A Preci, nel cuore dell’Umbria, si è svolta una cerimonia che segna il ritorno a casa per dieci famiglie colpite dal terremoto del 2016. Quattro famiglie di Saccovescio e sei di Faito hanno ricevuto le chiavi delle abitazioni ristrutturate, dichiarate inagibili in seguito al sisma. L’evento rappresenta un passo concreto verso la ripresa della comunità dopo anni di difficoltà.
La riconsegna delle chiavi si è articolata in due momenti distinti, uno a Saccovescio e uno a Faito, frazione entrambe nel comune di Preci. La cerimonia si è conclusa con un incontro conviviale nella località di Faito, alla presenza di autorità locali e rappresentanti dell’ATER Umbria, ente che ha coordinato gli interventi di recupero degli alloggi. L’atmosfera ha unito emozione e senso di comunità mentre si celebrava la fine di un lungo percorso di ricostruzione.
La cerimonia di consegna delle chiavi tra emozione e partecipazione pubblica
La consegna delle abitazioni ha avuto luogo in due momenti, con un primo appuntamento a Saccovescio, in via Cairoli 23, dove sono state restituite le chiavi a quattro famiglie. Successivamente, a Faito, sono stati riassegnati sei appartamenti, di cui quattro appartenenti all’edilizia residenziale pubblica e due di proprietà privata. La cerimonia non si è limitata a un semplice passaggio formale delle chiavi, ma ha coinvolto tutta la comunità con un momento di preghiera e benedizione.
Tra gli intervenuti figuravano Massimo Messi, sindaco di Preci, Michela Tagliavento, vicesindaca, Federico Santi, presidente di ATER Umbria, e Andrea Napoletano, direttore generale dell’ente. A rappresentare il consiglio di amministrazione di ATER Umbria c’era Chiara Fioroni. La componente spirituale è stata assicurata da Don Dieudonné Mutombw Tshibang, parroco dell’abbazia di Sant’Eutizio, che ha guidato la benedizione dei presenti. Inoltre, erano presenti i funzionari e i tecnici dell’ATER Umbria e le ditte impegnate nella ricostruzione, testimoniando così l’impegno collettivo dietro il progetto.
La presenza di rappresentanti istituzionali ha sottolineato l’importanza di questa giornata come simbolo di rinascita dopo l’emergenza del sisma e ha evidenziato il ruolo della cooperazione tra enti pubblici e cittadini nel superare le difficoltà provocate dal terremoto.
Saccovescio e Faito: dati e dettagli sugli appartamenti restituiti
Il primo momento della cerimonia si è svolto a Saccovescio, piccola località di Preci, con la consegna delle abitazioni in via Cairoli 23. Le famiglie che rientrano nelle loro case sono state impegnate in un lungo periodo trascorso in sistemazioni provvisorie a causa del terremoto del 2016. L’intervento di ristrutturazione ha riguardato edifici danneggiati e dichiarati inagibili, ora recuperati per tornare a ospitare chi li abitava in precedenza.
A Faito, invece, sono stati restituiti sei appartamenti: quattro appartengono al patrimonio pubblico di edilizia residenziale e due sono abitazioni private. Questa differenziazione indica una gestione articolata degli interventi di ricostruzione, che ha riguardato sia il patrimonio sociale sia quello privato. Gli spazi rinnovati restituiscono così condizioni di vita più dignitose rispetto al passato.
Questa doppia consegna tocca due parti della stessa comunità, segnando un pezzo importante della ricostruzione post-sisma. I lavori realizzati, coordinati da ATER Umbria, hanno previsto adeguamenti strutturali e migliorie nelle condizioni di abitabilità, tenendo conto della sicurezza e della qualità degli spazi. Il risultato restituisce agli abitanti la possibilità di riprendere una quotidianità ormai sospesa da quasi un decennio.
Il ruolo delle istituzioni e la risposta della comunità di Preci
Durante la cerimonia, il sindaco Massimo Messi ha espresso la soddisfazione per il rientro delle famiglie nelle ore loro abitazioni. Secondo la nota diffusa da ATER, il primo cittadino ha sottolineato come questo momento contribuisca a rivitalizzare il territorio di Preci. Ha ringraziato la Regione Umbria e tutti coloro che si sono impegnati nella ricostruzione, in particolare ATER Umbria e il commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli.
Messi ha voluto sottolineare il valore della volontà degli abitanti, che per anni hanno vissuto in strutture emergenziali mantenendo il desiderio di restare nel proprio paese. Il ritorno nelle case abitate prima del sisma viene definito dal sindaco una soddisfazione per tutta la comunità, che guarda avanti nel percorso di ripresa.
Anche il presidente di ATER Umbria, Federico Santi, ha commentato la giornata come un momento significativo per il proprio lavoro. Santi ha evidenziato che la felicità delle persone e la riconsegna degli alloggi rappresentano uno stimolo per affrontare le sfide ancora aperte nella ricostruzione. Ha richiamato l’attenzione sul fatto che questi momenti rafforzano la comunità, dimostrando come sia possibile superare le difficoltà.
Questo evento indica una fase concreta del ritorno alla normalità per tanti cittadini di Preci. Il lungo periodo di attesa e tensione si conclude con la restituzione degli spazi domestici, attraverso la sinergia tra istituzioni, enti e comunità locale, mentre si conserva la consapevolezza di lavorare ancora sulle altre criticità presenti in zona.
Ultimo aggiornamento il 25 Luglio 2025 da Andrea Ricci