Un’escursione sul sentiero 318 della Società Alpinistica Trentina, verso il Rifugio Brentei a Madonna di Campiglio, si è conclusa con multe per la guida ambientale italiana e per l’agenzia turistica che ha organizzato la gita. Durante un controllo delle forze dell’ordine in montagna, è emerso che la guida non aveva il titolo necessario per accompagnare il gruppo.
Controlli serrati sulle escursioni in alta quota nelle Dolomiti Di Brenta
I carabinieri del Soccorso Alpino di Madonna di Campiglio hanno effettuato un giro di ispezioni sui sentieri delle Dolomiti di Brenta per verificare che le attività di accompagnamento fossero regolari. Nel corso dei controlli hanno trovato un gruppo di 11 escursionisti italiani guidati da una persona senza le autorizzazioni richieste dalla Provincia di Trento. Questi controlli, fatti con regolarità, servono a evitare rischi legati a chi accompagna senza i permessi necessari, mettendo a rischio la sicurezza dei camminatori.
Avere personale qualificato è fondamentale per garantire il rispetto delle norme di sicurezza in montagna, dove il pericolo di incidenti è sempre dietro l’angolo. Le autorità locali, insieme ai Carabinieri, hanno intensificato le ispezioni negli ultimi mesi proprio per limitare le attività irregolari. L’attenzione è soprattutto sulle figure professionali che guidano i gruppi, per assicurarsi che abbiano le certificazioni di legge.
Guida senza abilitazione, multa da 600 euro anche per l’agenzia organizzatrice
Il Soccorso Alpino ha accertato che la guida non aveva il titolo di “Accompagnatore di Media Montagna”, che si ottiene solo dopo un corso specifico e un esame riconosciuto dalla Provincia di Trento. Questo documento è obbligatorio per chi vuole lavorare come accompagnatore su sentieri e percorsi montani. Nel caso in questione, la mancanza di abilitazione ha portato a una multa di 600 euro per la guida.
Anche l’agenzia turistica di Bologna che ha organizzato l’escursione è stata multata con la stessa cifra, perché ha permesso a una persona senza i titoli richiesti di operare come professionista. La legge vuole garantire escursioni sicure e ben gestite, punendo chi lavora fuori dalle regole. Così la sanzione è arrivata sia per la guida che per chi l’ha impiegata.
Nessuna tregua ai controlli: sicurezza in montagna al primo posto
I controlli sui sentieri in alta quota non si fermeranno. Lo assicura il Comando provinciale dei Carabinieri di Trento, che continuerà a vigilare nelle prossime settimane. L’obiettivo è assicurarsi che tutte le attività di accompagnamento rispettino le norme, per ridurre i comportamenti pericolosi e mantenere l’ambiente montano sotto controllo. La sicurezza di chi sceglie di camminare nelle Dolomiti di Brenta resta la priorità, con un occhio di riguardo per chi guida i gruppi.
Maggiore attenzione sarà riservata a turisti e appassionati della montagna, perché possano godersi la natura senza rischi. Le pattuglie in alta quota verificheranno le autorizzazioni, le abilitazioni e il rispetto dei regolamenti, per proteggere chi si avventura su questi sentieri. La legge provinciale gioca un ruolo fondamentale per tenere alto il livello di sicurezza e prevenire incidenti causati da accompagnamenti non autorizzati.
Ultimo aggiornamento il 17 Luglio 2025 da Andrea Ricci