Udienza al tribunale del riesame di bologna per louis dassilva indagato per omicidio a rimini
Louis Dassilva, accusato dell’omicidio di Pierina Paganelli a Rimini, rimane in carcere dopo l’appello al tribunale del riesame di Bologna, mentre la procura ha concluso le indagini.

Louis Dassilva, accusato dell'omicidio di Pierina Paganelli a Rimini, resta in carcere in attesa della decisione del tribunale del riesame di Bologna, mentre la procura ha concluso le indagini. - Unita.tv
La vicenda di Louis Dassilva, 35 anni, senegalese accusato dell’omicidio di Pierina Paganelli avvenuto a Rimini il 3 ottobre 2023, ha visto un nuovo capitolo al tribunale del riesame di Bologna. L’appello dei suoi difensori si è svolto in pochi minuti ed ha riguardato la conferma della misura cautelare in carcere già decisa dal Gip di Rimini. Nel frattempo la procura ha concluso le indagini sull’episodio.
Le ragioni dell’appello al tribunale del riesame
Lo scorso 14 aprile il gip del tribunale di Rimini, Vinicio Cantarini, aveva respinto la richiesta di scarcerazione presentata dal legale di Dassilva. I suoi avvocati, Riario Fabbri e Andrea Guidi, hanno così proposto appello davanti al collegio del tribunale del riesame di Bologna, che è competento per riesaminare ordinanze su detenzione preventiva emesse all’Emilia Romagna. L’udienza, pur essendo stata fissata, si è svolta in modo rapido e senza nuove memorie, con le parti che si sono affidate ai documenti già depositati in precedenza. L’indagato, presente in aula, ha seguito lo svolgimento della sua causa, ora nelle mani del collegio che si è riservato la decisione da prendere nei prossimi giorni o settimane, secondo i tempi giudiziari.
Valutazioni sulle misure cautelari
Non si tratta della prima volta che viene valutata la custodia in carcere di Louis Dassilva. La misura cautelare era stata disposta fin dal primo arresto nel luglio 2023, poco dopo il fatto di sangue. Successivamente, nell’aprile scorso, dopo un rinvio disposto dalla Cassazione, il tribunale del riesame aveva confermato ancora la detenzione, opponendosi alla scarcerazione. Quindi, questa nuova udienza arriva a suggellare una linea giudiziaria ferma nella necessità di mantenere l’indagato dietro le sbarre, in attesa del processo. La reiterata conferma della custodia testimonia la gravità dell’accusa e il presunto rischio di fuga o inquinamento delle prove, parametri che orientano il giudice nel disporre misure restrittive.
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Lo stato delle indagini e il contesto processuale
Nel frattempo, la procura di Rimini ha concluso la fase delle indagini sulla morte di Pierina Paganelli, la donna rimasta vittima dell’omicidio. I risultati dell’inchiesta saranno ora alla base delle richieste di rinvio a giudizio o di altri atti processuali necessari a proseguire con il dibattimento. La fine dell’indagine preliminare rappresenta un momento importante perché chiarisce la posizione dell’indagato e definisce i capi d’imputazione. Restano da capire i dettagli del materiale probatorio raccolto, ma la chiusura dell’indagine significa che la procura consideri concluso il lavoro di raccolta dati e prove. Bologna e Rimini restano quindi in attesa delle decisioni del tribunale del riesame; il futuro giudiziario di Louis Dassilva dipenderà anche dalla valutazione di nuove richieste o elementi, se arrivassero.
Il seguito del processo penale
La presentazione dell’appello davanti al tribunale del riesame di Bologna ha segnato un nuovo passaggio nel procedimento penale legato a un fatto di cronaca che ha scosso la comunità di Rimini nell’autunno precedente. La prossima decisione del collegio bolognese sarà seguita con attenzione da chi segue il caso e attende nuovi sviluppi sul destino giudiziario di Dassilva, accusato di un delitto ancora sotto investigazione.