La Toscana si trova davanti a problemi seri: la popolazione invecchia e il mercato del lavoro si trasforma. I giovani cambiano, le scelte scolastiche si modificano e le imprese chiedono competenze nuove, soprattutto tecniche.
Popolazione che invecchia, pochi giovani e lavoro che si riduce
In Toscana ci sono più di due anziani ogni ragazzo sotto i 15 anni. Un segno chiaro di un equilibrio tra generazioni che si spezza. Negli ultimi vent’anni, la forza lavoro è calata del 3%, segno che ci sono meno giovani pronti a lavorare. Questo pesa non poco sulle strutture economiche e sociali della regione.
La Toscana ha anche un problema con la scuola: quasi il 9% dei ragazzi tra 18 e 24 anni lascia gli studi prima del tempo. Un dato peggiore rispetto a regioni come Lombardia e Veneto, che di solito vanno meglio.
I laureati sono pochi: tra le regioni più sviluppate, la Toscana è tra le ultime per numero di laureati rispetto alla popolazione. A bilanciare un po’ la situazione ci sono i lavoratori stranieri, che rappresentano il 15% della forza lavoro, un numero sopra la media nazionale. Ma non basta per colmare il gap tra quello che serve e quello che c’è.
Scelte scolastiche e lavoro: un divario che pesa
I giovani toscani scelgono soprattutto i licei: il 57% degli iscritti va in quella direzione. Gli istituti tecnici attirano solo il 29%. Questo crea un disallineamento con quello che chiedono le imprese, che cercano soprattutto profili tecnici e scientifici.
Le aziende faticano a trovare operai specializzati , tecnici e figure con alta qualifica . La domanda di laureati in scienze, sanità e ingegneria è più alta dell’offerta. Questo scarto tra scuola e lavoro rende difficile per i giovani trovare un impiego.
Ci sono però percorsi che funzionano meglio, come gli Its, che formano in modo più mirato e permettono di entrare nel lavoro rapidamente: l’84% di chi si diploma negli Its trova lavoro entro un anno, e per quasi il 90% c’è una buona corrispondenza tra quello che hanno studiato e quello che fanno.
Lavoro in Toscana: occupazione in crescita ma disoccupazione alta
Nel 2024 il tasso di occupazione in Toscana è al 70,9%, in aumento rispetto agli anni scorsi. Ma la disoccupazione resta alta, soprattutto tra chi ha solo il diploma o la laurea. Il titolo di studio aiuta, ma non basta a garantire un lavoro stabile.
Le aziende lamentano la mancanza di competenze specifiche e la difficoltà a trovare tecnici e specialisti. Chi studia le materie più richieste ha più chance, confermando che è urgente allineare l’orientamento scolastico alle reali esigenze del lavoro.
La presenza di molti lavoratori stranieri aiuta a tamponare la carenza di manodopera locale, ma non risolve il problema di fondo.
Serve rivedere i percorsi formativi e l’orientamento, per evitare che la Toscana resti indietro rispetto ad altre regioni su lavoro qualificato e sviluppo. Progetti come “Orientamento 20.25” di Confindustria Toscana puntano proprio a questo, sostenendo giovani, famiglie e scuole.
Ultimo aggiornamento il 21 Luglio 2025 da Andrea Ricci