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Due soci trentini pionieri del soccorso alpino celebrati al premio di solidarieta alpina 2025

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Pionieri trentini del soccorso alpino premiati per la solidarietà 2025 - Unita.tv
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La 54esima edizione del Premio Internazionale di Solidarietà Alpina 2025 ha visto un tributo importante dedicato a figure storiche del soccorso alpino. In particolare, nel corso della cerimonia che si terrà a Pinzolo il 20 settembre, verrà riconosciuto il contributo di due protagonisti trentini che hanno lasciato un’impronta decisiva nel soccorso in montagna e nelle tecniche di elisoccorso. Oltre al conferimento della Targa d’Argento a Mircea Opris, uno dei fondatori del soccorso alpino romeno, l’evento dà spazio alla memoria di Gino Comelli e Othmar Prinoth, recentemente scomparsi.

Il premio internazionale di solidarieta alpina e il riconoscimento a Mircea Opris

Il Premio Internazionale di Solidarietà Alpina si tiene da più di cinquant’anni con l’obiettivo di valorizzare chi ha contribuito con azioni concrete a migliorare la sicurezza e assistenza in ambiente montano. Nel 2025 la targa d’argento è stata assegnata a Mircea Opris, figura chiave del soccorso alpino in Romania. Opris è considerato tra i pionieri che hanno costruito dal nulla una rete efficiente per la gestione delle emergenze alpine nazionali, introducendo metodologie e sistemi di formazione simili a quelli dei modelli europei più avanzati.

Questo riconoscimento rappresenta un segno di attenzione anche verso il soccorso alpino internazionale, sottolineando come diverse realtà montane europee abbiano contribuito alla crescita condivisa di tecniche e organizzazioni specializzate. L’assegnazione del premio è avvenuta durante la cerimonia ufficiale, che oltre alla consegna della targa prevede momenti di commemorazione dedicati agli eroi del soccorso trentino.

Gino Comelli e Othmar Prinoth: figure chiave del soccorso trentino e altoatesino

Gino Comelli e Othmar Prinoth, entrambi classe 1954 e 1955, sono stati due dei protagonisti del soccorso alpino trentino e altoatesino per quasi quattro decenni. Comelli ha ricoperto il ruolo di primo istruttore nazionale per il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico in Trentino, gettando le basi per l’addestramento di numerosi operatori di montagna. Prinoth, considerato uno degli istruttori più longevi dell’Alto Adige, ha maturato esperienze fondamentali per la crescita della disciplina in quella regione.

I due erano guide alpine e istruttori molto apprezzati, impegnati anche nella formazione delle squadre di soccorso. Hanno contribuito in modo determinante alla creazione e gestione dell’Aiut Alpin Dolomites, uno dei primi sistemi di elisoccorso organizzato in Italia. L’impegno di Comelli e Prinoth si è tradotto in un modello operativo che ha fatto da riferimento per tutta la penisola, introducendo procedure di intervento in ambienti impervi e tecniche di verricello innovative.

Il ruolo pionieristico dell’aiut alpin dolomites nell’elisoccorso italiano

L’Aiut Alpin Dolomites, fondato pochi decenni fa, rappresenta uno dei primi sistemi di elisoccorso in Italia nato dall’esperienza sul campo di guide alpine e soccorritori. Sia Comelli sia Prinoth sono stati tra i principali promotori e operatori, portando in alto le conoscenze tecniche legate alle emergenze in montagna. Essi hanno volato come verricellisti per oltre trent’anni, mettendo in atto azioni di soccorso che hanno salvato vite e migliorato i protocolli.

Le metodologie sviluppate da questa realtà hanno anticipato, per efficienza e organizzazione, i moderni servizi regionali di elisoccorso, in particolare quelli della regione Trentino-Alto Adige. Le tecniche di intervento sanitario in ambienti difficili, perfezionate dall’Aiut Alpin Dolomites, rappresentano oggi un modello di riferimento per le attività di soccorso tecnico sanitario in tutta Italia. Il lavoro di Comelli e Prinoth ha quindi influenzato profondamente il modo di affrontare le emergenze alpine, creando procedure che hanno poi trovato applicazione su scala più ampia.

La cerimonia di Pinzolo sancisce cosi la memoria di due soccorritori che hanno segnato una svolta nel modo di gestire i salvataggi in montagna, preservando un’eredità di pratica e conoscenza tecnica che continua a influenzare il soccorso alpino moderno.

Ultimo aggiornamento il 26 Luglio 2025 da Rosanna Ricci

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Rosanna Ricci

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