Truffe telefoniche: attenzione alle chiamate perse, un fenomeno in crescita in Italia

Nel 2025, la truffa telefonica del “Wangiri” si diffonde in Italia: chiamate perse da numeri anonimi possono portare a costi elevati. È fondamentale non richiamare e rimanere informati.
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Truffe telefoniche: attenzione alle chiamate perse, un fenomeno in crescita in Italia - unita.tv

Le truffe telefoniche stanno assumendo forme sempre più ingannevoli, e una delle più recenti modalità di raggiro si manifesta attraverso chiamate perse. Questo fenomeno, che si sta espandendo rapidamente anche nel nostro Paese, coinvolge numeri anonimi che squillano solo per pochi secondi prima di riagganciare. Anche se a prima vista possono sembrare innocue, queste chiamate nascondono un pericolo concreto per gli utenti.

La truffa del “Wangiri”: come funziona

La truffa del “Wangiri”, che in giapponese significa “chiamare e riagganciare”, si basa su una strategia astuta. I truffatori utilizzano numeri di telefono, spesso riutilizzati o provenienti da paesi stranieri, per ingannare le vittime. Quando un utente riceve una chiamata da un numero sconosciuto che riaggancia subito, la curiosità può spingerlo a richiamare. Questo è esattamente ciò che i truffatori sperano di ottenere.

Immagina di ricevere una chiamata da un prefisso esotico, come quello di Vanuatu o della Tanzania. La tentazione di richiamare può essere forte, ma è importante sapere che dietro a queste chiamate si nasconde un piano ben congegnato. Richiamando, potresti incorrere in costi elevati per le tariffe internazionali o, peggio ancora, entrare in contatto con un servizio che ha come obiettivo quello di accumulare costi telefonici esorbitanti.

Questi numeri spesso appartengono a centralini automatici, progettati per mantenerti in linea il più a lungo possibile, aumentando così le spese. La curiosità umana viene sfruttata dai truffatori, che si avvalgono della mancanza di consapevolezza degli utenti per portare avanti le loro operazioni illecite. Essere informati su come riconoscere e difendersi da queste truffe è fondamentale per evitare brutte sorprese sulla bolletta telefonica.

Prefissi sospetti: come identificarli

I prefissi utilizzati dai truffatori del Wangiri sono numerosi e variegati. Alcuni dei più comuni provengono da paesi come Bielorussia , Cuba e Kosovo . Tuttavia, non sono gli unici prefissi da tenere d’occhio. È essenziale mantenere alta la guardia e non fidarsi ciecamente di alcun numero sconosciuto.

Le truffe telefoniche si evolvono costantemente. Mentre vengono implementate misure di protezione, i truffatori cercano sempre nuovi metodi per aggirarle. Potrebbero utilizzare numeri che sembrano locali o travisare la loro identità, spacciandosi per negozi o servizi di corriere. Per questo motivo, è cruciale non rispondere e, soprattutto, non richiamare numeri che non si riconoscono.

Per proteggerti, esistono strumenti online che consentono di verificare rapidamente se un numero è stato segnalato come sospetto. Anche se non sempre aggiornati, possono fornire un primo livello di difesa contro queste truffe. Essere informati e mantenere un atteggiamento cauto è la chiave per evitare di cadere nella rete di malintenzionati.

Strategie di difesa: come proteggersi dalle truffe telefoniche

La prevenzione è fondamentale quando si tratta di truffe telefoniche. Non rispondere a numeri sconosciuti è il primo passo per proteggerti. Ignorare una chiamata sospetta è spesso la scelta più sicura. Se la curiosità ti spinge a richiamare, assicurati di effettuare una rapida ricerca online sul numero prima di farlo.

Se scopri che un numero è sospetto, blocalo immediatamente sul tuo dispositivo. La maggior parte degli smartphone offre la possibilità di bloccare numeri indesiderati con pochi semplici passaggi. Inoltre, è consigliabile utilizzare applicazioni o servizi che identificano e bloccano le chiamate spam. Queste piattaforme si aggiornano costantemente, riconoscendo nuovi numeri sospetti e proteggendo gli utenti.

Infine, è importante sensibilizzare amici e familiari riguardo a queste truffe. Maggiore è la consapevolezza, minori saranno le possibilità di diventare vittime. Condividere informazioni e strategie di difesa può fare la differenza, trasformando un potenziale rischio in un semplice episodio di avvertimento. Restare informati e agire con cautela rappresenta il miglior scudo contro chi cerca di approfittarsi della nostra distrazione.