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Il presidente Mattarella ricorda le vittime del disastro di Stava 40 anni dopo la tragedia

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Mattarella rende omaggio alle vittime del disastro di Stava a 40 anni dalla tragedia - Unita.tv
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Quaranta anni sono passati dal crollo della diga di Stava, evento drammatico che causò la morte di quasi trecento persone in Trentino. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha scelto di rendere omaggio alle vittime visitando il luogo della tragedia e partecipando alle cerimonie di commemorazione nei dintorni di Tesero, cuore di quell’immane calamità. Un momento di riflessione su uno degli episodi più tragici della storia recente italiana.

La tragedia della diga di Stava e la devastazione nella valle

Era il 19 luglio 1985, venti minuti dopo mezzogiorno, quando la diga superiore della miniera di Prestavel cedette. La miniera, usata per lo smaltimento dei materiali di scarto dell’attività estrattiva, ospitava due bacini: quello superiore si ruppe e il materiale fangoso precipitò violentemente contro il bacino inferiore.

La massa di fango, con uno spessore tra i 20 e i 40 centimetri e una velocità di 90 chilometri orari, investì la valle di Stava risalendo per oltre quattro chilometri, coprendo una superficie di circa 435.000 metri quadrati. L’ondata di detriti trascinò via case, alberghi e infrastrutture, travolgendo tutto ciò che incontrava nel tragitto.

Le vittime toccarono il numero di 268 persone, tra le quali regnavano intere famiglie, rimaste senza scampo. La catastrofe causò la distruzione totale di tre alberghi, 53 abitazioni private e sei capannoni. Negli scontri con il terreno crollarono anche otto ponti, mentre nove edifici subirono gravi danni strutturali. Il disastro si concluse nella confluenza tra il rio Stava e il torrente Avisio, segnando profondamente la comunità locale.

Mattarella a Tesero per ricordare e onorare le vittime

Questa estate, a quarant’anni dalla tragedia, il presidente Mattarella ha scelto di visitare il cimitero di Tesero, dove riposano le persone travolte dal disastro. La visita istituzionale è un gesto forte, volto a tenere vivo il ricordo di chi c’è stato portato via da questa catastrofe.

Successivamente, il presidente prenderà parte alla cerimonia ufficiale che si terrà nel teatro comunale di Tesero. Lì, familiari delle vittime, rappresentanti delle istituzioni e cittadini si riuniranno per commemorare quel tragico evento, ricordando le perdite e l’impatto sulla comunità.

Il percorso del presidente, organizzato con precisione, vuole offrire un’occasione di memoria collettiva non solo per soffermarsi sul dolore, ma anche per mantenere l’attenzione sulle misure di sicurezza e prevenzione relative alle infrastrutture di questo tipo, che rappresentano una responsabilità fondamentale per evitare ulteriori tragedie.

La campana dei caduti di Rovereto e il centenario di Maria Dolens

Il programma del presidente non si limita alla valle di Stava. Subito dopo la cerimonia a Tesero, Mattarella si sposterà a Rovereto per partecipare alla celebrazione del centenario di “Maria Dolens”.

Questa campana, simbolo della pace, è stata fusa con il bronzo dei cannoni delle nazioni coinvolte nella prima guerra mondiale. Viene considerata un monumento dedicato ai caduti di tutti i conflitti, un invito a riflettere sulle conseguenze della guerra e sull’importanza della memoria storica.

L’evento si svolgerà alle 12:30, presso la suggestiva Campana dei Caduti, che da un secolo suona come monito contro la violenza e la guerra. L’intervento del capo dello Stato si inserisce in questo contesto, sottolineando il legame tra ricordo delle tragedie, vicende umane e il valore della pace.

Le manifestazioni a Tesero e Rovereto rappresentano due tappe di un momento commemorativo denso di significato, che riunisce storia, cronaca e cultura, con l’obiettivo di mantenere viva la memoria e di ricordare le vittime con dignità e rispetto.

Ultimo aggiornamento il 18 Luglio 2025 da Rosanna Ricci

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Rosanna Ricci

Rosanna Ricci racconta il presente come se stesse scrivendo una pagina di diario collettivo. La sua voce è intima, ma mai distante: attraversa con delicatezza temi complessi come cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute, cercando sempre il lato umano delle notizie. Ogni suo post è uno sguardo personale sul mondo, tra empatia e consapevolezza.

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