Tragedia a milano: uomo si getta dal duomo, panico tra passanti e turisti in piazza e corso vittorio emanuele

Un tragico suicidio di Emanuele De Maria in piazza Duomo a Milano provoca panico tra i presenti, mentre le forze dell’ordine indagano sull’accaduto e raccolgono testimonianze.
Il 12 maggio 2025, Emanuele De Maria si è suicidato lanciandosi dalle terrazze del Duomo di Milano, causando panico tra i presenti in piazza Duomo e corso Vittorio Emanuele. Le forze dell’ordine hanno isolato l’area per le indagini. - Unita.tv

Nel pomeriggio del 12 maggio 2025, un episodio drammatico ha scosso il cuore di milano, coinvolgendo numerosi cittadini e turisti presenti in piazza duomo e corso vittorio emanuele. Emanuele De Maria si è tolto la vita con un gesto improvviso e violento, gettandosi dalle terrazze della cattedrale simbolo della città. Il fatto ha provocato panico e confusione tra chi si trovava nei dintorni, inizialmente scambiato per un’esplosione o una sparatoria. I dettagli raccolti sulla scena e le testimonianze dei presenti permettono di comprendere meglio la dinamica dell’accaduto.

Il gesto estremo e la reazione dei presenti in piazza duomo

La folla che riempiva piazza duomo ha assistito a una scena che nessuno si aspettava. Era una domenica pomeriggio, momento in cui la città pullula di persone impegnate nello shopping o in un pranzo fuori casa. De Maria si è lanciato dalle terrazze del duomo, colpendo il suolo con un impatto tale da far udire un forte rumore simile a uno sparo. Il frastuono ha scatenato una fuga disordinata dei passanti, convinti che potesse trattarsi di un attentato o di una sparatoria.

Tra le urla e il panico molti testimoni hanno raccontato di aver visto persone correre via in preda al terrore. Un ragazzo, spaventato, è rimasto vicino al punto dell’impatto e ha vissuto momenti di shock dopo aver sfiorato De Maria nella sua caduta. Il corpo dell’uomo è rimasto al centro della piazza, in un’area rapidamente transennata dalle forze dell’ordine per impedire l’accesso ai curiosi.

Il riconoscimento attraverso i tatuaggi e i documenti trovati

Il riconoscimento della vittima non ha richiesto molto tempo. Nel corpo di De Maria le forze dell’ordine hanno trovato frammenti di documenti d’identità, ma soprattutto diversi tatuaggi evidenti hanno facilitato l’identificazione. I poliziotti della squadra mobile erano già alla ricerca di quell’uomo da tempo e poterlo collegare a quel tragico evento non è stato difficile.

Il corpo, coperto in attesa dei rilievi della scientifica, ha coinvolto molti agenti presenti sui luoghi. L’intervento è stato accurato per documentare ogni dettaglio e garantire che la scena del suicidio fosse preservata per le indagini. Intorno all’area, la presenza di curiosi è stata contenuta dagli agenti per evitare disturbi o danni alle prove.

Testimonianze dirette e atmosfera nel cuore di milano

Le parole di chi vive e lavora in zona chiariscono come l’accaduto abbia modificato l’atmosfera di quel tradizionale punto d’incontro cittadino. Emanuele Sanità, titolare del bar Fresco e Cimmino, affacciato proprio di fronte alle terrazze del duomo, ha ricordato come tutta la clientela sia fuggita immediatamente dopo il forte rumore. Dal suo locale ha scattato fotografie del luogo dopo che la piazza si era svuotata, descrivendo il volto della vittima ancora integro prima che le forze dell’ordine intervenissero.

Dal vicino chiosco, Tommaso ha raccontato di aver sentito un colpo enorme seguito dalle grida e dalla dispersione dei passanti. Era poco prima delle 14:50, un momento in cui la piazza era piena, quando ha visto le scarpe della vittima volare durante l’impatto al suolo. Queste immagini hanno colpito profondamente chi ha assistito alla scena, accentuando il senso di allarme.

Un gruppo di passanti che stava percorrendo corso Vittorio Emanuele II ha riferito di aver udito un grido immediatamente prima del salto. Non sono però note le parole pronunciate da De Maria nelle sue ultime istanti, sfuggite all’attenzione dei presenti. Quel gesto, compiuto in uno dei luoghi più frequentati e simbolici di milano, mostra la drammaticità e la disperazione che hanno attraversato quell’uomo poco prima della tragedia.

Il cordone di sicurezza e l’intervento della polizia scientifica sul luogo

Dopo l’impatto, le forze dell’ordine hanno chiuso immediatamente l’area interessata per far svolgere i rilievi necessari. L’intervento della polizia scientifica si è concentrato sulla raccolta di prove e testimonianze per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. L’obiettivo era evitare che curiosi e passanti interferissero con una scena delicata e dolorosa.

Gli agenti hanno usato transenne per delimitare la zona all’interno di piazza duomo e corso vittorio emanuele, impedendo a chi non era coinvolto di accedere. Il lavoro delle forze dell’ordine è durato diverse ore, in modo da garantire un’inchiesta precisa e senza omissioni. Le testimonianze raccolte dai testimoni, integrate con i rilievi tecnici, hanno aiutato a chiarire i dettagli del suicidio.

La presenza numerosa di turisti e cittadini ha complicato un po’ l’accesso al luogo, ma la polizia ha mantenuto ordine anche contro chi cercava di immortalare la scena con foto o video. Il tragico episodio si è consumato al centro di una città sempre molto animata, lasciando un segno visibile e raccogliendo l’attenzione degli organi di sicurezza e della cittadinanza.