
Il tribunale civile di Locri deciderà entro un mese sulla richiesta di incandidabilità di Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace condannato nel processo Xenia, con possibili conseguenze sulla sua carica politica e ruolo europeo. - Unita.tv
La vicenda giudiziaria che coinvolge mimmo lucano, ex sindaco di riace e attuale europarlamentare, si avvia a un nuovo capitolo. Il tribunale civile di locri ha confermato che entro un mese comunicherà la decisione sulla causa che ne chiede l’incandidabilità e la conseguente perdita della carica di primo cittadino. La questione ruota attorno alla condanna definitiva nel processo xenia, e il pronunciamento sarà determinante per la sua posizione politica.
Il contesto del processo xenia e la richiesta di incandidabilità
Il processo xenia ha portato alla condanna definitiva di mimmo lucano a 18 mesi di reclusione con pena sospesa. Questa sentenza costituisce il fulcro del dibattito legale, poiché viene considerata la base per applicare la legge severino, che prevede l’incandidabilità per chi ha subito condanne di questo tipo. Il procuratore di locri, giuseppe casciaro, insieme al legale della prefettura di reggio calabria, ha ribadito che tale condanna rientra tra i casi previsti dalla normativa, giustificando quindi la richiesta di decadenza da sindaco. Questa azione mira a far perdere a lucano il titolo di primo cittadino, con implicazioni anche per il suo ruolo nell’europarlamento.
La legge severino ha già rappresentato un punto di riferimento in diverse situazioni in cui amministratori pubblici sono stati chiamati a rispondere a provvedimenti giudiziari. Nel caso di lucano, l’applicazione della norma è al centro di un confronto che riguarda la legalità e i requisiti richiesti per mantenere cariche pubbliche.
La difesa di mimmo lucano e le argomentazioni contrarie alla decadenza
Gli avvocati di mimmo lucano, andrea daqua e giuliano saitta, hanno presentato osservazioni contrarie alla richiesta di decadenza. Sottolineano come la condanna di 18 mesi con pena sospesa non costituisca un motivo sufficiente per escludere lucano dalla candidatura o per rimuoverlo dalla carica di sindaco. Secondo la difesa, l’applicazione della legge severino in questo caso andrebbe interpretata con attenzione, tenendo conto delle specifiche condizioni che possono influire sul diritto di candidatura.
La posizione degli avvocati si basa anche su valutazioni riguardanti la natura della pena sospesa e l’effetto che essa ha sull’effettiva incandidabilità. Essi chiedono pertanto ai giudici di rigettare la domanda di decadenza, difendendo il diritto di lucano a continuare ad esercitare il mandato di sindaco. La strategia legale mira a preservare anche la sua posizione istituzionale all’interno del parlamento europeo.
Il ruolo del tribunale di locri e le tempistiche della decisione
L’udienza che si è tenuta a locri ha visto protagoniste entrambe le parti che hanno ribadito le proprie posizioni davanti al presidente del tribunale, andrea amadei. L’organo giudicante, dopo aver ascoltato i rappresentanti della procura, della prefettura e la difesa di lucano, si è riservato di pronunciarsi entro trenta giorni. La sentenza dovrà chiarire se sussistono elementi tali da giustificare la decadenza del sindaco secondo la legge severino.
Nel corso dell’udienza, lucano è stato presente, manifestando interesse e attenzione agli sviluppi. La decisione del tribunale avrà un impatto diretto sulla sua formula politica a livello locale e sovranazionale, segnando la prosecuzione di un procedimento giudiziario che si protrae da anni. L’attesa si concentra sul pronunciamento che verrà depositato nelle prossime settimane e che potrà definire la sua situazione istituzionale.