La provincia di Bolzano riorganizza i suoi servizi sanitari più delicati. La giunta provinciale ha deciso di unire i reparti di medicina d’urgenza, anestesia e terapia intensiva dell’ospedale di Bolzano. Insieme a questo, nasce anche un nuovo servizio farmaceutico territoriale, che si occuperà di gestire i medicinali fuori dagli ospedali. L’obiettivo è chiaro: migliorare l’assistenza e rendere più efficiente l’intero sistema sanitario locale.
Emergenza e terapia intensiva: un unico reparto per rispondere meglio
La scelta di unire medicina d’urgenza, anestesia e terapia intensiva nasce dalla necessità di mettere insieme competenze e risorse in un’unica struttura, chiamata “Direzione di emergenza medica, anestesia e rianimazione“. L’idea è offrire ai pazienti un’assistenza più veloce e di qualità, sfruttando i vantaggi di una stretta collaborazione tra i diversi reparti.
Con questo accorpamento, il personale potrà muoversi con più flessibilità tra i vari settori, affrontando emergenze e casi critici in modo più coordinato. Si punta anche a semplificare l’organizzazione interna, con responsabilità più chiare e un miglior controllo sulla sicurezza clinica.
A guidare provvisoriamente questa nuova direzione sarà il dottor Marc Kaufmann, già primario della Centrale provinciale d’emergenza di Bolzano, la cui nomina sarà confermata a breve tramite concorso. Un passaggio importante per il sistema sanitario altoatesino, noto per la sua efficacia nell’affrontare le emergenze.
Nasce il servizio farmaceutico territoriale: più controllo sui medicinali fuori dagli ospedali
Non solo ospedale. La giunta ha istituito anche il Servizio farmaceutico territoriale, una nuova struttura che risponderà direttamente alla Direzione sanitaria provinciale. Il suo compito sarà gestire la distribuzione di farmaci e dispositivi medici per le strutture fuori dagli ospedali, un tassello fondamentale per garantire continuità nelle cure.
Il servizio si occuperà di fornire medicinali alle strutture di pronto intervento, alle case di riposo e di gestire la distribuzione dei vaccini alla popolazione. Controllerà le informazioni sui farmaci, segnalerà eventuali effetti collaterali e vigilerà sulla sicurezza d’uso.
Questa nuova struttura punta a evitare sprechi o carenze nelle forniture territoriali, garantendo un controllo più stretto. In un momento in cui la domanda di farmaci è alta e complessa, il servizio vuole diventare un punto di riferimento per la sanità pubblica locale.
L’assessore Messner: “Puntiamo a un sistema più forte e coordinato”
Hubert Messner, assessore provinciale alla sanità, spiega che la riorganizzazione vuole rafforzare le basi già solide della medicina d’urgenza e intensiva altoatesina. Sottolinea come questi cambiamenti siano fondamentali per migliorare la qualità delle cure e la sicurezza dei pazienti.
Per Messner, concentrare tutto in un’unica struttura aumenta la trasparenza nella gestione e facilita il lavoro di squadra tra i vari settori. Le scelte della giunta mirano a costruire una rete sanitaria capace di rispondere più rapidamente e con maggiore specializzazione alle emergenze.
Questi interventi servono a mettere in piedi un’organizzazione più solida, pronta a rispondere a un fabbisogno sanitario sempre più vario e complesso. L’attenzione al personale e alla cura dei cittadini riflette un approccio concreto agli standard che la sanità pubblica deve garantire.
In sintesi, la riorganizzazione della sanità a Bolzano è una mossa concreta per potenziare i servizi più delicati, rispondendo alle sfide di una medicina d’urgenza sempre più complessa e a un sistema farmaceutico territoriale in continua evoluzione.
Ultimo aggiornamento il 29 Luglio 2025 da Serena Fontana