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Patrimonio Culturale di Franco Rella affidato al MART e alla Biblioteca Civica Tartarotti: accordo di collaborazione per la gestione

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Il patrimonio di Franco Rella ora gestito da MART e Biblioteca Tartarotti - Unita.tv
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La città di Rovereto si prepara a custodire il lascito culturale di Franco Rella, filosofo e docente che ha lasciato un segno profondo nella scena culturale locale dagli anni settanta. La gestione del suo patrimonio, comprese migliaia di volumi, lettere e appunti, sarà affidata al Museo MART con la collaborazione della Biblioteca Civica Tartarotti. Questo accordo rappresenta un passo rilevante per conservare e valorizzare un archivio ricco e significativo.

La donazione e il coinvolgimento del MART nella conservazione del patrimonio

Nel 2023, alla morte di Franco Rella, la sua famiglia ha deciso di donare al Museo MART di Rovereto la vasta biblioteca personale e archivio dello studioso. Si tratta di decine di migliaia di volumi, lettere e taccuini che testimoniano il percorso culturale e accademico del filosofo. Rella, infatti, è stato membro del comitato scientifico del MART dal 1986 al 1996, un legame che ha segnato questo spazio come sede ideale per ospitare il suo lascito.

La giunta comunale di Rovereto ha approvato uno schema di collaborazione formalizzato per la gestione del materiale. La proposta ora passa al consiglio di amministrazione del museo per la ratifica definitiva. La responsabilità verrà divisa in modo preciso: il MART si occuperà dell’archivio materiale mentre la Biblioteca Civica Tartarotti assicurerà l’organizzazione e la catalogazione della biblioteca.

I volumi e i documenti, fortemente legati al pensiero estetico e alla riflessione filosofica, necessitano di interventi delicati per conservare e valorizzare un patrimonio che riguarda la cultura roveretana, ma anche la riflessione filosofica italiana. Il lavoro richiesto è complesso e richiederà risorse e competenze specifiche per gestire un archivio così ampio e articolato.

La Biblioteca Civica Tartarotti e il ruolo nel progetto di valorizzazione

La Biblioteca Civica Tartarotti prenderà parte attiva a questa collaborazione, assumendo responsabilità sulla catalogazione e sulla valorizzazione dei materiali letterari e filosofici del fondo Rella. Cristina Sega, responsabile della biblioteca, ha sottolineato che “l’accordo punta a consolidare il rapporto tra le istituzioni culturali del territorio, garantendo chiarezza nei ruoli e massimo rispetto delle competenze di ogni realtà coinvolta.”

La biblioteca, infatti, contribuirà a rendere accessibili al pubblico numerosi testi e documenti che, finora, sono rimasti poco conosciuti o difficilmente consultabili. Il progetto di valorizzazione non si limita alla semplice conservazione: si prevede la realizzazione di iniziative culturali che possano portare il pensiero di Rella all’attenzione di un pubblico più ampio, dagli studiosi ai semplici appassionati di filosofia e cultura locale.

Questo piano coinvolgerà una commissione paritetica formata da quattro membri, due designati dal MART e due dalla Biblioteca Civica, con il compito di proporre e monitorare iniziative congiunte. Il lavoro comune aiuterà a mantenere viva la memoria di una figura chiave per Rovereto e a incrementare l’uso e lo studio di un materiale che, finora, non è stato esplorato in tutta la sua ricchezza.

Franco Rella: una voce di spicco nella cultura roveretana dagli anni settanta

Franco Rella ha lasciato un’impronta profonda sulla cultura di Rovereto e sull’università italiana. Nato negli anni cinquanta, è stato allievo del critico d’arte Gillo Dorfles a Milano e ha iniziato la sua attività accademica nel 1975 con l’incarico di docente di estetica all’istituto universitario di architettura di Venezia. Il suo lavoro si è focalizzato su temi che uniscono filosofia ed estetica, riflettendo sulle trasformazioni culturali del secondo dopoguerra.

Per oltre vent’anni ha svolto un ruolo importante come membro del comitato scientifico del MART, un rapporto che ha contribuito a rafforzare il legame tra l’istituzione museale e la cultura filosofica locale. La sua è stata una presenza costante e rispettata nel panorama culturale roveretano, capace di stimolare il dibattito e la riflessione intorno all’arte, al pensiero critico e alle radici culturali del territorio.

La biblioteca e l’archivio che ha lasciato offrono oggi uno spaccato prezioso della sua attività intellettuale e rappresentano un materiale di grande interesse per studiosi e appassionati. Questo lascito documenta l’impegno quotidiano di un uomo che ha dedicato la vita alla cultura, rappresentando una memoria viva della storia culturale dell’intera regione.

Ultimo aggiornamento il 6 Agosto 2025 da Giulia Rinaldi

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Giulia Rinaldi

Giulia Rinaldi osserva il mondo con occhio critico e mente curiosa. Blogger fuori dagli schemi, scrive di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile personale e tagliente, mescolando analisi e sensibilità in ogni articolo. Il suo obiettivo? Dare voce a ciò che spesso passa inosservato.

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