Turismo e infrastrutture a roma, la sfida per il futuro tra investimenti e opere strategiche
Roma affronta sfide infrastrutturali cruciali per sostenere l’aumento del turismo, con focus su trasporti, aeroporto di Fiumicino e gestione della Fiera di Roma, in vista del Giubileo 2033.

L'articolo evidenzia la necessità di potenziare le infrastrutture di Roma e del Lazio per sostenere la crescita turistica e lo sviluppo, con focus su trasporti, aeroporto di Fiumicino, reti ferroviarie e gestione di strutture chiave. - Unita.tv
Roma torna sotto i riflettori, non solo per l’aumento di visitatori, ma per la necessità di aggiornare le infrastrutture che reggono la città e la regione. Nel 2025, con il Giubileo appena trascorso e quello del 2033 all’orizzonte, si è riaccesa l’attenzione sulle opere indispensabili per evitare che il turismo e lo sviluppo rimangano bloccati da strutture obsolete. Durante l’incontro “insieme per il futuro di Roma e del Lazio”, tenutosi in piazza Venezia, amministratori, parlamentari e dirigenti hanno discusso le mosse per supportare la crescita della capitale e tutto il territorio circostante.
La crescita del turismo a roma e la pressione sulle infrastrutture esistenti
Roma ha vissuto un aumento significativo di visitatori negli ultimi anni. Non a caso, il turismo si è rivelato un’importante fonte di reddito e visibilità internazionale per la città. Questo ha spinto, chi gestisce la città, a interrogarsi sulla qualità dei servizi offerti ai visitatori, a partire dalla rete di trasporti. La città affronta ancora oggi una carenza evidente su molti fronti: aerei, treni, metropolitane e strade non sono adeguati al numero crescente di persone che arrivano ogni giorno.
L’assessore al Turismo del comune di Roma, Alessandro Onorato, ha evidenziato un dato concreto: tre anni fa la città aveva un numero di posti letto a cinque stelle inferiore di due terzi rispetto a Milano; oggi puntano a un incremento del 40% entro due anni. Questo cambiamento indica la volontà di migliorare i servizi ricettivi, ma non basta se le infrastrutture non riescono a supportare il flusso. In effetti, le limitazioni nei trasporti rischiano di diventare un freno per l’attrattività futura di Roma, soprattutto in vista degli eventi religiosi e artistici di grande rilievo.
Leggi anche:
Il nodo delle reti ferroviarie, metropolitane e la logistica nell’area metropolitana
L’area metropolitana di Roma concentra circa il 74% della popolazione del Lazio, per questo è qui che si concentrano i problemi più urgenti. Il nodo ferroviario urbano deve essere completato al più presto. Le opere prioritarie riguardano il prolungamento della linea C della metropolitana, con l’obiettivo di arrivare fino a piazzale Clodio. Serve poi la chiusura dell’anello ferroviario per migliorare i collegamenti tra le stazioni, e la conclusione della nuova stazione del Pigneto che può alleggerire il traffico centrale.
La Roma-Fiumicino rappresenta un asse strategico fondamentale. L’area aeroportuale rappresenta infatti il principale punto di ingresso internazionale per la città. Di recente sono stati fatti interventi su trasporti e logistica, ma serve ancora molto. I ritardi prolungano i tempi di spostamento e mettono in crisi la capacità di gestione dei passeggeri. La Regione Lazio e il Comune puntano ad un sistema integrato, capace di incastrare orari, servizi e lavori per non creare disagi nel lungo termine.
L’aeroporto di fiumicino e la spinta a portare la capacità a 100 milioni di passeggeri
Il caso aeroporto di Fiumicino è emblematico per capire come si possa far crescere Roma nel turismo internazionale. Marco Troncone, amministratore delegato di Aeroporti di Roma, ha spiegato che l’investimento finora raggiunto ammonta a circa tre miliardi di euro, ma il masterplan punta a portare la cifra a nove miliardi per raddoppiare quasi i volumi di passeggeri. L’obiettivo è raggiungere la soglia di 100 milioni di persone all’anno.
L’elemento chiave di questo progetto è la realizzazione della quarta pista di decollo e atterraggio. La richiesta è condivisa da più fronti istituzionali. Il sottosegretario all’Economia, Federico Freni, ha definito la crescita in termini di passeggeri “esponenziale” e ha ribadito la necessità di aprire la nuova pista. Anche il presidente della Regione Francesco Rocca e il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Paolo Barelli, hanno confermato questa priorità.
Il successo di Fiumicino, che si è piazzato nella top 10 mondiale per connessioni aeree, dimostra che un investimento di sistema può creare ricchezza, attrarre capitali stranieri e sostenere l’economia locale. Un modello che dovrebbe essere replicato in altri ambiti della regione.
La gestione delle strutture come la fiera di roma e le sfide su porti e autostrade
Al di là di aeroporto e trasporti, la discussione si è spostata anche su altre infrastrutture fondamentali per lo sviluppo regionale. La Fiera di Roma è stata richiamata come un esempio di struttura in difficoltà. Il presidente della Regione Rocca ha sottolineato che l’evento deve avere una gestione più competitiva. “Non può essere umiliata da eventi di scarso rilievo”, ha detto, indicando l’apertura a una gestione privata che sappia farla “vivere” davvero.
Sul fronte marittimo, i porti di Civitavecchia e Gaeta sono stati ricordati come snodi importanti per lo sviluppo dei traffici e del commercio in tutto il Lazio.
Infine è tornata alla ribalta la questione dell’autostrada Roma-Latina, definita da Rocca “la Salerno-Reggio Calabria del Lazio” per i suoi ritardi e i problemi cronici che rallentano la mobilità su quella direttrice. Giuseppe Biazzo, presidente di Unindustria, ha ricordato che serve guardare oltre il Pnrr e ragionare su un approach strategico fino al 2026 e oltre, per attrarre nuovi investimenti e definire regole chiare che garantiscano la realizzazione delle opere attese.
L’obiettivo comune è evitare che i grandi progetti restino bloccati nei ritardi infrastrutturali o in “code” che rallentano l’intero sistema di spostamenti e accoglienza del Lazio.