La città di Trento prepara una nuova soluzione di mobilità verticale: un ascensore inclinato con una pendenza di 21 gradi che collegherà il centro al quartiere di Mesiano, ospitante la facoltà di Ingegneria. L’opera, frutto di un progetto iniziato grazie agli studenti universitari, punta a migliorare gli spostamenti quotidiani e a ridurre il traffico locale. Le fasi di realizzazione procedono secondo i tempi previsti, con la prima corsa attesa entro la prossima estate.
Stato dei lavori e tappe principali del progetto dell’ascensore inclinato
I lavori per l’ascensore inclinato di Trento sono già ben avviati. La struttura in calcestruzzo della stazione di monte, collocata nella zona alta di Mesiano, è stata completata. Inoltre, la prima tratta della via di corsa in acciaio, ossia la struttura che sostiene e guida la cabina, è stata già installata. Per il prossimo autunno è in programma l’assemblaggio della seconda tratta fino alla zona di viale Bolognini, dove sorgerà la stazione inferiore. Questa ubicazione è strategica perché vicina a uno dei nodi urbani della città.
Con l’arrivo della primavera del 2026 si passerà alla fase di montaggio della cabina passeggeri, il cuore del sistema di trasporto. Seguiranno le operazioni di collaudo, indispensabili per garantire la sicurezza e la funzionalità dell’impianto prima di inaugurare il servizio al pubblico. I lavori sono affidati a un raggruppamento temporaneo tra la Leitner e la Misconel, aziende specializzate in impianti di trasporto e strutture metalliche. Il valore complessivo dell’opera supera i 6 milioni di euro, un investimento pubblico che punta a migliorare l’accessibilità urbana.
Obiettivi funzionali e strategici dell’ascensore dalla parola del sindaco
Il progetto dell’ascensore inclinato nasce da una proposta degli studenti universitari che frequentano la facoltà di Ingegneria a Mesiano. Il sindaco Franco Ianeselli ha sottolineato come “questa iniziativa non sarà utile solamente agli studenti, ma servirà a collegare la città con un nuovo parcheggio scambiatore in costruzione proprio vicino al dipartimento.” L’infrastruttura mira quindi a offrire un’alternativa al traffico veicolare, favorendo spostamenti più veloci e sostenibili.
Il riferimento alla sostenibilità è costante: l’ascensore vuole inserirsi in una strategia più ampia per ridurre l’uso dell’auto privata dentro la città di Trento e aumentare l’accesso con mezzi pubblici e soluzioni dolci. È infatti prevista la creazione di un’area di parcheggio che favorirà gli scambi tra auto e mezzi pubblici, riducendo l’ingresso di veicoli nella zona interna del capoluogo.
Impatto sulla viabilità e collegamenti con piste ciclabili e trasporti pubblici
L’assessora ai lavori pubblici Gianna Frizzera ha spiegato che l’ascensore inclinato contribuirà ad alleviare la pressione sul traffico di via Venezia, uno degli assi stradali più trafficati del quartiere. La nuova infrastruttura dovrebbe anche mitigare eccessi di affollamento sulla linea 5 del trasporto pubblico locale, peggiorata nei periodi di punta.
Il sistema verrà integrato con la rete cittadina delle piste ciclabili, collegandosi alla ciclabile di via Grazioli e a quella di viale Bolognini. Dal punto di vista turistico, l’assessore Michele Brugnara ha aggiunto che “si lavora per un possibile collegamento con la ciclabile della Valsugana,” una popolare direttrice fuori città che attrae frequentatori di percorsi all’aperto. Un simile raccordo potrebbe ampliare le possibilità di mobilità sostenibile per residenti e visitatori.
L’ascensore inclinato si inserisce così in un contesto urbano che punta a ridurre la congestione e promuovere un uso più ampio di mezzi di spostamento alternativi, migliorando la vivibilità delle zone interessate e offrendo soluzioni innovative per il collegamento fra il centro storico e i quartieri fuori dall’anello urbano.
Ultimo aggiornamento il 21 Luglio 2025 da Rosanna Ricci