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Tre agenti di polizia e un cittadino albanese arrestati a roma per rapina aggravata con uso di informazioni riservate

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Un caso che scuote la capitale: tre poliziotti in servizio al II distretto Salario-Parioli di Roma e un cittadino albanese sono finiti ai domiciliari con l’accusa di rapina aggravata. L’ordinanza del gip descrive una pianificazione meticolosa, basata su dati riservati delle forze dell’ordine, che ha permesso loro di mettere a segno un colpo ai danni di un operaio edile romeno. Il giudice ha sottolineato la gravità del comportamento, definendoli «malfattori seriali» capaci di sfruttare il proprio ruolo per attività criminali.

Sopralluogo e uso illecito dei dati delle forze dell’ordine

Secondo il provvedimento firmato dal gip Tiziana Coccoluto, i quattro indagati avevano effettuato un sopralluogo preliminare prima della rapina. Per questa fase si sono serviti delle banche dati riservate alle forze della polizia. Questo elemento ha fatto scattare l’aggravante legata all’abuso del ruolo pubblico: gli agenti non solo hanno tradito la fiducia dei cittadini ma hanno usato strumenti ufficiali per preparare il furto.

Il giudice parla chiaro: questa condotta dimostra una «spregiudicatezza allarmante» e li qualifica come malfattori abituali. La capacità degli agenti coinvolti nel mascherare attività illegali dietro la divisa è stata ritenuta particolarmente grave perché mina le basi stesse della fiducia pubblica nelle istituzioni.

Ruolo del cittadino albanese nel gruppo criminale

Il cittadino albanese Erjon Abazi è stato descritto come parte integrante del gruppo criminale, capace grazie alla complicità degli agenti di partecipare attivamente alla rapina. La sua posizione evidenzia come l’indagine non riguardi solo singoli episodi ma possa nascondere dinamiche più ampie ancora da chiarire.

Dettagli della rapina avvenuta il 27 marzo a roma

La vicenda contestata si svolge nel pomeriggio dello scorso 27 marzo in una abitazione romana dove viveva la vittima insieme alla compagna cuoca in un hotel locale. Durante una temporanea mancanza di corrente elettrica, due uomini – identificati poi come gli agenti Barberi e Scascitelli – bloccano la donna mentre controlla il contatore nel seminterrato.

Uno dei due mostra distintivo e si presenta come agente chiedendo l’autorizzazione ad entrare per effettuare una perquisizione antidroga nell’appartamento. Poco dopo arrivano anche Matteo Vita ed Erjon Abazi; i quattro fingono quindi una lunga ispezione durata quasi due ore durante cui tengono sotto controllo separatamente le vittime nel salone principale.

Ruolo di Barberi e gli altri agenti

Barberi viene indicato dalle testimonianze raccolte come presunto capo del gruppo incaricato soprattutto della sorveglianza mentre gli altri esplorano ogni stanza fino ad arrivare alla camera da letto dove trovano la cassaforte personale dell’operaio romeno.

Con chiavi trovate nell’appartamento aprono sia porta che cassaforte portando via circa 35 mila euro in contanti oltre a documentazione privata contenuta in un quaderno personale della vittima.

Implicazioni legali e prossimi sviluppi processuali

Le indagini coordinate dalla procura capitolina hanno ricostruito con precisione ogni passaggio dell’operazione criminale attribuendo responsabilità chiare ai soggetti coinvolti tra cui spicca proprio il ruolo centrale degli operatori pubblici traditori del loro mandato istituzionale.

Il giudice ha ribadito che questi individui rappresentano ancora oggi un rischio concreto perché potrebbero ripetere azioni simili facendo leva sulla fiducia concessa loro dalla popolazione civile nei confronti delle divise indossate quotidianamente sul territorio urbano romano.

Calendario degli interrogatori

Domani sono fissati gli interrogatori davanti al pubblico ministero ed al gip presso il tribunale penale romano dove saranno ascoltati tutti i fermati assistiti dai rispettivi avvocati difensori: Alessandro Onofri e Filippo Bacchetti rappresenteranno i tre poliziotti mentre Erjon Abazi sarà difeso dall’avvocato Pasqualino Ferrante.

L’inchiesta resta aperta; riferimenti ripetuti alla serialità lasciano intendere possibili sviluppi futuri con ulteriori approfondimenti sulle modalità operative adottate dal gruppo incriminato.

Written by
Luca Moretti

Luca Moretti è un blogger e analista indipendente con un forte focus su politica e cronaca. Con uno stile incisivo e documentato, approfondisce temi di attualità nazionale e internazionale, offrendo ai lettori chiavi di lettura chiare e puntuali. Il suo lavoro è guidato da una costante ricerca della verità e da un impegno verso l’informazione libera e consapevole.

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