Una donna di 42 anni è morta a Merano pochi giorni dopo aver dato alla luce il suo quinto figlio. La tragedia ha colpito una famiglia che vive in città dal 2018 e ha scosso colleghi e amici, che si sono mobilitati online per aiutarla. Il marito, rimasto vedovo con cinque bambini piccoli, ora può contare su una raccolta fondi nata per coprire le spese immediate della famiglia.
Parto d’urgenza e ricovero a Merano
La donna, che abitava a Merano da qualche anno, era stata ricoverata la settimana scorsa dopo un malore improvviso. La situazione è peggiorata in fretta e il 22 luglio i medici hanno deciso per un cesareo d’urgenza per salvare la neonata. L’intervento è riuscito, ma purtroppo la madre non ce l’ha fatta e si è spenta pochi giorni dopo. Non sono stati resi noti dettagli medici precisi, ma la comunità locale è rimasta profondamente scossa.
Una famiglia numerosa e un lavoro nel turismo
La vittima, nata in Italia da genitori migranti, lavorava nel settore alberghiero insieme al marito, 39 anni, originario del Bangladesh. Dal 2018 la coppia viveva a Merano con i loro cinque figli: quattro bambini in età scolare, tra i 7 e i 10 anni, e la piccola nata col cesareo. Entrambi erano impegnati in un settore che rappresenta una colonna portante dell’economia locale. La perdita della madre ha lasciato un vuoto difficile da colmare, non solo dal punto di vista affettivo, ma anche pratico ed economico.
Solidarietà concreta: la raccolta fondi dei colleghi
Dopo la tragedia, i colleghi della donna hanno lanciato una raccolta fondi online per sostenere il marito e i figli. Nel messaggio rivolto alla comunità si parla di difficoltà economiche enormi in questo momento e di quanto ogni contributo, anche piccolo, possa fare la differenza. I soldi raccolti serviranno a coprire le spese quotidiane: dalla spesa al vestiario, fino alla cura dei bambini. La risposta è stata immediata: in pochi giorni circa cento persone hanno donato, per un totale di 6.500 euro.
Una famiglia che cerca forza e sostegno
Ora il marito si trova ad affrontare da solo il peso della gestione familiare e del dolore per la perdita. I bambini, piccoli e in età scolare, avranno bisogno di aiuto non solo materiale ma anche emotivo. La raccolta fondi è un primo passo, ma la strada per superare questo momento sarà lunga e delicata. La comunità e i colleghi hanno già dimostrato vicinanza, un appoggio prezioso per ripartire. Nel frattempo Merano riflette su come migliorare i servizi sanitari e il supporto sociale per evitare che tragedie del genere si ripetano.
Ultimo aggiornamento il 2 Agosto 2025 da Serena Fontana