Un’indagine aperta dalla Procura di Bolzano ha portato a una perquisizione domiciliare nei confronti di un uomo altoatesino sospettato di aver realizzato fotografie di minori nei laghi balneabili della provincia. I carabinieri della compagnia di Brunico hanno dato seguito a informazioni acquisite da una madre che aveva segnalato comportamenti sospetti lungo le rive frequentate da famiglie con bambini. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per reati legati al possesso di materiale pedopornografico, è ora formalmente indagato e sottoposto a ulteriori accertamenti.
La scoperta della denuncia da parte di una madre nei laghi di Brunico
Tra le aree pubbliche più frequentate per il tempo libero in Alto Adige, i laghi balneabili di Brunico rappresentano un punto di ritrovo per famiglie e turisti. È qui che una madre, presente con il proprio figlio, ha notato un uomo con un comportamento insolito. La donna, preoccupata, ha seguito con attenzione i movimenti dell’individuo, osservando che sembrava scattare fotografie rivolte ai bambini che si trovavano nelle vicinanze.
La segnalazione di questa donna alle forze dell’ordine è stata decisiva per l’avvio dell’indagine. La descrizione fornita ha permesso ai carabinieri di individuare il soggetto sospetto e di approfondire le verifiche. La prontezza della madre nel rivolgersi alle autorità ha così attivato un’attività investigativa che ha coinvolto diverse risorse dell’Arma.
Indagini coordinate dai carabinieri con riscontri su soggetti noti
I militari della compagnia di Brunico hanno incrociato i dati derivati dalla denuncia con quelli relativi a soggetti già noti per reati simili. Grazie a un lavoro di analisi delle informazioni e verifiche sul territorio, hanno risalito all’identità di un uomo con precedenti specifici riguardo al possesso di materiale pedopornografico.
La presenza di questa persona in zone pubbliche come i laghi balneabili ha richiesto un riscontro puntuale prima di procedere con la perquisizione. I carabinieri hanno avviato dunque accertamenti mirati, raccogliendo elementi utili che collegassero l’indagato alla condotta segnalata. Questo tipo di attività si inserisce nelle strategie investigative volte a prevenire reati a danno di minori.
Perquisizione domiciliare e riconoscimento dell’indagato
Nelle giornate successive alla segnalazione, i carabinieri hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione dell’uomo, nel comune di Brunico. L’intervento ha avuto lo scopo di trovare ulteriori prove relative al reato ipotizzato, con particolare attenzione al materiale fotografico o digitale che potesse documentare le immagini scattate ai minori nei laghi.
Oltre agli oggetti acquisiti, l’uomo è stato riconosciuto direttamente dalla donna che aveva lanciato l’allarme. Questo riconoscimento davanti alle autorità ha rafforzato la fondatezza delle accuse nei confronti dell’indagato. Ora il caso segue il corso previsto dalla Procura di Bolzano, che coordina le indagini per verificare la portata e la natura delle azioni compiute.
Il lavoro degli inquirenti prosegue per mettere in luce tutti i dettagli e per tutelare la sicurezza nelle aree pubbliche frequentate da bambini e famiglie in Alto Adige.
Ultimo aggiornamento il 30 Luglio 2025 da Luca Moretti