Le ricerche di un uomo scomparso sulle Alpi Apuane hanno mobilitato il Soccorso Alpino e Speleologico Toscano dalla giornata di venerdì 22 agosto 2025. Le squadre di Querceta e Massa mettono a frutto le loro competenze in ambiente montano, dopo il ritrovamento dell’auto del disperso a Seravezza, in provincia di Lucca. Il terreno impervio e i sentieri di cresta caratteristici richiedono un impegno operativo intenso, con il supporto di cavalli di fiuto e l’uso di mezzi aerei per raggiungere i punti più difficili da raggiungere.
Il ritrovamento dell’auto e la conferma della scomparsa a Seravezza
La vicenda è iniziata venerdì pomeriggio, quando i carabinieri hanno individuato l’automobile dell’uomo disperso nei pressi di Seravezza. Questa scoperta ha fatto scattare l’allarme, attivando la prefettura che ha richiesto l’intervento immediato del Soccorso Alpino e Speleologico Toscano. La zona, incastonata tra le Alpi Apuane, si distingue per sentieri di montagna particolarmente accidentati, spesso frequentati da escursionisti ma con tratti difficilmente accessibili.
L’auto abbandonata ha fatto ipotizzare che il disperso intendesse avventurarsi a piedi lungo percorsi escursionistici, facendo scattare ricerche mirate proprio in quei sentieri. Da qui la necessità di concentrare gli sforzi nelle aree di competenza delle stazioni SAST di Querceta e Massa, le più vicine al sito del ritrovamento. Questa fase ha rappresentato un momento cruciale per circoscrivere il campo delle ricerche e preparare le squadre ad azioni mirate e coordinate.
Individuazione dell’itinerario 140 come area chiave nelle ricerche
Il primo giorno si è svolto un lavoro intenso di ricognizione per individuare le possibili vie di fuga e gli itinerari battuti dall’uomo. Tra questi, l’itinerario sentieristico 140 è emerso come punto focale. Questo percorso si sviluppa su una via di cresta montana e corre proprio lungo il confine tra le aree affidate alle stazioni di Querceta e Massa.
La scelta di concentrare le ricerche sull’itinerario 140 non è casuale. Si tratta di un tratto noto per la difficoltà del terreno e per la sua posizione a cavallo tra due zone operative, il che complica le attività di ricognizione. Gli operatori hanno effettuato una mappatura dettagliata del sentiero, valutando accessi e punti critici, con il supporto di unità cinofile addestrate a individuare tracce umane anche in ambienti montani complessi.
Questa attenzione sul sentiero ha permesso di ridurre il raggio di azione e aumentare l’efficacia degli interventi successivi, in modo da coprire con precisione le zone ritenute più probabili per incontrare il disperso. La collaborazione tra le due stazioni, molto attiva in questa fase, riflette l’importanza di un coordinamento efficace in ambienti naturali che sfuggono spesso a controlli diretti.
Aggiornamenti sulle operazioni di bonifica con vigili del fuoco e elitrasporto
Nella giornata di sabato 23 agosto, le operazioni di ricerca si sono intensificate con una bonifica approfondita dei sentieri individuati. Hanno preso parte a queste attività otto tecnici del SAST, suddivisi fra le stazioni di Querceta e Massa, insieme a due unità cinofile, capaci di seguire tracce e residui lasciati dalla persona dispersa.
Il coinvolgimento dei Vigili del Fuoco ha ampliato le possibilità di intervento, in particolare attraverso l’uso di elicotteri per il trasporto aereo delle squadre, che in alcune zone montane risultano irraggiungibili con mezzi terrestri. Nel corso della giornata sono stati effettuati elicotteri trasporti di team formati da due tecnici e un cane da ricerca, così da presidiare i tratti più accessibili solo dall’alto o con un approccio diretto via aria.
Il meteo resta un fattore determinante nelle operazioni. Condizioni climatiche stabili consentono di proseguire nel lavoro senza interruzioni, ma eventuali cambiamenti possono causare ritardi. Le attività di bonifica, comunque, non si sono fermate e si prevede che continuino nei giorni seguenti, fino a quando non ci sarà un esito certo.
Le ricerche sulle Alpi Apuane rappresentano un impegno complesso, reso difficile dalla conformazione montuosa e dalla necessità di muoversi con discrezione per non disperdere tracce. Il Soccorso Alpino e Speleologico Toscano rimane sul campo con la massima attenzione, cercando di raccogliere ogni indizio utile per ritrovare l’uomo sparito, con l’ausilio di ogni mezzo disponibile e l’esperienza maturata in anni di interventi in ambienti impervi.
Ultimo aggiornamento il 24 Agosto 2025 da Matteo Bernardi