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Accordo in umbria per ridurre le liste di attesa e migliorare le cure specialistiche ambulatoriali nel 2025

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La regione Umbria ha firmato un’intesa importante per gestire meglio le liste di attesa nelle prestazioni specialistiche ambulatoriali. L’accordo coinvolge la Cisl Medici Umbria, il sindacato Sumai, la federazione Fespa e la direzione regionale salute e welfare. Questo patto punta a rendere più rapido l’accesso alle visite specialistiche, aumentando l’efficacia dell’assistenza sanitaria territoriale.

Firma dell’intesa tra sindacati medici e regione umbria

Il 25 giugno 2025 è stato sottoscritto l’accordo che regola il governo delle liste d’attesa e promuove l’appropriatezza delle cure erogate dagli specialisti ambulatoriali interni. Successivamente, il documento è stato recepito dalla giunta regionale con deliberazione numero 659 del 3 luglio dello stesso anno. La Cisl Medici Umbria insieme al Sindacato unico della medicina specialistica ambulatoriale e alla Federazione specialisti ambulatoriali hanno collaborato strettamente con la direzione regionale salute e welfare per definire i dettagli dell’intesa.

L’accordo si basa sulle linee guida del Piano nazionale di governo delle liste di attesa e sul contratto collettivo nazionale vigente fino al 2021. Tra gli obiettivi principali c’è la riduzione dei tempi d’attesa per le prestazioni sanitarie specialistiche offerte sul territorio regionale.

Obiettivi principali: riduzione dei tempi di attesa e appropriatezza clinica

L’intento principale riguarda una diminuzione significativa delle code che i pazienti devono affrontare prima di ricevere visite o esami specialistici. L’accordo sottolinea anche l’importanza dell’appropriatezza nella prescrizione delle prestazioni sanitarie, evitando esami inutili o sovrabbondanti senza valore diagnostico aggiunto.

Si riconosce il ruolo centrale dello specialista interno come figura chiave nell’assistenza sanitaria territoriale; questo professionista deve contribuire non solo all’erogazione delle cure ma anche alla gestione efficiente dei flussi assistenziali locali.

L’intesa ha validità annuale ma può essere aggiornata in base alle esigenze che emergeranno durante l’applicazione pratica nei vari distretti sanitari umbri.

Prestazioni particolari a sostegno del contenimento delle liste d’attesa

Tra i punti più rilevanti ci sono le cosiddette “prestazioni di particolare interesse” . Si tratta di interventi specifici da svolgere contestualmente alla visita specialistica per completare rapidamente il percorso diagnostico iniziale senza ulteriori passaggi burocratici o rinvii prolungati nel tempo.

Queste prestazioni saranno retribuite con un compenso pari all’80% della tariffa prevista dal nomenclatore regionale umbro, favorendo così gli operatori sanitari ad assumersi responsabilità aggiuntive finalizzate al contenimento degli elenchi d’attesa.

Il fondo dedicato alle Ppi destinerà almeno il 90% ai servizi inseriti nei percorsi tutelati prioritari; verrà data priorità a discipline considerate critiche come dermatologia e oculistica, dove spesso si registrano maggior ritardi nell’erogazione degli interventi necessari.

Le Ppi potranno essere effettuate sia durante i normali turni lavorativi sia attraverso agende dedicate appositamente create per snellire ulteriormente i processi organizzativi interni agli ospedali o ai poliambulatori territoriali.

Gestione fondi extra ppi ed estensione attività specialistiche

Nel caso in cui venga esaurito il budget previsto per le Ppi, sarà possibile erogare ulteriori prestazioni aggiuntive secondo necessità aziendali specifiche oppure situazioni critiche particolari riscontrate nelle singole strutture sanitarie umbre. Per queste attività straordinarie sarà riconosciuta una tariffa fissa pari a sessanta euro ciascuna volta che si interviene sull’eliminazione ulteriore della lista d’attesa.

