Una valanga devastante ha colpito la zona di Forcella Giau, nelle Dolomiti Bellunesi, il 16 marzo 2025, causando la morte di due alpinisti esperti. L’incidente ha scosso la comunità locale e ha messo in evidenza i rischi legati all’escursionismo in montagna, anche per chi è ben preparato. Le vittime, Abel Ayala Anchundia ed Elisa De Nardi, erano entrambi residenti in provincia di Treviso e avevano una lunga esperienza nelle attività alpine.
Il drammatico evento della valanga
La valanga si è staccata nel pomeriggio, in un’area frequentata da escursionisti e alpinisti. Abel Ayala Anchundia, 38 anni, originario dell’Ecuador e residente a Vittorio Veneto, ed Elisa De Nardi, 40 anni, di Conegliano, si trovavano insieme quando sono stati travolti dalla massa di neve. Entrambi sono stati rapidamente soccorsi dai membri del soccorso alpino, che hanno utilizzato cani per localizzarli sotto i metri di neve accumulati. La situazione era critica fin dall’inizio, con i soccorritori che hanno dovuto lavorare in condizioni difficili per estrarli.
Elisa è stata la prima a essere recuperata, ma le sue condizioni erano già disperate. Dopo circa due ore di ricerca, è stata portata in superficie, ma i medici hanno registrato una temperatura corporea di soli 28 gradi. Nonostante gli sforzi per stabilizzarla durante il trasporto all’ospedale di Treviso, le sue condizioni sono peggiorate rapidamente. Abel, che lavorava come dipendente in una ditta trevigiana e si dedicava alla creazione di contenuti digitali, è stato ricoverato in terapia intensiva all’ospedale Angelo di Mestre. Ha lottato per la vita fino a sera, ma purtroppo è deceduto poco dopo.
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Le vittime: Abel e Elisa, alpinisti esperti
Abel Ayala Anchundia era conosciuto non solo per la sua passione per l’alpinismo, ma anche per il suo lavoro come creator digitale. La sua dedizione al trekking e alla montagna era evidente, e molti lo ricordano come una persona sempre pronta a condividere la sua esperienza con gli altri. La sua vita è stata segnata da numerose avventure in montagna, dove ha dimostrato di essere un alpinista esperto e prudente.
Elisa De Nardi, d’altra parte, aveva una carriera come segretaria in uno studio legale associato. Era apprezzata per la sua professionalità e per la sua passione per l’arte e il trekking. Gli amici la descrivevano come una persona preparata e attenta, tanto che spesso riceveva attrezzature da escursionismo come regali per le sue ricorrenze. La sua morte ha lasciato un vuoto incolmabile tra coloro che la conoscevano, che la ricordano per la sua dedizione alla montagna e per il suo spirito avventuroso.
L’impatto sulla comunità e le misure di sicurezza
L’incidente ha avuto un forte impatto sulla comunità di Vittorio Veneto e Conegliano, dove entrambi gli alpinisti erano ben conosciuti. Le autorità locali e gli esperti di sicurezza in montagna hanno sottolineato l’importanza di rispettare le condizioni meteorologiche e di sicurezza prima di intraprendere escursioni in montagna. Questo tragico evento ha riacceso il dibattito sulla necessità di una maggiore sensibilizzazione riguardo ai rischi legati all’alpinismo, anche per chi è esperto.
Le valanghe rappresentano un pericolo significativo nelle aree montane, e gli esperti consigliano di prestare attenzione ai segnali di allerta e di seguire le indicazioni delle autorità competenti. La sicurezza in montagna deve essere una priorità per tutti gli escursionisti, indipendentemente dal loro livello di esperienza. La comunità si unisce nel ricordo di Abel e Elisa, sperando che la loro tragica scomparsa possa servire da monito per altri alpinisti.