Un uomo di 74 anni, residente in Emilia Romagna, ha perso la vita durante un’escursione sul Monte Vioz, in Trentino. La tragedia è avvenuta lungo un sentiero che collega Dos dei Cembri alla vetta, a circa 2900 metri di quota, nella valle di Pejo, nel cuore del gruppo Ortles Cevedale. È successo nel pomeriggio, mentre con lui c’era un gruppo di escursionisti che ha subito chiamato i soccorsi.
La caduta e l’intervento del soccorso alpino
L’incidente è successo mentre il gruppo stava scendendo dal Monte Vioz, una delle vette più alte del gruppo Ortles Cevedale, nel Parco Nazionale dello Stelvio. Proprio all’altezza del Dente del Vioz, a 2900 metri, l’uomo ha perso l’equilibrio ed è precipitato per circa 100 metri lungo il pendio. La caduta è stata violenta e purtroppo fatale. Intorno alle 15.00, i compagni di escursione hanno chiamato il 112 per chiedere aiuto.
La Centrale Unica di Emergenza ha subito mandato in volo l’elicottero e ha attivato la stazione di Pejo del Soccorso Alpino e Speleologico del Trentino, che si occupa proprio di interventi in montagna. È stata preallertata anche la stazione Valle di Sole, pronta a intervenire se necessario, mentre alcuni soccorritori già in zona per un altro intervento hanno raggiunto rapidamente il posto. A causa della scarsa visibilità dovuta al maltempo, l’elicottero non è riuscito ad avvicinarsi alla vittima. L’equipe medica è stata quindi lasciata a una quota più bassa, mentre i soccorritori sono saliti a piedi fino al luogo dell’incidente.
Monte Vioz, tra bellezza e pericoli: l’allarme degli incidenti in alta quota
Con i suoi 3535 metri, il Monte Vioz è molto frequentato ma anche insidioso. Fa parte del gruppo Ortles Cevedale, noto per sentieri impegnativi e la presenza di ghiacciai. Si trova all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio, un territorio spettacolare ma che richiede molta attenzione. Quest’anno la zona ha visto diversi incidenti, soprattutto in estate, quando il numero di escursionisti cresce e i sentieri diventano più pericolosi senza la giusta preparazione. Questo episodio è il diciannovesimo decesso sulle montagne trentine in poco più di due mesi.
La caduta a quota così alta, in un ambiente difficile, ricorda quanto sia importante essere ben preparati e dotati dell’attrezzatura giusta. Il tempo in montagna può cambiare in fretta e, come si è visto, può complicare anche i soccorsi. Le montagne del Trentino restano luoghi affascinanti e accessibili, ma richiedono esperienza, prudenza e il rispetto delle regole di sicurezza.
Soccorsi in montagna: come funziona l’emergenza
La chiamata al 112 ha permesso di coordinare subito le squadre di soccorso. Il Soccorso Alpino e Speleologico del Trentino è la principale forza che interviene in alta quota, muovendo risorse via terra e con l’elicottero. In questo caso, la visibilità limitata ha bloccato il volo vicino al luogo dell’incidente, un problema comune in montagna dove servono condizioni di volo ottimali.
La risposta è stata immediata e su più fronti. La stazione di Pejo ha subito attivato i soccorritori, mentre la stazione Valle di Sole è rimasta pronta a intervenire se necessario. Alcuni operatori già in zona sono saliti rapidamente per supportare il recupero. Purtroppo, una volta raggiunto, l’uomo è stato trovato senza vita. Dopo aver accertato il decesso, le autorità hanno autorizzato la rimozione della salma.
Questo caso dimostra quanto sia fondamentale una rete di soccorso efficiente in ambienti montani difficili, dove ogni minuto conta ma le condizioni naturali possono mettere a dura prova gli interventi. Le montagne continuano a incantare, ma restano anche luoghi dove serve sempre rispetto e attenzione.
Ultimo aggiornamento il 24 Agosto 2025 da Giulia Rinaldi