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Tragedia a bari: morte della studentessa sofia lorusso dopo incidente con minicar il 26 maggio 2025

Un tragico incidente stradale a Bari ha portato alla morte di Sofia Lorusso, sedicenne alla guida di una minicar, suscitando preoccupazioni sulla sicurezza stradale e avviando indagini per omicidio stradale.

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Il 26 maggio 2025 a Bari, la sedicenne Sofia Lorusso è morta in un grave incidente stradale con una minicar; le indagini sono in corso per chiarire la dinamica dello scontro. - Unita.tv

La notte del 26 maggio 2025 bari ha visto spegnersi la giovane vita di sofia lorusso, una studentessa sedicenne coinvolta in un grave incidente stradale mentre guidava una minicar. Il drammatico evento ha mobilitato forze dell’ordine, soccorsi e una comunità intera, lasciando molte domande ancora aperte sulla dinamica della collisione. Ecco i fatti raccolti da testimoni e autorità, che ricostruiscono cosa è accaduto quel tragico sabato a bari, in via tatarella.

La dinamica dell’incidente e il racconto dei testimoni oculari

Poco dopo la mezzanotte del 26 maggio, via tatarella si è trasformata nel teatro di un impatto violento tra una minicar e una volvo. Secondo la descrizione di un testimone presente sulla strada, la minicar ha carambolato più volte prima di schiantarsi. Questa ricostruzione si allinea con i racconti di altri residenti dei palazzi vicini, che hanno udito un forte rumore simile a uno scoppio di vetro, causato dall’urto tra i due veicoli.

La minicar in questione, guidata da sofia lorusso, era in compagnia di un’amica di 18 anni che, fortunatamente, è stata sbalzata fuori al momento dell’impatto e ha così evitato ferite gravi. La volvo, condotta da un ragazzo di 25 anni residente ad adelfia, è stata trovata a una certa distanza dal punto dell’incidente, segno della violenza della collisione e della perdita del controllo del mezzo. Entrambi i veicoli sono stati sequestrati per accertamenti tecnici, che dovranno chiarire la velocità e le modalità dell’impatto.

Soccorsi tempestivi e prime operazioni di indagine

Alla chiamata d’emergenza hanno risposto prontamente la polizia locale, il 118 e i vigili del fuoco. L’intervento si è rivelato cruciale per soccorrere le due giovani coinvolte, anche se purtroppo per sofia non c’è stato nulla da fare. L’amica di sofia è stata trasportata in ospedale per le cure del caso, mentre il conducente della volvo è stato sottoposto a test per alcol e droghe, risultati negativi.

La pm angela morea ha aperto un fascicolo per omicidio stradale, raccogliendo le informazioni fornite dalla polizia locale. Tra i punti da verificare c’è anche l’eventuale uso del telefono cellulare durante la guida da parte del 25enne. L’auto non era intestata direttamente al conducente, ma a un parente, come anche la minicar intestata alla madre di sofia. Questa circostanza potrà influire sulle indagini in corso.

La ricostruzione tecnica e i dubbi sull’autopsia

Gli esami di laboratorio sulle condizioni dei mezzi e le testimonianze raccolte lasciano supporre che l’incidente sia stato un tamponamento ad alta velocità. Gli airbag della volvo si sono attivati, confermando la violenza dello schianto. La dinamica descritta punta a un impatto non lieve, forse aggravato dalla velocità sostenuta di almeno uno dei due veicoli o da un mancato rispetto della distanza di sicurezza.

Per il momento la procura non ha deciso se disporre l’autopsia sul corpo della giovane. Le mortali ferite riportate sembrano infatti sufficienti a spiegare le cause del decesso. Si attendono invece i risultati degli accertamenti tecnici sui mezzi e le analisi di polizia per delineare con precisione cosa abbia provocato lo scontro.

La reazione della comunità scolastica e della famiglia

L’impatto si è fatto sentire ben oltre le strade di bari. Sofia frequentava il liceo di cagno abbreccia, dove amici e compagni hanno seguito con ansia le notizie dal reparto di rianimazione del policlinico. La speranza di un miglioramento è durata quasi un giorno, prima che arrivasse la conferma della tragedia. In un post pubblicato sulla pagina facebook della scuola si legge la commozione e il dolore della comunità scolastica, che ancora fatica ad accettare quanto è accaduto.

Anche la famiglia ha vissuto momenti di attesa e speranza, sostenuta da amici e conoscenti. La sorella maggiore di sofia, di 22 anni, è stata vicina ai genitori in queste ore difficili. Via tatarella, luogo del sinistro, è ora sotto l’attenzione delle autorità municipali per valutare interventi volti alla sicurezza stradale in un tratto frequentato soprattutto nelle ore notturne.

La morte di sofia lorusso segna una pagina dolorosa per bari e riporta sotto i riflettori la sicurezza dei mezzi leggeri come le minicar nelle vie urbane. Le indagini proseguono per fornire risposte precise e individuare eventuali responsabilità.