Il vecchio sito minerario di Tassullo, in Trentino, è stato riconvertito in un complesso che ospita magazzini per prodotti agricoli e alimentari, e presto accoglierà anche un data center di nuova generazione. Il progetto, illustrato a Montecitorio, unisce valorizzazione delle risorse sotterranee, innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale, creando un modello di sviluppo che coinvolge imprese, istituzioni e comunità locali.
Da estrazione mineraria a spazi ipogei multifunzionali per prodotti tipici
Un tempo la miniera di Tassullo è stata luogo di estrazione di materiali come scaglia rossa, scisti neri e dolomia, impiegati nell’edilizia regionale. Oggi, quegli stessi spazi sotterranei sono stati adattati per conservarvi mele, vino e formaggio, diventando magazzini naturali in grado di sfruttare le caratteristiche del sottosuolo.
Il ceo di Tassullo, Roberto Covi, ha spiegato che le attività estrattive sono progettate tenendo conto del futuro uso dei luoghi scavati. Così gli ambienti ipogei sono destinati a ospitare aziende che condividono l’idea di un futuro più sostenibile. Attualmente le gallerie contengono circa 2,5 milioni di bottiglie di Altemasi Trento Doc, marchio premium di Cavit; sono immagazzinate inoltre 40.000 tonnellate di mele Melinda e 1.200 forme di formaggio Trentingrana. Questi dati mostrano già l’efficacia della trasformazione in un centro produttivo agrozootecnico a basso impatto ambientale.
Condizioni climatiche e geologiche ideali per stoccaggio e risparmio energetico
La miniera presenta temperature stabili intorno a 12 gradi centigradi e assenza di infiltrazioni d’acqua. Questi fattori assicurano un ambiente perfetto per conservare prodotti sensibili come mele, vini e latticini senza ricorrere a sistemi di refrigerazione artificiali, riducendo così i consumi energetici e le emissioni legate al raffreddamento.
La roccia circostante funge da isolante naturale e limita l’uso di superficie destinata a magazzini o capannoni sopra terra. Inoltre, le strutture sono protette da rischi sismici e idrogeologici e offrono schermatura dalle interferenze elettromagnetiche. Questi vantaggi dimensionali, ambientali e di sicurezza sono stati messi in evidenza dai tecnici che hanno studiato l’adattamento della miniera.
Il recupero degli spazi ipogei abbatte anche la necessità di smaltire sostanze chimiche o refrigeranti. I magazzini sotterranei connotati da questo microclima naturale dimostrano come la geologia possa integrarsi con le esigenze moderne della conservazione di alimenti senza penalizzare l’ambiente.
Un data center unico in Europa in procinto di aprire nelle gallerie di Tassullo
Parallelamente ai magazzini, si sta concludendo la realizzazione di Intacture, il primo data center civile europeo all’interno di una miniera attiva. Questa struttura è frutto di un partenariato pubblico-privato che coinvolge l’università di Trento e diverse aziende del territorio, come GPI e Dedagroup, oltre a Covi Costruzioni e l’Istituto Atesino di Sviluppo.
Il data center sfrutterà le caratteristiche naturali di temperatura e protezione offerte dal sottosuolo per realizzare un sistema efficiente sotto il profilo energetico e sicuro da minacce esterne, comprese quelle ambientali o informatiche. Questo tipo di infrastruttura rappresenta un nuovo passo nella gestione dei dati, confermando il territorio trentino come luogo di ricerca e applicazioni tecnologiche avanzate.
Sostegno istituzionale e finanziamenti per un modello di sviluppo sostenibile e integrato
Il progetto è stato presentato a Montecitorio, dove il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha riconosciuto il valore dell’iniziativa. Il modello di Tassullo integra produzione industriale, rispetto ambientale e rigenerazione di spazi abbandonati, diventando esempio di collaborazione tra pubblico e privato.
Il ministero ha sottolineato l’importanza di sostenere questi investimenti anche tramite il PNRR, riconoscendo il contributo alla promozione della nuova manifattura italiana. La congiunzione tra settore agroalimentare, innovazione tecnologica e tutela del territorio evidenzia la volontà di far convivere competitività economica e responsabilità sociale.
Un’area estrattiva storica del Trentino si sta dunque trasformando, passo dopo passo, in un polo multifunzionale che mira a sfruttare risorse naturali e tecnologiche in modo razionale e sostenibile. Le attività di ricerca, sviluppo e conservazione procedono con impegno, offrendo un modello replicabile anche in altre realtà simili.
Ultimo aggiornamento il 31 Luglio 2025 da Davide Galli