Questo meccanismo garantisce flessibilità operativa permettendo un intervento mirato su settori dove si accumulano ritardi significativi senza compromettere altri servizi essenziali offerti dalla rete sanitaria locale.

Coinvolgimento degli specialisti nella programmazione territoriale

Gli specialisti ambulatoriali interni avranno un ruolo diretto nella definizione dei Percorsi diagnostico terapeutici assistenziali , strumenti fondamentali per standardizzare procedure cliniche ed evitare dispersione negli approcci terapeutici.

Parteciperanno inoltre ai team multiprofessionali quali Aggregazioni funzionali territoriali ed Unità complesse dei cure primarie . Questi gruppi favoriscono collaborazione tra diverse figure professionali presenti sul territorio, migliorando coordinamento operativo ed evitando duplicazioni inutili degli sforzi.

Sarà valorizzata anche una funzione coordinativa da parte degli stessi medici specialistici allo scopo d’integrare meglio gli appuntamenti ambulatoriali con gli obiettivi stabiliti dai dipartimenti distrettuali.

Ottimizzazione organizzativa tramite agende dedicate

Uno degli aspetti pratici in riferimento all’organizzazione consiste nella creazione di agende dedicate esclusivamente al primo accesso e alle prestazioni predestinate incluse nel Pdta. Questa misura permette una gestione più razionale dei flussi di pazienti facilitando il rispetto dei tempi prioritari per i casi più urgenti senza intasamenti del sistema amministrativo sanitario locale.

Strumentazione digitale: telemedicina applicata alla medicina territoriale

Per favorire un raccordo efficace fra gli specialisti e i medici di medicina generale verranno incentivati gli strumenti di telemedicina quali teleconsulto, televisita, teleassistenza, telerefertazione. Questi strumenti consentono uno scambio rapido di informazioni cliniche fra professionisti connessi al territorio senza la necessità di spostamenti fisici spesso inutili dai pazienti di medicina la prima linea.

Formazione continua indicatori di performance trasparenza dati

Sarà istituito un programma specifico di formazione continua destinata agli specialisti ambulatoriali interni della regione, indispensabile per mantenere aggiornamenti costanti sui metodi e protocolli sanitari più recenti conoscendo il contesto regionale specifico.

Verranno anche definiti indicatori di performance precisi per valutare l’impatto reale della loro attività sulla riduzione delle liste di attesa. Non basterà monitorare soltanto il numero delle prestazioni eseguite, dovrà essere valutato il riscontro temporale sul rispetto delle priorità cliniche e la qualità dell’approccio terapeutico.

Saranno previsti sistemi periodici per rendicontare dettagliatamente risultati raggiunti garantendo trasparenza totale sui dati raccolti. E questo consentirà eventuali correzioni tempestive per mantenere efficacia operativa.

Commento ufficiale della cisl medici umbria sull’accordo siglato

La Cisl Medici Umbria ha espresso soddisfazione dopo aver portato in porto questo accordo con regione Umbria e altre organizzazioni sindacali principali coinvolti. Il segretario generale Luca Nicola Castiglione ha evidenziato “che questo intesa si tradurrà concretamente nella riduzione delle liste d’attesa valorizzando ruolo dello specialista ambulatoriale sulla base di strumenti economici precisi destinati alla specialistica ambulatoriale.”

Castiglione ribadisce l’impegno sindacale affinché vengano rispettati tutti i contenuti pattuiti per migliorare il servizio sanitario territoriale della regione, favorendo equità e qualità nell’accesso ai prestazioni cliniche indispensabili.

Ultimo aggiornamento il 11 Luglio 2025 da Andrea Ricci

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Andrea Ricci

Andrea Ricci non cerca l’ultima notizia: cerca il senso. Blogger e osservatore instancabile, attraversa cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile essenziale, quasi ruvido. I suoi testi non addolciscono la realtà, la mettono a fuoco. Scrive per chi vuole capire senza filtri, per chi preferisce le domande alle risposte facili.

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