Due alpinisti tedeschi di 29 e 36 anni, durante la discesa dalla vetta del Crozzon di Brenta, si sono ritrovati in una situazione critica a causa di corde incastrate durante la calata. Il soccorso notturno ha coinvolto l’elicottero e una squadra specializzata del soccorso alpino del Trentino, impegnati in un’operazione complessa e prolungata fino alle prime ore del mattino di mercoledì 22 luglio 2025.
Difficoltà durante la discesa dalla vetta del Crozzon Di Brenta
Martedì 21 luglio, intorno alle 21:30, i due alpinisti hanno contattato il Numero Unico per le Emergenze 112 segnalando di essere rimasti bloccati sulla parete Ovest del Crozzon di Brenta. Stavano utilizzando una serie di calate doppie per scendere dalla cima, ma quando hanno raggiunto la quarta calata, le corde si sono impigliate risultando impossibili da recuperare autonomamente. Questa situazione ha impedito loro di proseguire la discesa e li ha costretti a richiedere aiuto.
La parete Ovest del Crozzon è caratterizzata da tratti molto verticali e difficili da superare, con poche possibilità per un recupero diretto dell’elicottero. Per questo motivo la chiamata al 112 ha attivato una risposta tempestiva da parte delle forze di soccorso, pronte a intervenire in una zona particolarmente impervia e rischiosa.
Intervento dell’elisoccorso e soccorso alpino
Subito dopo la chiamata, la Centrale Unica di Emergenza del Trentino ha disposto l’invio di un elicottero dotato di capacità per il volo notturno sul luogo dell’incidente. Il primo tentativo ha preveduto il recupero degli alpinisti direttamente dalla parete, ma la conformazione verticale e il rischio delle calate hanno reso impossibile avvicinarsi abbastanza per un recupero in volo.
L’elicottero ha così effettuato due rotazioni per portare in vetta al Crozzon sei soccorritori specializzati, mentre uno è rimasto in attesa presso la piazzola vicina. I soccorritori sono scesi sul posto calandosi con corde doppie, raggiungendo gli alpinisti bloccati. Hanno liberato le corde incastrate, rendendo possibile la discesa in sicurezza.
Il gruppo, composto da soccorritori e alpinisti, ha preso parte a una serie di otto calate doppie fino a raggiungere l’area dei ghiaioni alla base della parete. In quella posizione, più accessibile, è stato possibile proseguire con un trasporto via elicottero.
Conclusione dell’operazione di salvataggio e rientro
Dall’area a ridosso della base della parete, i due alpinisti sono stati accompagnati fino a un punto raggiungibile dall’elicottero, che li ha trasportati a Madonna di Campiglio. Un soccorritore ha poi scortato i due uomini fino alla loro vettura parcheggiata in val Brenta.
Il recupero si è concluso dopo le tre di notte, senza alcun ferito o danno fisico agli alpinisti. L’intervento richiede una coordinazione precisa tra piloti, esperti di soccorso e gli stessi coinvolti, soprattutto in condizioni notturne su terreno complesso come quello del Crozzon di Brenta. L’efficace risposta ha permesso di gestire una situazione d’emergenza senza ricorrere ad azioni più pericolose o rischiose per i soccorritori e gli alpinisti.
Ultimo aggiornamento il 23 Luglio 2025 da Serena Fontana