Home Turismo in alto adige semestre invernale 2024/25: crescita dei pernottamenti e nuove tendenze nelle strutture ricettive

Turismo in alto adige semestre invernale 2024/25: crescita dei pernottamenti e nuove tendenze nelle strutture ricettive

Il turismo in Alto Adige mostra segnali di ripresa nel semestre invernale 2024/25, con un aumento dei pernottamenti e una clientela fidelizzata, mentre cresce l’interesse per la sostenibilità e la mobilità.

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Il turismo in Alto Adige nel semestre invernale 2024/25 mostra una solida ripresa con aumento dei pernottamenti, clientela fidelizzata e crescente attenzione a sostenibilità e mobilità eco-friendly. - Unita.tv

L’andamento del turismo in alto adige nel semestre invernale 2024/25 registra segnali di ripresa sostenuta. I dati appena diffusi dall’istituto provinciale di statistica evidenziano un aumento complessivo dei pernottamenti in tutte le zone della regione, con una particolare concentrazione nelle strutture a 3 stelle. La stabilità della durata media dei soggiorni e la conferma delle principali provenienze degli ospiti segnalano una clientela fedele e attenta alla qualità dei servizi offerti.

Aumento dei pernottamenti e distribuzione nelle diverse zone

L’analisi dei dati Astat evidenzia un incremento generale dei pernottamenti durante il semestre invernale 2024/25 in tutto l’alto adige. Questo trend positivo interessa sia aree turistiche consolidate sia zone meno frequentate, anche se la crescita non è omogenea. Alcune località mostrano un’espansione più contenuta, segnalando dinamiche di mercato differenziate nell’ambito del territorio provinciale.

Le strutture a tre stelle rappresentano il segmento più numeroso, raccolgono infatti il maggior numero di pernottamenti rispetto alle altre categorie. Nonostante questa leadership, si registra una leggera flessione del 2,3% di presenze in queste strutture contando l’anno precedente come metro. Si osserva, dunque, una certa pressione sulle piccole attività familiari presenti nella fascia da due a tre stelle, che restano sotto tensione a causa dei cambiamenti nei comportamenti dei viaggiatori e nella concorrenza.

Parallelamente, alcune tipologie di ospitalità, come campeggi e agriturismi, mostrano un incremento di presenze. Questo dato testimonia la varietà e complessità dell’offerta turistica, più variegata rispetto al passato e capace di intercettare esigenze diverse. La crescita di queste categorie indica un interesse crescente verso forme di turismo più legate alla natura e all’esperienza rurale.

Clientela fidelizzata e durata media dei soggiorni

Un elemento di rilievo nei dati emersi riguarda la durata media dei soggiorni, rimasta stabile rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Questo aspetto sottolinea la capacità dell’offerta altoatesina di mantenere attrattività, garantendo soggiorni di lunghezza costante per i visitatori. La stabilità nelle tempistiche di permanenza è un segnale importante per l’equilibrio economico delle strutture, che possono pianificare meglio risorse e servizi seguendo i flussi transitori ma consistenti.

Un punto chiave riguarda la composizione degli ospiti che scelgono l’alto adige come meta invernale. I visitatori provenienti dalla germania rappresentano il 39,5% del totale, confermando un bacino tradizionale molto ampio. Le altre regioni italiane restituiscono una percentuale rilevante, pari al 28,8%, segnalando una clientela nazionale consolidata. Questa struttura territoriale degli arrivi indica una fetta di ospiti legati a rapporti di lungo termine con i luoghi, generata dall’offerta e dalla cura dei servizi ricettivi.

L’assessore al turismo luis walcher mette in luce il valore di questa fidelizzazione, attribuendola all’impegno degli operatori turistici locali. Secondo lui, “l’energia e la passione degli addetti garantiscono un appeal costante anche per le nuove generazioni.” Questo si traduce in vantaggi economici e sociali per tutto il territorio, in quanto contribuisce a stabilizzare l’attività del settore e a consolidare la reputazione della regione.

Sostenibilità e mobilità: i nuovi criteri per i turisti

Tra i criteri decisivi per chi sceglie una destinazione turistica, la sostenibilità ambientale e la facilità di accesso stanno guadagnando spazio. Nel contesto dell’alto adige, la qualità dei servizi non basta più a soddisfare tutte le esigenze degli ospiti. In effetti, la possibilità di raggiungere le località con mezzi pubblici e la riduzione dell’impatto ambientale assumono un peso crescente.

Per questo motivo, l’assessore walcher sottolinea l’importanza di sviluppare la rete ferroviaria e potenziare i collegamenti su rotaia. La ferrovia rappresenta uno strumento chiave per limitare il traffico su strada, ridurre le emissioni e migliorare l’esperienza complessiva del viaggio. Oggi emergono progetti e investimenti specifici volti a rendere più accessibili le stazioni e a collegare meglio le aree turistiche, rispondendo alle nuove richieste dei viaggiatori.

Mobilità sostenibile e politiche di sviluppo

Il ruolo della mobilità sostenibile è centrale anche per mantenere un’offerta turistica attrattiva in futuro. L’attenzione all’ambiente si riflette non solo nella gestione dei trasporti, ma anche nelle politiche di sviluppo delle strutture ricettive, sempre più orientate a ridurre il consumo energetico e l’inquinamento. Questo fa dell’alto adige un modello di turismo attento alle esigenze contemporanee, capace di coniugare tradizione e innovazioni ecologiche.

Anche nel panorama 2025 si riconferma il legame stretto tra qualità della permanenza e rispetto per il territorio. Le scelte dei turisti sembrano premiare quelle destinazioni che offrono non solo bellezze naturali e servizi curati, ma anche un impatto minimo sull’ambiente circostante. L’evoluzione del turismo in alto adige continua quindi a muoversi verso un equilibrio tra ospitalità e sostenibilità.