliniche, mira a frenare la circolazione del virus nel capoluogo umbro. Le prossime settimane saranno cruciali per monitorare gli effetti delle misure su zanzare e popolazione, in attesa di ulteriori dati epidemiologici.

Ultimo aggiornamento il 27 Agosto 2025 da Matteo Bernardi