Un episodio di violenza ha scosso la baita Kaser in Val Casies, dove un diverbio tra turisti italiani e il gestore si è trasformato in un’aggressione con spray al peperoncino. Il gestore è finito in ospedale mentre i carabinieri hanno identificato e denunciato uno degli aggressori.
Il contesto dell’aggressione tra turisti e gestore della baita
L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di ieri, in una baita molto frequentata della Val Casies, una delle zone turistiche dell’Alto Adige. Due turisti italiani, entrambi tra i 45 e i 55 anni, accompagnati da due ragazzi poco più giovani, si sono presentati alla baita intorno alle 13. Secondo la versione del gestore, l’altoatesino 55enne Alfred Selbenbacher, si sono mostrati subito scortesi, riferendosi in malo modo rispetto ai prezzi e accusando di eccessiva attesa per le ordinazioni. In quel momento erano presenti molti clienti, ma nonostante questo, due delle richieste del gruppo sono state evase subito, mentre per le altre due era prevista un’attesa inevitabile. La discussione si è accesa a questo punto, e le lamentele hanno attraversato rapidamente i limiti dell’educazione.
Lo scontro che ha portato all’uso dello spray
Il diverbio è degenerato quando uno dei turisti ha rivolto ingiurie al gestore. “Senza alcun preavviso” ha spruzzato dello spray al peperoncino direttamente in faccia a Selbenbacher, secondo quanto ha raccontato l’oste al quotidiano “Dolomiten”. L’improvvisa aggressione ha causato bruciore e difficoltà respiratorie al gestore. A peggiorare la situazione, un bicchiere è stato lanciato contro la moglie del gestore durante la concitazione, ma fortunatamente senza provocare lesioni gravi. Gli aggressori hanno poi lasciato rapidamente il luogo a piedi, scomparendo tra le vie della zona senza aspettare che si placasse la situazione.
Soccorso e prognosi dopo l’aggressione in baita
Immediatamente dopo l’aggressione, il gestore è stato soccorso da alpinisti e passanti che hanno chiamato il Soccorso Alpino. Vista la gravità dell’azione, è stato trasportato a valle e affidato alle cure della Croce Bianca, che ha provveduto a trasferirlo in ospedale. Qui sono state riscontrate ustioni agli occhi e difficoltà respiratorie compatibili con l’uso dello spray urticante. La prognosi è stata stabilita in sette giorni di guarigione, durante i quali Selbenbacher dovrà evitare di lavorare. Per lui, con il periodo di fienagione in corso, la situazione si complica ulteriormente, perché la sua presenza in baita è fondamentale per il normale svolgimento del lavoro.
Indagini e denuncia dei carabinieri sull’episodio di violenza
I carabinieri della zona hanno reperito le testimonianze e analizzato le immagini di sorveglianza presenti nella baita. L’aggressore principale è stato identificato e denunciato per lesioni personali aggravate e uso improprio di sostanze urticanti. La magistratura valuterà i dettagli dell’accaduto sotto l’aspetto penale. Il gestore ha sottolineato che lo spray al peperoncino non è un giocattolo o una “sciocchezza”, ma “un’arma”, capace di infliggere danni gravi e di mettere a rischio la salute. Le autorità hanno segnalato l’episodio come un campanello d’allarme per la sicurezza pubblica, soprattutto in ambienti turistici e frequentati da famiglie.
L’evento ha attirato l’attenzione sui rischi che possono emergere anche in contesti turistici apparentemente tranquilli quando tensioni e malintesi sfociano in violenza. Il caso sarà seguito nelle prossime settimane anche con eventuali misure di prevenzione nelle aree alpine.
Ultimo aggiornamento il 1 Agosto 2025 da Rosanna Ricci