Da stasera Bolzano torna a vivere al ritmo della danza con la 41ª edizione del Festival Bolzano Danza. Dal 12 luglio all’1 agosto, il festival si espande in tutta la regione Trentino-Alto Adige, portando in scena spettacoli, performance all’aperto e incontri culturali. La Fondazione Haydn di Bolzano e Trento propone un programma ricco e variegato, sotto la direzione artistica di Anouk Aspisi e Olivier Dubois. Il tema di quest’anno, “Insurrezione”, apre un percorso triennale che si svilupperà fino al 2027, esplorando la passione in tutte le sue forme.
“Insurrezione” apre un viaggio in tre tappe sulla passione
Quest’anno il festival si presenta con una novità importante: un progetto che si snoderà in tre anni, ciascuno dedicato a un tema preciso. Si parte con “Insurrezione” nel 2025, si prosegue con “Orizzonte” nel 2026 e si chiude con “Riconciliazione” nel 2027. L’edizione in corso invita il pubblico a riflettere sulla forza che spinge a liberarsi dalle illusioni e a esprimere la propria verità. L’insurrezione è vista come un impulso primordiale, il soffio che dà vita a ogni energia vitale.
Il programma racconta questo tema da tutte le angolazioni: dal gesto personale fino alle grandi manifestazioni collettive. Attraverso coreografie e azioni sceniche, il festival mette in scena tanto la ribellione intima quanto la sfida al linguaggio e agli spazi teatrali tradizionali. Gli spettacoli mostrano il coraggio di andare oltre le convenzioni e rompere gli schemi. L’insurrezione diventa così un risveglio, una spinta a conoscersi e accettarsi senza compromessi.
I protagonisti di quest’anno sono interpreti di una tensione fatta di energia e movimento. Il loro compito è scuotere e coinvolgere lo spettatore con una provocazione che va oltre il semplice aspetto visivo, entrando nella sfera emotiva e intellettuale.
Si parte con il doppio spettacolo del Ballet Preljocaj di Angelin Preljocaj
Il festival si apre con una serata di grande rilievo, alle 20.30 nella Sala Grande del Teatro Comunale di Bolzano. Il Ballet Preljocaj, compagnia del celebre coreografo francese Angelin Preljocaj, presenta la prima italiana di Helikopter/Licht. Si tratta di un doppio spettacolo inedito che unisce il famoso capolavoro sulla musica di Karlheinz Stockhausen a una nuova coreografia che fonde il linguaggio di Preljocaj con le sonorità elettroniche di Laurent Garnier.
L’idea dietro questo abbinamento è creare un ponte tra generazioni diverse di artisti e stili, dal classico al contemporaneo. Nel passaggio tra passato e presente si avverte un respiro ampio, quasi un’eco delle trasformazioni culturali che investono anche la danza. La serata è una carica di energia pura, dove movimento e musica si inseguono in una narrazione senza parole.
Corpi e suoni dialogano con il tema dell’insurrezione, mostrando come contraddizioni e sovversioni possano diventare motori di creazione artistica. Il pubblico si trova davanti a uno spettacolo unico, che guarda alla tradizione ma spinge lo sguardo avanti.
Danza che invade la città: da piazza Verdi al Teatro Comunale
Prima dello spettacolo principale, alle 19.30 in piazza Verdi, è in programma la performance AeReA, firmata da Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi, due giovani coreografi europei emergenti. Questa azione urbana apre un dittico che ruota attorno a un simbolo potente: la bandiera. Sul palco all’aperto, il movimento si carica di forza visiva e significati simbolici, mettendo al centro un’immagine che parla di identità e appartenenza.
La seconda parte, intitolata ARA! ARA!, sarà presentata sabato 19 luglio alle 20.30 nel Teatro Studio del Teatro Comunale. Qui il lavoro si completa, offrendo un’analisi più profonda dei simboli sociali e politici, attraverso coreografie che alternano potenza visiva e poesia del movimento.
Queste due performance si inseriscono perfettamente nel tema di “Insurrezione”, indagando il rapporto tra corpo e simbolo e il ruolo delle immagini collettive. Il richiamo a piazze e spazi pubblici dà un senso di immediatezza e partecipazione, trasformando luoghi di passaggio in vere e proprie piazze di pensiero e azione.
Dietro le quinte: il sostegno di enti e istituzioni
La 41ª edizione di Bolzano Danza prende forma grazie alla Fondazione Haydn di Bolzano e Trento, con il sostegno del Comune di Bolzano, della Provincia Autonoma di Bolzano e della Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol. A supporto anche il Ministero della Cultura e fondazioni private come la Cassa di Risparmio di Bolzano, Alperia e la Fondazione Nuovi Mecenati, quest’ultima attiva nel promuovere la creazione contemporanea tra Italia e Francia.
Questo mix di risorse pubbliche e private assicura una solida base per un programma che si sviluppa tra teatri e spazi urbani, coinvolgendo diverse località della regione. La presenza di tanti partner conferma l’importanza del festival come appuntamento culturale di primo piano nell’Italia settentrionale.
Non si tratta solo di spettacoli: dietro c’è una rete di supporto che garantisce qualità e continuità. Così Bolzano Danza si conferma come uno degli eventi estivi di riferimento, dove danza e arti performative dialogano con un pubblico variegato. Un’occasione preziosa per un incontro diretto tra artisti e spettatori, che arricchisce il panorama culturale locale e nazionale.
Ultimo aggiornamento il 18 Luglio 2025 da Davide Galli