Un tragico incidente domestico ha portato alla morte di Simone Necci, un uomo di 40 anni di Anagni, il 20 marzo 2025. Dopo una settimana di lotta per la vita all’ospedale San Camillo di Roma, Necci è deceduto a causa di una grave ostruzione delle vie respiratorie. Questo evento sottolinea l’importanza della sicurezza alimentare e delle manovre di disostruzione in caso di emergenze.
L’incidente fatale
Il drammatico episodio è avvenuto nella casa di Necci, dove si trovava insieme alla sua compagna. Mentre stava consumando un pasto a base di mozzarella e prosciutto, un boccone è andato di traverso, ostruendo la trachea e causando una crisi respiratoria. La compagna ha immediatamente tentato di aiutarlo, mettendo in atto le manovre di disostruzione, ma purtroppo senza successo. La situazione è rapidamente degenerata, e quando i soccorsi sono arrivati, Necci era già privo di coscienza.
Intervento dei soccorsi
Il personale del 118 è intervenuto tempestivamente, ma le condizioni di Necci erano già critiche. Era rimasto senza ossigeno per diversi minuti, il che ha aggravato ulteriormente la sua situazione. Dopo i primi tentativi di rianimazione, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Colleferro, dove i medici hanno continuato a prestare soccorso. Tuttavia, a causa della gravità delle sue condizioni, è stato necessario un trasferimento immediato all’ospedale San Camillo di Roma. Qui, purtroppo, è arrivato in coma e non ha mai ripreso conoscenza.
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La lotta per la vita e il decesso
Necci ha combattuto per una settimana in terapia intensiva, ma le sue condizioni non sono migliorate. Il 20 marzo, la notizia del suo decesso ha colpito profondamente la comunità di Anagni e i suoi cari. La tragedia ha sollevato interrogativi sulla sicurezza alimentare e sull’importanza di conoscere le manovre di disostruzione, che possono rivelarsi vitali in situazioni simili. La morte di Simone Necci è un triste promemoria della fragilità della vita e della necessità di essere preparati ad affrontare emergenze domestiche.
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