Un uomo di 39 anni, residente nel casertano, è stato bloccato dalla polizia stradale all’uscita 5 della tangenziale di Bologna mentre cercava di fuggire con quasi 11mila euro in contanti e gioielli sottratti poco prima a una donna anziana a Imola. La tecnica usata per la truffa è quella del “falso incidente”, un metodo che continua a colpire soprattutto persone anziane. Il fermo è avvenuto grazie alla prontezza degli agenti della sottosezione Bologna Sud della Polstrada.
Il modus operandi del falso incidente e la vittima imolese
Il raggiro si è consumato nella mattinata del 23 giugno 2025 nel comune di Imola. L’uomo ha chiamato una signora di 76 anni sostenendo che un suo familiare aveva causato un incidente stradale e necessitava urgentemente di denaro per risolvere la situazione. Con questa scusa ha convinto l’anziana a consegnargli contanti e preziosi per un valore complessivo vicino agli undicimila euro.
Questa tecnica sfrutta la paura delle vittime, spesso persone sole o anziane, facendo leva su situazioni familiari drammatiche inventate al momento. Il truffatore ha saputo costruire una narrazione credibile al punto da ottenere rapidamente l’erogazione dei beni senza destare sospetti iniziali.
La donna si è poi rivolta alle forze dell’ordine dopo aver capito che qualcosa non tornava, fornendo indicazioni utili agli investigatori per rintracciare il responsabile. Il caso conferma come questo tipo di frode continui ad essere molto diffuso sul territorio emiliano-romagnolo.
L’intervento della polizia stradale sulla tangenziale bolognese
Gli agenti della sottosezione Polstrada Bologna Sud hanno intercettato il fuggitivo durante i normali controlli lungo la tangenziale all’altezza dell’uscita numero cinque. L’uomo viaggiava senza documenti personali ed esibiva solo un contratto di noleggio auto intestato ad altra persona.
La sua agitazione crescente ha insospettito gli operatori che hanno deciso approfondire le verifiche sull’identità dichiarata: sono emerse false generalità attribuite al fratello dell’indagato. Nel corso dell’ispezione del veicolo gli agenti hanno trovato sul sedile anteriore una borsa contenente numerosi monili in oro – bracciali, anelli, collane – insieme alla somma in contanti pari a circa diecimila euro.
Questo ritrovamento ha confermato i sospetti degli investigatori riguardo alla provenienza furtiva dei beni trasportati dal soggetto fermato durante il controllo stradale.
Le accuse formali contro il truffatore e le indagini in corso
L’uomo è stato denunciato per ricettazione oltre che per false attestazioni sull’identità personale fornite alle autorità durante il controllo sulla strada statale. Le accuse nascono dal possesso illecito dei beni trafugati poco prima tramite raggiro ai danni della signora imolese.
Le indagini proseguono ora con l’obiettivo di accertare eventuali complicita o ulteriori episodi simili legati allo stesso individuo o ad altre persone coinvolte nella rete criminale dietro queste truffe organizzate attraverso falsificazioni d’identità e inganni telefonici ai danni delle fasce più vulnerabili della popolazione locale.
Le attività investigative fanno parte delle azioni messe in campo dalla polizia stradale regionale contro fenomenologie criminale diffuse sulle arterie principali attorno alle città emiliane come Bologna ed Imola.