Il nuovo commissario del Governo per la Provincia di Trento, Isabella Fusiello, ha preso possesso del suo ufficio e ha avviato i primi incontri istituzionali. Al centro dell’agenda ci sono la conoscenza approfondita del territorio e la preparazione per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026. La gestione della sicurezza e il futuro del Centro di permanenza per i rimpatri sono temi chiave che emergono dalle dichiarazioni della prefetta.
Insediamento ufficiale e primi incontri istituzionali a Trento
Isabella Fusiello ha iniziato ufficialmente il suo incarico questa mattina a Trento, prendendo possesso del suo ufficio da commissario del Governo. Dopo aver incontrato il questore Nicola Zupo e il colonnello dei carabinieri Matteo Ederle, ha ricevuto i giornalisti rispondendo alle prime domande. Il pomeriggio prevede incontri con il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti e il sindaco di Trento Franco Ianeselli. Questi appuntamenti servono a delineare un quadro iniziale delle urgenze e dei rapporti istituzionali nel territorio.
Il ruolo di commissario richiede una presenza ravvicinata con le autorità locali e le forze dell’ordine. Le prime ore dell’insediamento sono state dedicate a stabilire un dialogo con chi sul territorio gestisce sicurezza e ordine pubblico. Questo passaggio è cruciale per garantire una continuità di azione, soprattutto in vista degli eventi imminenti e delle questioni delicate ancora aperte.
Le sfide della sicurezza nel contesto delle Olimpiadi 2026
Tra i nodi principali indicati da Fusiello c’è la preparazione alla sicurezza in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Un evento che porterà un grande flusso di persone e attenzione mediatica sull’area, richiedendo uno sforzo notevole dal punto di vista della sicurezza pubblica. Il commissario ha sottolineato che l’attuale scenario geopolitico è complicato, con rischi crescenti che impongono un’attenzione elevata.
Il piano di sicurezza dovrà coinvolgere diversi attori, a partire dalle forze dell’ordine fino alla popolazione locale. La gestione degli spazi e dei flussi durante l’evento sarà cruciale per evitare criticità. Fusiello ha riconosciuto che la Provincia di Trento avrà un ruolo centrale nell’accoglienza e nella supervisione degli impianti sportivi e delle aree circostanti. In questa fase di pianificazione si valutano le minacce possibili, dalla criminalità comune a rischi legati a tensioni internazionali o atti di terrorismo.
La preparazione per le Olimpiadi è anche una sfida organizzativa. Garantire sicurezza senza creare disagi agli abitanti richiede un bilanciamento delicato, che dovrà rispettare regolamenti e diritti. Il commissario appare consapevole di queste difficoltà, evidenziando però il valore che l’evento porterà in termini di visibilità e sviluppo per la Provincia.
Il centro di permanenza per i rimpatri e le discussioni istituzionali
Un altro punto toccato da Isabella Fusiello riguarda il Centro di permanenza per i rimpatri . La sua apertura e gestione sono oggetto di confronto tra la Provincia di Trento e il Governo centrale. La prefetta ha manifestato un chiaro sostegno all’istituzione del centro, giustificando la misura come necessaria per affrontare situazioni in cui si richiede l’allontanamento dal territorio di alcune persone.
La struttura sarà destinata a persone considerate potenzialmente pericolose per la sicurezza pubblica. Fusiello ha spiegato che la presenza del Cpr risponde a esigenze di tutela dell’ordine pubblico, prevenendo rischi che potrebbero derivare da soggetti in stato di irregolarità o coinvolti in attività illecite. Va sottolineato che le discussioni coinvolgono diversi livelli istituzionali e chiamano anche in causa aspetti normativi e di gestione umanitaria.
L’istituzione del centro rappresenta una svolta per il territorio, sia come presidio per la sicurezza sia come tema di dibattito politico. La prefetta ha voluto, con questo intervento, chiarire la funzione del Cpr e la necessità di un confronto tra istituzioni per definire le modalità operative.
Responsabilità collettiva e ruolo dei cittadini nella sicurezza pubblica
Isabella Fusiello ha rimarcato in più occasioni che la sicurezza sul territorio è affidata principalmente alle forze dell’ordine, ma che è fondamentale la partecipazione attiva dei cittadini. Secondo la commissaria, spazi pubblici abbandonati o isolati rischiano di diventare terreno fertile per attività illegali, se manca la presenza e la vigilanza della comunità.
Il concetto espresso richiama l’attenzione sul legame tra cura degli spazi urbani e prevenzione dei reati. I residenti possono diventare un presidio naturale di sorveglianza, segnalando situazioni sospette e contribuendo a una maggiore vivibilità. Il coinvolgimento della cittadinanza assume un significato pratico nella gestione della sicurezza quotidiana.
Questa visione insiste sul fronte sociale delle politiche di ordine pubblico. Il commissario invita a non delegare esclusivamente alle istituzioni ma a costruire un senso diffuso di responsabilità. I cittadini, non solo le forze di polizia, sono chiamati a sostenere la legalità attraverso comportamenti attenti e solidali in quartieri e piazze.
Ultimo aggiornamento il 28 Luglio 2025 da Andrea Ricci