Tragico incidente all’alba sulla A14 a Senigallia: muore Marco Barelli di Recanati
Un incidente stradale sull’autostrada A14 ha causato la morte di Marco Barelli, giovane artista e calciatore di Recanati, suscitando dolore nella comunità locale e messaggi di cordoglio.

Marco Barelli, giovane musicista rap e appassionato di calcio di Recanati, è morto in un incidente stradale autonomo sull’autostrada A14 vicino a Montemarciano, suscitando profondo cordoglio nella comunità locale. - Unita.tv
Un incidente stradale autonomo ha causato la morte di un giovane di 31 anni lungo l’autostrada A14, in direzione nord, vicino a Montemarciano, nelle Marche. La vittima è Marco Barelli, residente a Recanati, noto per la sua passione per la musica rap e il calcio. La tragedia ha suscitato profondo dolore nella comunità locale, con messaggi di cordoglio da parte di società sportive e istituzioni.
Dinamica dell’incidente e interventi sul luogo
Alle 5.30 del 2 giugno 2025, Marco Barelli viaggiava da solo a bordo di una Lancia Y sull’autostrada A14, tra il casello di Montemarciano e Senigallia. Per motivi ancora da chiarire, ha perso il controllo del veicolo sulla corsia d’emergenza. L’auto ha urtato il guardrail, ribaltandosi più volte. Non ci sono segnali di coinvolgimento di altri mezzi, ed è quindi escluso uno scontro con vetture di passaggio.
Gli agenti della polizia stradale di Fano hanno effettuato i primi rilievi, confermando la natura autonoma dell’incidente. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Senigallia, che hanno usato attrezzi da taglio per liberare il corpo rimasto intrappolato tra le lamiere. Il personale sanitario del 118 ha prestato soccorso, purtroppo senza successo: Marco è deceduto all’istante per le ferite riportate.
La zona dell’incidente è stata temporaneamente chiusa per consentire le operazioni di soccorso e le verifiche. L’intervento rapido dei vigili del fuoco e della polizia ha permesso di mettere in sicurezza la carreggiata senza coinvolgere altri veicoli o persone.
Marco barelli, giovane artista e appassionato di sport
Marco Barelli abitava a Recanati, in viale Fiume, insieme alla madre Simonetta Severini e al fratello maggiore Andrea. Aveva compiuto 31 anni da poco ed era conosciuto nella città per la dedizione alla musica e al calcio. Come musicista, si esprimeva soprattutto nel rap, pubblicando diversi pezzi sul suo canale YouTube sotto lo pseudonimo “Tetris”.
Il ragazzo trascorreva molte ore nel suo studio casalingo, dove scriveva testi, componeva basi e interpretava i suoi brani. Per lui la musica non era solo un passatempo, ma uno strumento per comunicare emozioni profonde e riflessioni sulla realtà circostante. La sua produzione ha incontrato l’apprezzamento di chi seguiva i suoi contenuti online.
Parallelamente, Marco era stato calciatore in diverse squadre locali. Questo legame con lo sport gli aveva garantito amicizie sincere e un buon ricordo tra tifosi e compagni. La sua personalità riservata si accompagnava a un forte attaccamento alla famiglia, che oggi vive un lutto pesante.
Reazioni della comunità e messaggi di cordoglio
La notizia della morte ha commosso l’intera comunità di Recanati e dintorni. La società calcistica Aries Trodica 04, di cui Andrea Barelli, fratello della vittima, è direttore sportivo, ha diramato un messaggio toccante. In esso ha espresso vicinanza a Andrea e ai familiari, ricordando Marco come amico e parte della famiglia sportiva. La comunicazione sottolinea il senso di impotenza di fronte all’accaduto e la volontà di sostenere chi è colpito dal dolore.
Anche il sindaco di Recanati, Emanuele Pepa, ha preso la parola per portare le condoglianze della comunità. Ha definito la perdita di un giovane una ferita profonda e imprevedibile che lascia senza risposte. Il primo cittadino ha espresso solidarietà e affetto alla famiglia Barelli, invitando a condividere il cordoglio in un momento così difficile.
Le reazioni testimoniano quanto Marco fosse stimato e amato, non solo per la musica e lo sport, ma anche per i legami umani creati in vita. La sua scomparsa lascia un vuoto difficile da colmare nella città marchigiana.