In Val Di Non parte la prima funivia al mondo per trasportare mele: addio a migliaia di viaggi in camion

Prima funivia al mondo per mele in Val di Non, stop ai camion. - Unita.tv

Andrea Ricci

28 Agosto 2025

In Trentino, in Val di Non, è stata inaugurata una funivia unica nel suo genere, pensata solo per il trasporto delle mele. L’impianto, lungo 1,3 chilometri, collega la sala di lavorazione di Predaia alle celle ipogee nella miniera di Rio Maggiore. Un sistema che elimina migliaia di viaggi in camion, taglia le emissioni di CO₂ e rende più sicuro il lavoro di chi si occupa del trasporto.

La funivia delle mele: come funziona e cosa offre

La funivia collega Predaia con le celle ipogee a circa 575 metri sul livello del mare, vicino alla vecchia miniera di Rio Maggiore, su una distanza di 1,3 km. Può trasportare fino a 460 contenitori da 300 chili l’uno ogni ora, muovendosi a 5 metri al secondo. Questo significa un flusso costante e veloce di mele, senza aumentare il traffico sulle strade.

L’impianto sfrutta un sistema che recupera energia dal peso della frutta in discesa, producendo elettricità e migliorando l’efficienza. Così si riduce l’impatto ambientale della logistica. La funivia evita più di 5.000 viaggi in camion ogni anno, abbattendo emissioni e consumi di carburante. Inoltre, spostare le mele via cavo diminuisce i rischi legati al traffico e protegge i lavoratori da possibili incidenti.

Le celle ipogee, ricavate nella miniera, sono ora usate come deposito naturale per la conservazione delle mele. In questo modo si evita di occupare nuovo terreno e si mantengono le mele in condizioni ideali, integrando la conservazione naturale già in uso dal consorzio.

Melinda e Leitner: un’alleanza italiana per innovare la logistica agricola

Il Consorzio Melinda, nome di punta nella produzione di mele in Trentino, ha realizzato la funivia insieme al gruppo Leitner, specialista internazionale negli impianti a fune. La collaborazione ha portato tecnologie avanzate e un impianto su misura.

È un progetto tutto italiano, con maestranze locali coinvolte in ogni fase, a sottolineare il legame con il territorio. L’obiettivo è ridurre l’impatto ambientale di raccolta e trasporto, garantendo al tempo stesso la sicurezza del personale.

Melinda, da tempo impegnata in pratiche sostenibili, inserisce la funivia in un percorso più ampio che comprende energia rinnovabile, irrigazione a goccia e conservazione naturale. Così si riducono gli sprechi e si tutela l’ambiente.

Fondi europei e nazionali spingono la svolta green nelle aziende agricole

Il progetto della funivia ha ricevuto un importante contributo dal programma europeo Next Generation EU, che ha coperto il 40% dell’investimento. Il finanziamento fa parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dimostra come i fondi pubblici possano aiutare la transizione energetica senza mettere a rischio il tessuto produttivo e locale.

Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha evidenziato come questa opera sia un segnale concreto dell’impegno dello Stato verso le eccellenze italiane. La funivia non solo riduce i viaggi su strada, ma evita anche il consumo di nuovo suolo e migliora la sicurezza sul lavoro. Un progetto che mette insieme sviluppo e tutela dell’ambiente.

L’uso delle cave dismesse per conservare la frutta mostra attenzione alla gestione delle risorse e alla valorizzazione del patrimonio esistente.

Questa infrastruttura segna un passo avanti importante per il trasporto agroalimentare e potrebbe diventare un modello per altre zone che vogliono unire produzione e rispetto per l’ambiente.

Ultimo aggiornamento il 28 Agosto 2025 da Andrea Ricci