Tre morti sul lavoro in Toscana, Campania e Sicilia: emergono le dinamiche degli incidenti
Tre incidenti mortali sul lavoro in Toscana, Campania e Sicilia evidenziano l’aumento preoccupante delle vittime nel 2025, con un incremento dell’8,37% rispetto all’anno precedente.

Tre incidenti mortali sul lavoro in un solo giorno in Toscana, Campania e Sicilia evidenziano gravi carenze nella sicurezza, confermando un preoccupante aumento dei decessi sul lavoro in Italia nel 2025. - Unita.tv
Nel corso di una sola giornata, tra Toscana, Campania e Sicilia si sono verificati tre incidenti mortali sul lavoro che hanno causato la morte di altrettanti uomini tra i 55 e 61 anni. Gli episodi, distinti per modalità e luoghi, riportano l’attenzione sulle condizioni di sicurezza nei diversi contesti lavorativi italiani. Questi eventi si inseriscono in un quadro preoccupante anche a livello nazionale, con un aumento dei casi fatali registrato nel primo trimestre del 2025.
Incidente a serradifalco: caduta fatale mentre si riparava una saracinesca
Nel pomeriggio di giovedì 15 maggio, a Serradifalco, comune del nisseno in Sicilia, è rimasto vittima Salvatore Cumbo, collaboratore scolastico che si trovava a riparare la saracinesca di un supermercato in via Cavalieri di Vittorio Veneto. L’uomo, di circa 60 anni, è caduto da una scala posta a circa tre metri di altezza. Secondo le prime ricostruzioni, aveva accettato questo lavoro come opportunità per arrotondare il reddito. Purtroppo la caduta è stata letale: l’intervento dell’elisoccorso del 118 non ha potuto evitare il decesso, avvenuto sul colpo. L’incidente sottolinea il rischio delle operazioni svolte spesso senza le misure di sicurezza adeguate, come l’uso corretto di dispositivi di protezione individuale o la presenza di assistenza durante lavori in quota.
Tragedia a vernio: operaio travolto da camion in movimento finito nel fiume bisenzio
La mattina dello stesso giorno a Vernio, in provincia di Prato, un fatto grave si è verificato mentre un operaio albanese di 57 anni, con cittadinanza italiana, scaricava materiali da un camion parcheggiato su una strada in pendenza. Il mezzo, abbandonato senza autista, ha iniziato a muoversi autonomamente. L’uomo, accortosi del pericolo imminente, ha cercato di fermare il camion, ma purtroppo è stato travolto e spinto giù verso il fiume Bisenzio. Il corpo è stato recuperato dalle acque, ma l’operaio è morto sul colpo. Le autorità hanno avviato un’indagine per omicidio colposo al fine di accertare le cause che hanno portato all’abbandono del veicolo senza freno a mano inserito o adeguate misure di sicurezza sul luogo del lavoro. Questo caso mette in luce aspetti relativi alla gestione dei mezzi e alla sicurezza sulle strade di cantiere, soprattutto in aree con condizioni ambientali particolari.
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Incidente a scafati: caduta mortale durante lavori di ristrutturazione
Anche a Scafati, nel Salernitano, si è registrata un’ennesima morte sul lavoro nella tarda mattinata. Un operaio di 61 anni, impegnato nei lavori di ristrutturazione di un immobile in via Don Angelo Pagano, è caduto da una scala, in circostanze che sono ancora oggetto di verifica. Il decesso è stato immediato. Ancora ignote le condizioni contrattuali del lavoratore: dagli accertamenti preliminari non si esclude che potesse essere impiegato in nero. Questo episodio porta all’attenzione il problema della sicurezza nei cantieri di ristrutturazione, che, come dimostrano vari rapporti, spesso vedono il coinvolgimento di lavoratori irregolari o privi di formazione adeguata in materia di prevenzione infortuni.
Situazione in sicilia e trend nazionale sulle morti sul lavoro nel 2025
La tragica sequenza di questi eventi si collega a sviluppi recenti in tutta Italia. Sempre in Sicilia, il 7 maggio nello stesso comprensorio del nisseno, un giovane studente di ingegneria di 23 anni ha perso la vita dopo una caduta da oltre dieci metri durante il montaggio di pannelli su un edificio in ristrutturazione a San Cataldo. Il giovane è morto dopo una settimana di ricovero e i suoi organi sono stati donati per trapianti a Palermo e Roma. Dall’inizio dell’anno, in Sicilia si registrano almeno 17 morti legate a incidenti sul lavoro.
A livello nazionale, il primo trimestre del 2025 ha evidenziato 205 casi fatali, con un incremento dell’8,37% rispetto allo stesso periodo del 2024, che già aveva registrato 1.090 decessi complessivi, a loro volta in aumento del 4,7% rispetto all’anno precedente. Questi dati confermano una tendenza preoccupante e indicano come resti urgente e necessario intervenire sui protocolli di sicurezza e le condizioni nelle quali si svolgono molte attività lavorative in Italia. Purtroppo, mentre le istituzioni e associazioni cercano di porre rimedio, i numeri lasciano poco spazio ad interpretazioni diverse dalla necessità di rafforzare controlli e norme di prevenzione.