Trovato il corpo dell’uomo caduto nel torrente cormor a carlino dopo quasi un giorno di ricerche
Le operazioni di recupero a Carlino, Udine, si sono concluse con il ritrovamento di un corpo nel torrente Cormor dopo 23 ore di ricerche complesse e condizioni difficili.

A Carlino (Udine) si è concluso il recupero di un corpo nel torrente Cormor dopo 23 ore di ricerche complesse, con l'intervento di vigili del fuoco, sommozzatori e l’elicottero Drago. - Unita.tv
Le operazioni di recupero a Carlino, in provincia di Udine, si sono concluse con il ritrovamento di un corpo nel torrente Cormor. Le squadre di soccorso hanno lavorato per quasi 23 ore, affrontando condizioni difficili. L’intervento ha coinvolto personale specializzato e un elicottero del reparto volo, necessari per localizzare la vittima.
Ricerche complesse nelle acque del torrente cormor
Le ricerche sono iniziate subito dopo la segnalazione della caduta dell’uomo nel torrente Cormor, un corso d’acqua noto per la sua portata variabile e le rapide correnti. Il livello dell’acqua inizialmente alto ha rallentato le operazioni, rendendo delicato l’accesso e la perlustrazione delle zone interessate. Non appena il livello e la portata dell’acqua si sono abbassati, i vigili del fuoco hanno potuto intensificare le ricerche e ampliare le aree ispezionate.
Le condizioni meteo hanno influenzato il procedere delle operazioni, mentre i sommozzatori hanno valutato attentamente ogni rischio per garantire la sicurezza. Il torrente presenta tratti con rapide e insidie che hanno richiesto l’intervento di esperti specializzati nel soccorso fluviale e subacqueo.
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L’intervento dell’elicottero drago e il ritrovamento del corpo
L’elicottero Drago, operativo dal reparto volo di Venezia, ha dato un contributo decisivo durante le ore notturne e le prime luci dell’alba. Dotato di sofisticate apparecchiature per la ricerca dal cielo, ha perlustrato il tratto del torrente vicino al punto dove l’uomo era stato visto l’ultima volta.
Grazie alla visibilità migliorata legata al naturale abbassamento del livello dell’acqua, il personale a bordo ha individuato il corpo a circa trenta metri dal rullo del torrente, una zona critica che aveva attratto tutte le attenzioni. L’avvistamento è stato subito comunicato alle squadre a terra per il recupero.
Le operazioni di recupero con i sommozzatori di trieste e i soccorritori specializzati
Al momento dell’individuazione, sono iniziati i lavori coordinati dai sommozzatori del nucleo di soccorso subacqueo acquatico del comando di Trieste. Questi soccorritori esperti hanno messo in campo tecniche specifiche per muoversi in sicurezza sotto la superficie del torrente, affrontando correnti e ostacoli naturali.
L’équipe ha operato anche con l’ausilio dei soccorritori fluviali alluvionali, che hanno supportato nelle fasi più critiche del recupero. L’intervento ha richiesto precisione e coordinamento per evitare danni e garantire il rispetto delle procedure di recupero dei corpi in contesto fluviale.
Le operazioni proseguono con attenzione e prudenza, in attesa di completare il trasporto del corpo e le verifiche medico legali sul posto. Le autorità locali collaborano con i vigili del fuoco per gestire la situazione e assicurare la sicurezza nelle vicinanze del torrente Cormor.