Un lupo maschio di circa 45 chili è stato ucciso a 2800 metri di quota, poco prima della mezzanotte del 12 agosto 2025. La decisione, presa dalla Provincia autonoma di Bolzano, arriva dopo numerosi attacchi agli animali da pascolo nella zona alpina dell’Alta Val Venosta. L’intervento vuole ridurre i danni alle attività agricole tradizionali e garantire la sicurezza della popolazione.
Bolzano autorizza l’abbattimento: due lupi nel mirino
Il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, ha firmato l’ordinanza che autorizza l’abbattimento di due lupi nell’Alta Val Venosta. Il Corpo Forestale Provinciale ha portato avanti l’operazione, con il primo abbattimento avvenuto il 12 agosto. La notizia è stata diffusa da Günther Unterthiner, direttore della Ripartizione Foreste della Provincia.
Luis Walcher, assessore provinciale all’Agricoltura e alle Foreste, ha parlato di una minaccia crescente per l’allevamento tradizionale alpino. Il provvedimento è stato giustificato anche per ragioni di sicurezza, visto l’aumento degli attacchi agli animali da pascolo. L’azione del Corpo Forestale è stata apprezzata per la rapidità e il rispetto delle procedure. L’autorizzazione ha una durata di 60 giorni, durante i quali potrebbe essere abbattuto anche un secondo lupo.
Attacchi ai pascoli: un colpo duro per gli allevatori
Tra maggio e luglio 2025, l’Ispra e l’Osservatorio faunistico provinciale hanno confermato 31 attacchi di lupi contro gli animali in un alpeggio dell’Alta Val Venosta. A questi si sommano i 42 episodi dell’anno precedente, a dimostrazione di una pressione sempre più forte sulla zootecnia locale. Nonostante le misure preventive adottate dagli allevatori, come recinzioni e sistemi di allarme, i predatori sono riusciti a entrare.
Le malghe più colpite sono state designate come zone di protezione dei pascoli, secondo la normativa provinciale. L’obiettivo è tutelare l’attività economica e la gestione del territorio nelle zone alpine. Gli attacchi non solo causano perdite economiche importanti, ma alimentano anche tensioni tra chi vuole salvaguardare la fauna e chi difende l’agricoltura tradizionale.
Il cambio di passo europeo sulla tutela del lupo
Il quadro normativo europeo sul lupo è cambiato nel 2025. Dal 14 luglio è in vigore un emendamento alla Direttiva Habitat che ha abbassato il livello di protezione della specie, da “strettamente protetta” a “protetta”. Questo permette più margine di manovra per interventi come l’abbattimento controllato in caso di emergenze o danni accertati.
In Italia, la Provincia di Bolzano ha recepito la nuova direttiva con una legge provinciale, d’accordo con l’Ispra e l’Osservatorio faunistico. Questi passaggi sono necessari per agire sul territorio in modo mirato, cercando un equilibrio tra la conservazione del lupo e la tutela delle attività agricole.
Questa scelta segna un punto di svolta nella gestione dei grandi predatori a livello locale, sottolineando quanto sia complessa e delicata la convivenza tra uomo e natura nelle montagne.
Ultimo aggiornamento il 12 Agosto 2025 da Elisa Romano